Loro sono l’oro. Un gioco di parole utile a parlare degli ulivi, massima ricchezza della Puglia, non solo in termini economici ma anche paesaggistici, culturali, memoriali, identitari. Una risorsa importante che nell’ultimo decennio è stata messa a dura prova dal batterio della Xylella fastidiosa. Un dramma che ha ferito l’economia pugliese e forse ancor più il senso stesso di appartenenza della comunità al suo territorio. Tanti gli specialisti che hanno trattato il problema sotto diversi punti di vista, molti anche gli artisti, autori di interventi non sempre sostenuti nella qualità o necessari nwl pensiero e nell’attuazione.
Tra gli artisti che più e meglio hanno saputo intervenire in termini estetici e relazionali un ruolo di primo piano lo riveste tuttora Ulderico Tramacere, fotografo salentino che fin dal sorgere del problema ha dedicato al tema il ciclo Nylon, parte di una trilogia sui film plastici intesi come atto di “pietas”. Nylon racconta il tentativo (disperato?) di protezione delle chiome dall’assedio del batterio. Ne emerge una visione degli alberi poetica, drammatica, esistenziale, resa più potente dal calibrato uso del bianco-nero.
Il titolo della mostra leccese, ora neretina, Loro. Dalla Fotografia al Progetto di Comunità, da un lato recupera quell’assonanza fonetica e grafica di cui si diceva in apertura, foriera di una contiguità semantica resa oggi più evidente che mai, dall’altro rinvia all’evoluzione dell’impegno dell’artista sull’argomento. Dal 2020, infatti, Tramacere è impegnato in un vasto e ambizioso progetto di arte ambientale denominato Il Campo dei Giganti, a sostegno del quale ha anche istituito l’eponima associazione. Un vasta area agricola colpita da Xylella e riconvertita ad opera di Land Art con decine di tronchi di ulivi tinti di bianco come atto purificatore e auspicio di rinascita, ma anche come supporto e scenario artistico con i quali e tra i quali dare vita a nuovi interventi ad opera di artisti invitati. Un impegno che in occasione della mostra al Museo Castromediano è uscito dal Campo ed è approdata negli spazi espositivi attraverso un’installazione in forma di reliquiario ricavato dalle cortecce dei Giganti e una nuova trilogia fotografica: i Martiri, ovvero le sezioni degli ulivi capitozzati; il Golem, le masse informi degli ulivi espiantati; gli effetti del fuoco (i Dannati).



La mostra, visitabile fino al 31 agosto, tutti i giorni, dalle 20 alle 22.30, è promossa da Regione Puglia per il tramite del Polo biblio-museale di Lecce, del Teatro Pubblico Pugliese, dell’Associazione Culturale Il Campo dei Giganti, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Nardò. Per tutta la durata della mostra è possibile visitare il Campo dei Giganti a Boncore in una visita immersiva con l’artista, su appuntamento.