Arco Madrid 2025
Darren Almond
Museo Cappella Sansevero. Rags di Darren Almond. Credits ph Andrea Salzillo per Rive Studio

L’artista Darren Almond nel cuore di Napoli

Doppia mostra a Napoli per Darren Almond, un percorso nel cuore del centro storico di Napoli per far conoscere le ultime opere dell’artista inglese al confine tra i molteplici linguaggi dell’arte.

Darren Almond torna a Napoli con due mostre dal 22 gennaio al 17 marzo 2025: Rags – Stracci, presso la Cappella Sansevero, conosciuta anche come chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella, che custodisce il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino; SongbirdsandWillows presso la galleria di Alfonso Artiaco a Piazzetta Nilo.

“Rags” è un evento site specific costituito da sei fotografie di grandi dimensioni dal forte impatto visivo-emotivo. Quelle che vengono esposte lungo la navata della Cappella Sansevero nascono da fotografie che Almond scattò nello studio londinese del pittore Lucian Freud (Berlino, 1922 – Londra, 2011), traendo ispirazione dai suoi panni sporchi di colore.

L’intuizione è così raccontata da Darren: “Mi sono ritrovato nello studio di Lucian a scrutare le pieghe e le forme degli stracci accumulati con cui aveva ripulito i pennelli per l’ultima volta, dettagli che ho fotografatoe ingrandito, producendo degli ampi paesaggi mentali. Ma non era sufficiente, sentivo che doveva esserci un risveglio di coscienza, nello stesso modo in cui il velo della scultura di Sanmartino riesce ad attivare narrazioni interiori. Ho applicato anche io una sorta di sudario, stendendo un velo di pittura e colore sulle tele di stracci”.

Le sei opere creano una narrazione che evoca un voluto parallelismo con il velo del Cristo realizzato da Sanmartino e impostano un riuscito dialogo con l’opera scultorea.

Le opere esposte nelle prime due sale della galleria Artiaco sono parte dello stesso progetto pensato e presentato per la Cappella Sansevero. Esse sono infatti composte da stracci, variamente intrecciati, il cui colore vivo richiama la memoria del sangue.

La mostra in Galleria continua con i lavori dal titolo “Songbirds and Willows”, dove il concetto del tempo è declinato con la sua ciclicità: le stagioni scorrono attraverso veli liquidi e le loro policromie riempiono gli spazi vuoti delle tele.

Nell’ultima sala della Galleria l’artista stravolge le opere con un nuovo stile e una tecnica nuova, il byōbu (schermi pieghevoli), che guarda alla cultura della tradizione Giapponese.

Almond interviene sulle tele inserendovi metalli di gran pregio: l’oro, il rame e il palladio; quest’ultimo richiama l’argento amplificando cosi le dinamiche della luce riflessa. I singoli pannelli raffigurano l’albero di salice nelle diverse fasi di sviluppo della crescita e della rinascita. Nella stagione della primavera, dove tutto prende vita, l’artista riproduce il naturale processo di mutamento della vita: le foglie in erba sull’oro soleggiato. Nell’inverno i rami denudati, spogli, interferiscono sul freddo cromatismo argenteo del palladio.

I colori dei metalli utilizzati da Almond permettono alla luce di essere attratta, riflessa e alterata in modo da riproiettare il passaggio del tempo reale, evocando l’eloquenza della natura.

Darren Almond pone come oggetto di studio e di indagine la natura e il suo processo evolutivo, aprendosi a nuove poetiche ed esplorando la linea di confine tra natura e tempo, tra luce e forma. In questo modo si spinge in una riflessione estremamente intima che sembra voglia ridefinire una linea presocratica.

Exhibition views. Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

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