Massimo Sestini_Rosignano Solvay_Livorno_2013

L’Aria del Tempo – Massimo Sestini

Le sale del Castello Carlo V di Lecce ospitano la mostra “L’Aria del Tempo”, personale di Massimo Sestini, tra i più noti fotoreporter italiani.

Le sale del Castello Carlo V di Lecce ospitano, fino al giorno 30 settembre 2020, la mostra “L’Aria del Tempo”, personale di Massimo Sestini, tra i più noti fotoreporter italiani, a cura di Kunstschau in collaborazione con RTI Theutra – Oasimed.  Il progetto espositivo segue l’omonima pubblicazione di Contrasto Books (2018) nata per raccontare, attraverso il linguaggio fotografico, gli ultimi quarant’anni di storia italiana con l’esclusività delle peculiari prospettive adottate dal fotografo. La sua attività è scandita dalla necessità di azione tempestiva, alla ricerca di quell’istante da perpetuare nella memoria. Il punto di vista aereo mostrato da Sestini sembra consentire una visione panottica sulla Storia e sulle storie della nostra penisola, impietosa nella sua lucidità e allo stesso tempo formalmente rigorosa. Persino nelle visioni più ardite, il suo è un lavoro svolto in prima linea sfruttando qualunque mezzo e modalità con il fine assoluto di esserci e testimoniare raccontando ciò che altrimenti non sarebbe accessibile allo sguardo del comune osservatore. La visione zenitale e il conseguente ribaltamento prospettico comportano un senso di straniamento nel trovarsi dinanzi uno scenario noto, anche solo a livello mediatico, e contemporaneamente rinnovato.

Le cinque sale nelle quali si snoda il percorso espositivo accolgono 40 fotografie, di grande e medio formato, secondo un ordine ideale dell’indagine e dello sguardo. Le tre vedute aeree in apertura mostrano una triplice condizione dell’attività umana, da quella rurale di una raccolta di pomodori (Puglia, 2015) a quella industrializzata dell’Ilva (2015) – in una sorta di drammatico omaggio al territorio – passando per una scena urbana: Roma che sfoggia i suoi emblemi di potere politico e religioso. Le otto foto a seguire sono vessilli di alcuni grandi eventi della storia italiana recente; qui convivono, tra le altre, l’immagine del Funerale di Stato a L’aquila con la sua spiazzante schiera di bare delle vittime del terremoto del 2009, quella dei Funerali di Giovanni Paolo II (2005) e la drammatica visione della strage di Capaci (1992) all’indomani della sua attuazione; si tratta di prospettive inedite, non azzardate da altri, e che dunque risultano doppiamente preziose nel loro valore documentaristico e nella cruda immediatezza dello sguardo dominante. Il terzo nucleo fotografico è improntato secondo un’accentuata verticalità formale attraverso cui si dispiegano scene provenienti dagli ambiti più disparati, dall’intrattenimento sportivo alla cronaca. Tra queste spiccano due immagini capaci di fornire una suggestione delmodus operandi del fotoreporter: protagonisti sono i velivoli di Aeronautica e Marina Militare, compagni e strumenti fedeli di Sestini. Nelle due sale conclusive è il mare, simbolo di un’intera nazione, a mostrarsi in tutte le sue possibilità. Il mare qui raccontato è una creatura mutevole, culla e continua minaccia; si mostra dominato dalla nave scuola Amerigo Vespucci, nello scatto del 2013, accondiscendente nella visione delle saline di Margherita di Savoia (2015), oppure spietato dinanzi alla desolazione di un barcone abbandonato tra le acque (2014). Ma sono due nello specifico le fotografie ad imporsi per forza narrativa: da un lato la Costa Concordia sugli scogli presso l’Isola del Giglio (2012), in una sorta di grottesca navigazione dall’illogica prospettiva, dall’altro la cristallizzazione di una delle attività di soccorso dell’Operazione Mare Nostrum della Marina Italiana (2014). Quest’ultima fotografia, che vale a Sestini la vittoria del World Press Photo (2015), mostra un’imbarcazione con un carico di 500 migranti con lo sguardo volto istintivamente a chi sembra ulteriormente gravare sul proprio percorso, ma che induce ad un quieto dialogo nell’incontro con lo spettatore.

L’Aria del Tempo – Massimo Sestini
A cura di Kunstschau
Castello Carlo V, Lecce
Dal 2 luglio al 30 settembre 2020
Tutti i giorni 10:00-13:00 e 16:00-20:00
Patrocinio del Comune di Lecce
Organizzazione: Kunstschau e RTI Theutra – Oasimed.