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Mario Sughi

Lacca di Mario Sughi: quando il racconto e l’arte si incontrano

La Galleria Sesto Senso di Roma presenta fino al 2 novembre una mostra-evento che celebra la singolare visione artistica e narrativa di Mario Sughi, noto anche come nerosunero.

Durante l’inaugurazione, è stato presentato Lacca, il suo ultimo libro edito da Marinonibooks, che unisce illustrazione, racconto breve e pittura digitale. La mostra e la presentazione del libro offrono così, l’occasione per entrare nell’universo di Sughi, dove la quotidianità si tinge di mistero e ironia, e l’arte diventa una lente attraverso cui esplorare il mondo.

Le opere esposte riflettono perfettamente il dualismo presente in Lacca, con una selezione di dipinti e disegni che ritraggono uomini e donne in momenti di apparente tranquillità, inseriti in contesti neutri come spiagge, musei e prati. Ogni immagine, sebbene simile a uno scatto fotografico, è carica di un’ambiguità sottile, in cui il confine tra realtà e irrealtà sfuma. Le figure rappresentate sembrano sospese in uno stato di attesa, in un “altrove” dove ogni gesto, pur quotidiano, appare carico di significati più profondi.

Il tema del museo, presente in diverse opere esposte come The BillboardNeue Pinakothek n1 e Paul & Lou (Museum), diventa centrale nella riflessione dell’artista in relazione all’atto del guardare. Lo spettatore è posto di fronte a una sorta di gioco di specchi: osserva i personaggi dei dipinti mentre questi, a loro volta, osservano le opere d’arte. Questo processo di osservazione reciproca crea una riflessione sul ruolo dello spettatore stesso, che si trova a interrogarsi su cosa significhi realmente “guardare” un’opera d’arte. Le immagini, con la loro composizione elegante e minimalista, invitano lo spettatore a un’interazione più intima e a una riflessione silenziosa. Sughi, con la sua tecnica del new mix media – una fusione tra pittura digitale, disegno a mano libera e fotografia – dà vita a composizioni sofisticate in cui ogni elemento visivo contribuisce a creare un senso di spazio sospeso e di tempo dilatato. Le figure ritratte sembrano catturate in un istante senza fine, in cui il banale diventa straordinario e il quotidiano si trasforma in un enigma da risolvere.

La presentazione del libro Lacca ha rappresentato il cuore dell’evento, offrendo al pubblico un’occasione per scoprire un lato diverso dell’opera dell’autore. Lacca, definito come un racconto breve che mescola elementi di thriller, satira politica e riflessione filosofica, è un vero e proprio gioco narrativo. La storia si sviluppa attorno a un presunto assassinio e a una serie di personaggi enigmatici che popolano le pagine del libro, ognuno con il proprio segreto da svelare. La pinacoteca, dove si svolge buona parte della trama, non è solo un luogo fisico, ma diventa un simbolo della relazione tra l’arte e il suo osservatore. Sughi, in un gioco di rimandi tra la realtà e la finzione, invita il lettore a mettere in discussione il proprio ruolo di osservatore, trasformando l’atto di guardare in un’esperienza attiva e partecipativa. Come evidenziato dalla postfazione di Roberta Loli, Laccanon si limita a essere un semplice racconto di genere, ma offre una riflessione profonda sul tempo, sull’arte e sulla natura umana, arricchita dal tono ironico e surreale che caratterizza tutto il lavoro di Sughi. Il libro è inoltre impreziosito da illustrazioni che non solo accompagnano il testo, ma lo completano e lo arricchiscono, diventando parte integrante della narrazione. Ogni disegno è un tassello di un mosaico più grande, in cui la componente visiva e quella narrativa si fondono per creare un’esperienza immersiva e unica.

Mario Sughi, formatosi inizialmente sotto la guida del padre Alberto Sughi, ha sviluppato una carriera che spazia dall’illustrazione alla pittura digitale, mantenendo sempre una forte attenzione per la sperimentazione tecnica e concettuale. Negli anni, ha lavorato come illustratore per diverse pubblicazioni internazionali, disegnando anche le copertine per le edizioni italiane di romanzi di autori come Sally Rooney e David Nicholls. In Lacca, Sughi dimostra di essere un artista a tutto tondo, capace non solo di creare immagini potenti, ma anche di costruire storie coinvolgenti e originali. Il suo stile, che unisce precisione formale e libertà creativa, si riflette tanto nelle sue opere visive quanto nel racconto, creando un filo conduttore che lega indissolubilmente le due forme d’espressione. Il fascino enigmatico delle immagini e la loro eleganza formale invitano a una riflessione sul significato del vedere e del raccontare, mentre il libro offre un’esperienza di lettura singolare, capace di intrattenere e far riflettere. Sughi ci invita a entrare nel suo mondo, dove la realtà si mescola alla finzione e l’arte diventa un mezzo per esplorare il mistero della vita quotidiana.

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