Gerhard Merz
Flavio Favelli
GAM, Flavio Favelli. Ph. Perottino

La Wunderkammer della GAM si colma d’oro e di lavori di grandi maestri con l’artista Flavio Favelli

I Maestri Serie Oro è la mostra di Flavio Favelli a cura di Elena Volpato, ospitata nello spazio Wunderkammer della GAM di Torino. Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la mostra sarà visitabile fino al 6 novembre del 2022.

Ricordiamo l’Italia dei primi anni Sessanta: chi c’era avrà già una smorfia di sorriso sulla faccia e chi non c’era ne avrà sicuramente sentito parlare. Il boom economico era il protagonista, la disoccupazione, l’analfabetismo e la povertà stavano scomparendo e qualunque ragazzo aveva la possibilità di continuare gli studi dopo le classi elementari accedendo alla scuola media gratuitamente. Per quanto riguarda l’arte, la sua divulgazione stava a cuore agli specialisti, i quali potevano consultare i cosiddetti “fascicoli” che provenivano dall’ambiente accademico. Nel 1963 questa situazione subì un’evoluzione con l’uscita settimanale nelle edicole dei fascicoli Fabbri, i Maestri del Colore. Nei fascicoli le immagini erano in grande formato, possedevano un’ottima qualità che permetteva di soffermarsi sui particolari. Il costo era alla portata di tutti, solo 350 lire a fascicolo e questo lo rese un caso editoriale in grado di tramutare l’editoria in oggetto da collezione, ma soprattutto “d’affezione” come scrive Elena Volpato. Anche nella famiglia di Flavio Favelli si collezionavano i famosi fascicoli e quando nacque, nel 1967, vedeva già un bel po’ di numeri. L’artista fiorentino è legato al “passato che non passa” e lo ricorda in maniera viva, proprio come l’edizione I Maestri del Colore, composta da quei fascicoli così “belli, anzi bellissimi” come li ha definiti l’artista. Ogni uscita era un accadimento simbolico, dava un valore in più con quelle copertine in grado di donare una nuova luce ai dipinti, mutando la fruizione e la percezione del fascicolo come contenitore di opere.

Flavio Favelli, Maestri serie oro. Liotard

Il progetto I Maestri Serie Oro di Favelli si compone innanzitutto con la collezione completa dei 278 fascicoli posseduta dall’artista, allestiti nella Wunderkammer della GAM da sinistra verso destra, colmando tutto lo spazio della sala. Su ogni copertina Favelli ha aggiunto quella che a prima vista sembra ingannevolmente foglia d’oro, ma non è altro che la comune carta dorata contenente i Ferrero Rocher. Spediti integri dall’azienda all’artista, i migliaia di cioccolatini sono stati manualmente scartati da Favelli in modo da mantenere l’effetto increspato dell’involucro. Le inconsuete foglie d’oro vanno a nascondere alcune parti delle immagini (nonché opere dei pittori più famosi) contrapponendosi a quella che era la scelta dell’editore Fabbri, focalizzata sulle opere più seducenti nonostante non si trattasse dell’opera principale dell’artista. Flavio Favelli non nasconde solo quella parte più seducente delle opere dei grandi maestri: mentre rimuove una parte permette ad un’altra di essere notata. Permette anche allo sguardo dello spettatore di andare oltre ed osservare più a fondo. Favelli, che è consueto lavorare mediante il recupero degli oggetti, in I Maestri Serie Oro mette in atto un doppio recupero che trasuda affezione all’Italia e a due grandi firme, mentre da una parte si nasconde e dall’altra parte si esalta. 

Flavio Favelli
GAM, Flavio Favelli. Ph. Perottino