© Joel Meyerowitz, Paris, France,1967

JOEL MEYEROWITZ. Leica Hall of Fame 2016

Dal 25 gennaio al 2 aprile 2022, Leica Galerie Milano ospita una mostra dedicata al fotografo Joel Meyerowitz (New York, 1938), uno dei massimi protagonisti della street photography, tra i primi a fare del colore un elemento essenziale del suo linguaggio artistico negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, premiato con il Leica Hall of Fame 2016, riconoscimento che celebra autori che hanno contribuito all’evoluzione del linguaggio fotografico e che hanno dato prestigio al marchio Leica.

Il progetto espositivo curato da Karin Rehn Kaufmann, art director Leica Galleries International, con l’adattamento di Denis Curti e Maurizio Beucci, presenta cinquanta fotografie che ripercorrono i momenti salienti della carriera di Meyerowitz. Dalle immagini scattate tra le strade di New York, ambiente perfetto per osservare le vicende della varia umanità che popola la grande città, a quelle raccolte durante un viaggio di un anno attraverso l’Europa a cavallo tra il 1966 e il 1967. Da quelle scattate a Parigi, tra cui spicca la celebre scena dell’uomo che sviene nella quasi indifferenza totale delle persone che gli stanno attorno, ai paesaggi spagnoli catturati attraverso il filtro del vetro dell’automobile in corsa. Da Napoli a Malaga, dall’Irlanda alla Bulgaria, alla Germania, fino alla serie di Londra e del Regno Unito. 

Difficile rintracciare le origini della pratica delle street photography. Certamente Robert Frank, al quale lo stesso Meyerowitz fa esplicito riferimento in più di un’occasione, può essere considerato il capostipite di questa inclinazione alla ricognizione del reale. Un’operazione di stampo narrativo che conferisce dignità all’immagine comune, prelevata dalla quotidianità, e che ancora oggi suscita grande interesse, sia tra il pubblico che tra la critica. 

«Sciamani contemporanei, mi piace definire così gli street photographers» esordisce Denis Curti nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra. «Del resto è Meyerowitz stesso a dirlo: “Quando tengo la macchina fotografica tra le mani, penso spesso che sia una specie di bacchetta da rabdomante. Mi guida”. Ecco allora che grazie a questo sciamano contemporaneo, che smette di guardare esclusivamente alle grandi vicende, la fotografia abbandona l’idea di essere un linguaggio ad uso esclusivo dei giornali ma diventa l’occasione per raccontare le storie di strada. E nella strada accadono tantissime cose.»

Meyerowitz inizia a osservare il mondo cristallizzandolo in bianco e nero e solo successivamente vira al colore, facendolo diventare la sua inconfondibile cifra stilistica, specialmente con le fotografie colte nuovamente negli Stati Uniti. Apre così l’immagine a possibilità percettive altre e diverse rispetto a quelle che erano contemplate dall’esperienza estetica tradizionale. Egli è il primo a utilizzare il colore unitamente al linguaggio della street photography ed è un passaggio coraggioso, a ben vedere, perché in quegli anni la fotografia a colori era considerata banale, per non dire superficiale, era prevalentemente quella con la quale si immortalavano i momenti famigliari. Invece Meyerowitz, intuendo la portata rivoluzionaria dell’uso del colore, riuscì a raccontare la vasta gamma del reale, la molteplicità degli accadimenti umani, regalando una ventata di novità anche al mondo dell’editoria, spostando in qualche modo il gusto dell’epoca che fino a quel momento si era attestato sull’utilizzo di immagini in bianco e nero per illustrare gli articoli pubblicati.

Con la sua capacità di cogliere i momenti della quotidianità che scorreva tra le strade delle metropoli, di fissare attraverso l’obiettivo della macchina i grandi temi come la solitudine, l’incomunicabilità, gli scontri e le proteste sociali, Meyerowitz sfugge a qualsiasi collocazione storica. Capostipite della street photography più moderna, ne riscrive i codici linguistici che, all’interno di un apparente disordine, raccontano con armonia la vita e con essa le sue contraddizioni, le paure e la gioia.

_______

JOEL MEYEROWITZ. Leica Hall of Fame 2016

Leica Galerie Milano

25.01.2022 | 02.04.2022