Gerhard Merz
Elena Modorati, Capricci, Gaggenau, credits Francesca Piovesan

I “Resti” di Elena Modorati da Gaggenau

Riapre la mostra Resti di Elena Modorati inaugurata lo scorso 11 dicembre 2020, che chiude il ciclo On Air. Il Presente È il Futuro Del Passato promosso da Gaggenau, in collaborazione con CRAMUM, ideato dal curatore Sabino Maria Frassà.

Il processo creativo di Elena Modorati parte da un progetto complessivo di mostra che durante la fase attuativa si lascia ispirare e modificare, divenendo ancora più stimolante per l’artista rispetto l’idea iniziale. L’imprevedibilità dell’esito è parte stessa dell’opera ed è fondamentale quando la Modorati utilizza un materiale nuovo su cui esercita un controllo minore come, nel caso dell’opera Omphalos, accade con la creta.

L’opera Omphalos è stata realizzata dall’artista per la mostra ed è evidente nella semplicità delle forme organiche che seguono le linee eleganti e pulite, dei raffinati oggetti d’uso contenuti nello show-room Gaggenau DesignElementi Hub che le ospita. All’interno della struttura in ottone si inserisce un elemento di creta, la cui consistenza materica è attenuata da un sottile strato di cera dipinta.

Tra i diversi supporti adoperati da Elena Modorati – marmo, ottone, carta di riso, carta di seta, creta – la cera è il materiale prediletto per la particolare consistenza che permette ai singoli oggetti di entrare in comunicazione con l’ambiente circostante.

Attraverso la naturale opacità, definita “nebbia materica” dal curatore Sabino Maria Frassà, da cui ne deriva l’ambiguità visiva, l’artista dà vita ad opere atemporali, tracce di storia antica, impronte di civiltà immortali.

In mostra, la cera, oltre che per alcuni dei suoi Capricci e per La Biblioteca di Ur, è adoperata per opacizzare le riflessioni su carta presenti per ogni giorno del suo Calendario. A differenza del calendario dell’avvento, gioco per bambini da cui l’artista si lascia ispirare, qui le caselle sono aperte ma ciò che contengono non è necessario sapere in quanto, pur ottenendo indicazioni sulla vita, la quotidianità tenderà sempre a sorprenderci se riusciamo a guardare gli avvenimenti attentamente e senza pregiudizi.

A corredo dell’esposizione negli spazi di corso Magenta 2, un vernissage virtuale ci accompagna alla scoperta delle opere di Elena Modorati, sapientemente illustrate dal curatore e dalla stessa artista.

Qui il link al vernissage virtuale di Resti di Elena Modorati curata da Sabino Maria Frassà negli spazi di Gaggenau DesignElementi Hub: https://vernissage.gaggenau.comunicamedia.it/resti/virtualtour/

La mostra è attualmente visitabile, fino al 26 febbraio 2021 nel rispetto di tutte le norme di sicurezza richieste dalla legislazione vigente dal lunedì al venerdì ore 10:00 – 19:00, su prenotazione inviando una mail a: gaggenau@designelementi.it

Alice Ioffrida

Direttrice della sede aretina e Capo Dipartimento di Arte Contemporanea della Casa d’Aste Guidoriccio redattrice e curatrice indipendente. Laureata a Firenze in Storia dell’Arte, prosegue i suoi studi a Siena, specializzandosi in Arte Contemporanea per poi spostare la sua ricerca sulla gestione delle risorse culturali con un Master IULM. I suoi argomenti di interesse spaziano dalla scena artistica milanese degli anni Settanta, periodo dell’extra-medialità, agli artisti emergenti. Vive e lavora in Toscana, dove segue eventi culturali nazionali ed internazionali con occhio critico ponendo costante attenzione al mercato dell’arte.

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