Thea Djordjadze, Why hold on to that?, 2018 © Thea Djordjadze / VG Bild-Kunst, Bonn. Courtesy Portikus, Frankfurt am Main. Photo: Diana Pfammatter

Gropius Bau: il programma dell’autunno

Da Berlino arriva l’annuncio della programmazione del Gropius Bau: dalle personali di Thea Djordjadze e Zanele Muholi ad una collettiva sull’arte USA e URSS durante la guerra fredda.

Il Gropius Bau di Berlino ha annunciato il programma per l’autunno 2021. Verrà innanzitutto presentata l’esposizione di Thea Djordjadze, successivamente quella di Zanele Muholi, assieme ad una collettiva che metterà insieme i lavori provenienti dalla Ludwig Collection, dal titolo The Cool and the Cold. La prima dell’elenco ospiterà dipinti provenienti dagli Stati Uniti e dall’Unione Sovietica del periodo 1960–1990, oltre che un’installazione nell’atrio. Thea Djordjadze: all building as making avrà luogo dal 18 settembre 2021 al 16 gennaio 2022. Curata da Julienne Lorz, verrà inaugurata il 17 settembre 2021. Ci sarà un tour guidato alla scoperta dell’installazione Ámà: The Gathering Place di Emeka Ogboh.

In occasione della sua prima mostra personale istituzionale nella città in cui vive e lavora, la Djordjadze presenterà una nuova serie di installazioni e interventi scultorei che articolano il suo linguaggio materico distintivo e la sua precisa semiologia delle forme. Il suo progetto ripercorre gli effetti duraturi, spesso inconsci, della memoria materiale così come viene rifratta attraverso le arti applicate, dall’architettura costruita attraverso tecniche di visualizzazione come vetrine e plinti. La nuova sequenza di lavori della Djordjadze per il Gropius Bau va a toccare la storia poco esaminata della Schliemann Hall del museo, che dal 1881 al 1885 ospitò i grandiosi scavi archeologici dell’antichità del vicino oriente, organizzati dall’archeologo Heinrich Schliemann. Accanto alla mostra, ci sarà l’installazione site-specific Ámà: The Gathering Place dell’artista Emeka Ogboh, che verrà allestita nell’atrio del Gropius Bau dal 18 settembre. Elementi scultorei e sonori, come le registrazioni di un ensemble che canta canzoni popolari tradizionali Igbo, trasformeranno l’atrio in uno spazio rituale e di riposo.

The Cool and the Cold. Painting in the USA and the USSR 1960–1990 della Ludwig Collection si terrà dal 24 September 2021 al 9 January 2022. Curata da Benjamin Dodenhoff e Brigitte Franzen verrà inaugurate il 23 settembre. 30 anni dopo la fine dell’Unione Sovietica, la Gropius Bau presenta una vasta mostra della collezione Ludwig, le cui opere provengono da sei musei internazionali. Peter e Irene Ludwig sono stati tra i primi collezionisti ad acquisire l’arte di artisti americani e sovietici simultaneamente. La mostra mira a stabilire una giustapposizione critica tra i lavori dei due stati simbolo della contrapposizione tra Ovest ed Est dello scorso secolo, esaminando le risposte degli artisti alla Guerra Fredda. La selezione comprende circa 125 opere di 80 artisti, tra cui Andy Warhol, Jasper Johns, Ilya Kabakov, Erik Bulatov, Jo Baer, Lee Lozano, Jackson Pollock, Helen Frankenthaler, Viktor Pivovarov, Natalja Nesterova e Ivan Čujkov.

Jury Korolyov, Cosmonauts, 1982 © Photo: Carl Brunn, courtesy: Ludwig Forum für Internationale Kunst Aachen, loan of the Peter and Irene Ludwig Foundation

Zanele Muholi si terrà invece dal 26 novembre  2021 al 13 marzo 2022. Zanele Muholi si definisce un’attivista visual e ha documentato la vita delle comunità Black LGBTQIA+ dai primi anni 2000 tramite fotografie scattate in Sud Africa (e non solo), intime e dal forte carattere simbolico. Insieme alle sue prime serie (meno conosciute), la mostra ospiterà anche lavori più recenti, in modo da mettere in scena tutti i temi della pratica artistica della Muholi, che prende in considerazione la politica, i diritti civili, la violenza razziale, la resistenza comune e l’autodeterminazione. La fotografia della Muholi non è solamente un gesto di empowerment, quanto piuttosto una continua sfida a quello sguardo unico sui temi appena citati, un tentativo di costruire una rete di affinità e di dare vita a nuove storie grazie agli scatti. Serie come Faces and Phases e Brave Beauties hanno contribuito alla creazione del sempre crescente archivio visual che celebra la cultura Black queer e trans, agendo come testimonianza di coloro che rischiano le proprie vite pur di vivere in maniera autentica, contro qualsiasi forma di repressione e discriminazione.

Thea Djordjadze: all building as making
18 September 2021 – 16 January 2022

Curated by Julienne Lorz

The Cool and the Cold. Painting in the USA and the USSR 1960–1990
Ludwig Collection
24 September 2021 – 9 January 2022

Curated by Benjamin Dodenhoff and Brigitte Franzen

Zanele Muholi
26 November 2021 – 13 March 2022
Curated by Natasha Ginwala, Yasufumi Nakamori (Senior Curator International Art (Photography), Tate Modern) and Sarah Allen (Assistant Curator, Tate Modern)

Gropius Bau
Niederkirchnerstraße 7, 10963 Berlin
gropiusbau.de