Dafne Boggeri, 149 anni luce dalla Terra, 2008

Get Rid of Yourself(Ancora Ancora Ancora)

La Fondazione Barruchello annuncia la proroga (fino a venerdì 29 novembre) di Get Rid of Yourself (Ancora Ancora Ancora), mostra sonora collettiva a cura di Lucrezia Calabrò Visconti che costituisce la terza edizione del Summer Show, in cui è data carte blanche a giovani curatori che hanno la possibilità di ideare e realizzare un’esposizione.

Ideato per essere prodotto al buio, il progetto è stato selezionato da un comitato costituito da Edoardo Bonaspetti, direttore artistico della Fondazione Henraux; Alessandra Mammì, storica dell’arte e giornalista presso L’Espresso; Roberta Tenconi, curatrice di HangarBicocca e Gianfranco Baruchello, Presidente onorario e direttore artistico della Fondazione Baruchello. Get Rid of Yourself indaga la produzione di un immaginario in assenza, riflettendo sulle possibilità politiche di abitare l’invisibilità. Disseminate in un percorso sonoro costruito in collaborazione con il collettivo ALMARE, le narrazioni degli artisti invitati agiscono nell’oscurità, tramutandone l’accezione privativa in luogo per la condivisione attiva di pratiche. L’edificio sembra vuoto, eppure è abitato in ogni suo spazio, angolo, intercapedine: ribaltando una strategia tradizionalmente operata dalla critica istituzionale, la Fondazione ospita una molteplicità di voci, suoni e situazioni, che impongono un tipo di presenza a tratti sussurrata intimamente, a volte  spettrale e affilata, e infine reclamata con grandiosità. Le stanze della Fondazione possono diventare così una camera da letto, una navata maestosa e le strade di una città in rivolta; trasformarsi nell’aula di un’università di anatomia dove un cervello viene sezionato e poi nelle vene e corpi cavernosi di quello stesso cervello, dove pensiero e sensazione si compenetrano fino a diventare indistinguibili dall’ambiente circostante. Lo spazio può venire incarnato grazie alle storie personali e alle grandi narrazioni politiche che lo attraversano, attivando processi di disidentificazione che rimescolano le nozioni di coscienza individuale e di corpo collettivo, in una progressiva negoziazione dei concetti di tempo lineare, individualità storica e raziocinio umano. Secondo Giorgio Agamben, può dirsi contemporaneo soltanto chi non si lascia accecare dalle luci del secolo e riesce a scorgere in esse la parte dell’ombra, la loro intima oscurità. Get Rid of Yourself (Ancora Ancora Ancora) riceve il fascio di tenebra che proviene dal suo tempo, proponendo un Late Summer Show che porta i visitatori dal caldo e assolato spazio urbano al buio fresco e straniante dello spazio espositivo. La durata della mostra è la stessa che impiegano gli occhi ad abituarsi all’assenza di luce, in cui il limite tra consapevolezza e incoscienza si fa labile. Come suggerisce Erica van Loon nell’opera in mostra: “Quanto tempo serve al tuo cervello per realizzare che non sei stato tu a sbattere le palpebre ma che sono stata io a spegnere per un attimo la luce?”

Get Rid of Yourself (Ancora Ancora Ancora)

Dafne Boggeri, Teresa Cos, Ambra Pittoni, Elena Radice, Radna Rumping, Erica van Loon

A cura di Lucrezia Calabrò Visconti

in collaborazione con ALMARE

Fondazione BaruchelloVia del Vascello 35, Roma