Arte Fiera 2025

Fragments and Arabesque di Guendalina Salini – La dualità di una materia duttile 

La mostra site specific Fragments and Arabesque di Guendalina Salini presso l’Hilton Rome Eur La Lama, fa parte della prima esposizione dell’inedito programma LamArte, a cura di Valentina Ciarallo, una iniziativa che coinvolge il panorama artistico contemporaneo in un dialogo architettonico e concettuale con gli spazi dell’hotel dell’Eur, attraversati e trasformati di volta in volta da opere d’arte pensate appositamente per il luogo e in relazione alla realtà urbana circostante.

Sospinta da un soffio delicato di vento e adagiata come una piccola foresta sottile l’installazione Arabesque introduce i visitatori all’ingresso specchiante e vertiginoso dell’albergo, cadenzando in verticalità alternate l’orizzonte visivo come riflesso congiunto alle alberature prospicienti l’architettura.

Un motivo di foglie e ramoscelli è intagliato sulla fragile superficie di cartoni, dipinti sui toni della notte, che accolgono le fenditure come preziosi sussurri del tempo. Rallentato in una danza di fronde tra rigoglio e caducità, il dato temporale sembra accogliere tutte le stagioni, fermandole in una materia delicata e duttile che nei solchi delle proprie aperture costruisce la forma.

Dalla nuda drammaticità della ferita l’artista compone, nel cartonetrattato con la tecnica ad incavo, una prosa boschiva, leggera ed evocativa, che traccia il mistero di una eterna rigenerazione, richiamata tanto nell’uso di un materiale di recupero naturale, quanto nel sovrapporsi di elementi vegetali.  

Disposti come arazzi in dialogo con la lucida superficie marmorea della hall, i fogli vivono in una dualità stringente che li consegna ad un colloquio cromatico binario e ad una diatriba struggente tra la liscia compattezza delle parti integre e la ruvidità grezza dell’interno, rivelatrice del disegno. 

All’interno degli spazi comuni della Library, nell’opera Fragments Guendalina Salini istituisce un colloquio con gli oggetti dell’antichità conservati nel vicino Museo delle Civiltà, ribadendo un legame identitario tra la struttura alberghiera e il quartiere, razionalista e moderno, ma anche luogo che preserva l’antico: frammenti di cartone derivati dalle confezioni di alimenti e beverage di largo consumo sono tramutati dall’artista in anfore e kýlix, lékytoi e crateri, in un richiamo al vasellame attico negli stili a figure nere o rosse che si interroga sullo statuto di oggetto di consumo e di contenitore che incorpora fisicamente una più ampia significazione. 

Come scrive Renato De Fusco riflettendo su Lo stile usaegettanel volume Made in Italy. Storia del design italiano: «dopo aver gettato tutto ciò che si è usato, corriamo il rischio di avere una civiltà che non lascia dietro di sé alcun segno della sua cultura materiale, praticamente alcuna testimonianza di buona parte della nostra storia» allarmando così una assenza dell’aspetto materiale di usi e costumi del nostro vivere. L’aspetto e il valore di materiali d’imballaggio viene volto dall’artista in parallelo con un tempo antico, tramutando una fine in una chiave resiliente. 

La mostra Fragments and Arabesque coinvolge l’osservatore in un percorso che inverte transitorietà in creazione, componendo un insieme intagliato dentro e fuori dal tempo, trasformando una materia d’uso in nuova forma e nuova visione poetica.

Guendalina Salini
Fragments and Arabesque
a cura di Valentina Ciarallo
17 ottobre – 1° dicembre 2024
LamArte
Hilton Rome Eur La Lama

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