In occasione della decima edizione della fiera, l’Associazione Flashback ha deciso di cercare una nuova casa con l’intento da un lato di porre fine al proprio peregrinare anno dopo anno, dall’altro di restituire nuova vita a un luogo in disuso della propria città natale. Con il patrocinio di Torino, l’associazione ha dunque offerto un esempio di riqualificazione urbana rimettendo in sesto una vecchia sede di un orfanotrofio situato in Borgo Crimea, proponendosi come nuovo cuore pulsante per una struttura che sarebbe stato effettivamente un peccato lasciare in balia del tempo e degli agenti atmosferici: da qui nasce Flashback Habitat Ecosistema per le Culture Contemporanee.
Sin da questo intento emerge il tema della X edizione, riassunto nel titolo he.art che cerca di giocare con il vocabolo inglese (“cuore”) per indicare un legame tra essere umano e arte: la metafora ruota attorno al concetto di cuore come motore pulsante e centrale in grado di pompare il sangue in tutto il corpo, proprio come l’arte agisce da centro propulsore di Flashback per raggiungere opere, luoghi e persone.
Il fil rouge, idealmente e fisicamente, della rassegna è incarnato dal progetto di Alessandro Bulgini, Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto, curato dall’artista islandese Jón Gnarr, e costituito da opere di 7 artisti islandesi disposte nel vano scala principale, rimandando ulteriormente all’idea di cuore pulsante che collega i tre piani dell’edificio.
Questi ultimi sono abitati dalle 34 gallerie nazionali e internazionali selezionate per l’occasione, ognuna avente a disposizione uno spazio ben delimitato e popolato da opere d’arte senza limiti temporali: come suggerisce il motto di Flashback – l’arte è tutta contemporanea – sono presenti opere contemporanee, moderne, antiche, ma anche suppellettili, gioielli e pezzi d’arredo.
A fiera conclusa, però, Flashback Habitat continua a vivere attraverso le tre mostre presentate per l’occasione: oltre al progetto di Bulgini, nonché direttore artistico della nuova sede, troviamo Cuba Introspettiva, a cura di Giacomo Zaza, e La Natura e la sua gemella. Davide Bertuccio – Camilla Miliani, mostra fotografica che coinvolge l’ONG WeWorld, entrambe esposte all’ultimo piano fino al 15 dicembre 2022.
Nel mese corrente, inoltre, prenderà avvio il progetto Living Rooms | Le stanze viventi, una residenza che coinvolgerà 20 artisti piemontesi nella realizzazione di riqualificazione e conservazione delle stanze della struttura in Corso Giovanni Lanza, che saranno poi destinate a diventare sede di associazioni, organizzazioni di volontariato, realtà culturali e artistiche.