
Simona Frillici – Vibrazioni tra Italia e India
Si intitola Vibrazioni tra Italia e India – La scena contemporanea il progetto artistico di Simona Frillici presentato a Calcutta (India) al BCAF Bridging Culture and Arts Foundation dal 28 febbraio al 9 marzo 2025 e dal 17 al 22 marzo 2025 a Varanasi (India) all’Art Gallery BHU Banaras Hindu University.
Il progetto, a cura di Bruno Corà con la co-curatela per la mostra di Calcutta di Reena Dewan, ha origine dalle recenti opere di Simona Frillici, dal titolo Vibrazioni, la cui nascita prende spunto da immagini fotografiche da lei stessa scattate in India, durante le sue ultime frequentazioni dal 2020 al 2024. Sono immagini di riflessi umani su superfici specchianti. Ombre, figure in disfacimento, echi, onde visive, che si propagano fino a non essere più visibili all’occhio umano, ma che tuttavia permangono come energia. Nelle opere sembra cogliersi quel momento: un attimo prima che tutto diventi invisibile.
Dal testo critico “Simona Frillici: Vibrazioni del Tempo-Spazio esistenziale”, Bruno Corà così scrive: “…Dal diluvio di immagini da cui è investito quotidianamente ognuno di noi, emesse dai media tali da indurre un’assuefazione, un coma percettivo e un disagio autentico, quelle ideate ed elaborate da Simona Frillici riescono felicemente a suscitare una scossa, un risveglio dell’attitudine cognitiva.”
“… Il palpito delle immagini di Frillici è quello indiretto che proviene da una presenza riflessa, da uno specchio liquido, da una natura viva, da una manifestazione già priva di fisicità – com’è un riflesso o un’ombra in un’immagine – dunque da un’apparenza il cui soggetto ha diverso stato fisico, diversa consistenza, diversa temporalità e spazialità. Quel coefficiente dinamico che distingue le Vibrazioni da una fotografia ferma è l’élan vital, che l’arte rivendica per essere libera dal tempo e dalla rigidità tanatologica, che l’istante passato e rappresentato suggerisce.”
“…Le immagini di Frillici raccontano un’umanità di riflessi e di energie di cui i corpi reali sono pervasi ma di cui la loro immagine, pur mostrandone le vibrazioni, ne è priva! E ciò poiché – come l’artista afferma – la nostra mente nonostante percepisca le apparenze investite dalla luce non è in grado di vedere o sentire le vibrazioni. Eppure a questa mancanza viene in soccorso l’arte, capace di visualizzare l’immaterialità. Ancora una volta l’artista con l’opera deve farsi ‘veggente’ per rendere visibile la realtà altrimenti inafferrabile e invisibile. E con essa, la precarietà del tempo e dello spazio a disposizione di ogni esistenza.” Gennaio 2025
Il titolo Vibrazioni rimanda all’idea della fisica quantistica, secondo cui Tutto è vibrazione, cioè energia. Dai tempi presenti alla Musica delle Sfere degli antichi filosofi greci, a cui si ispira tra gli altri, il premio Nobel, nativo di Calcutta, Rabindranath Tagore. Nelle due esposizioni Simona Frillici presenta installazioni site-specific, realizzate con grandi stampe su tessuto.
Durante l’esposizione di Calcutta, artisti locali, con performances e creazioni specifiche, instaureranno un dialogo con l’installazione di Simona Frillici, seguendo il principio che Arte e Cultura si esprimono e sviluppano al meglio, nelle condizioni di apertura, incontro e dialogo tra mondi diversi. Da cui l’arricchimento e l’evoluzione nel gruppo sociale.
Le due esposizioni di Calcutta e Varanasi, nelle giornate dell’8 e 18 marzo 2025, saranno arricchite dalla partecipazione del Prof. Paulo Barone, la cui visione del mondo contemporaneo, espressa nel libro “Benares – Atlante del XXI Secolo” con linguaggio poetico-filosofico, risulta avere una forte attinenza e complementarietà con le opere di Simona Frillici.
Paulo Barone, in queste occasioni, presenterà la sua nuova pubblicazione in lingua inglese “Banaras – Atlas of the 21th Century” edizione Motilal Banarsidass, 2024.






Curatela Bruno Corà
Co-curatela per la mostra di Calcutta Reena Dewan
Con la partecipazione di Paulo Barone
Patrocinio Ambasciata dell’India a Roma, Università per Stranieri Perugia