Sandro Visca – Inedito 2014-2022
Sarà Sandro Visca, con una mostra curata da Rita Olivieri, ad inaugurare l’attività espositiva della neonata Fondazione La Rocca a Pescara.
“Più che uno spazio per l’Arte, ho in mente un Volume. La parola spazio ha in sé anche l’idea di vuoto, ma la parola volume ha intrinseca in sé l’idea di un oggetto che riempie uno spazio fisico, misurabile attraverso la larghezza, l’altezza e la profondità. È quello che fa l’arte: irrompe nello spazio delle nostre vite e ci dà il volume della nostra umanità”.
Con le parole di Ottorino La Rocca si celebra a Pescara l’inaugurazione di Fondazione La Rocca – Volume per l’Arte, un ente non profit che vuole valorizzare e promuovere attività intellettuali e artistiche moderne e contemporanee, in un nuovo spazio dinamico di incontro e condivisione a Pescara.
Il Presidente La Rocca e i suoi familiari ci accompagnano in questo volume inedito che ha l’ambizione di stabilire un riferimento per il dialogo tra gli artisti, esponenti della cultura nazionale e internazionale, e di scoprire e sostenere nuovi talenti, attraverso mostre, pubblicazioni, residenze d’artista e borse di studio. La Fondazione si propone come centro di elaborazione per stimolare il pubblico e gli artisti al confronto, percorrendo nuove prospettive. Fondazione La Rocca è espressione di una visione concreta e in movimento, un laboratorio costante in cui l’arte e gli artisti emergono e vengono illuminati. Il carattere spirituale e al contempo presente dell’arte è alla base dello sguardo che la famiglia La Rocca allarga sul mondo: una società in cui forma e interpretazione artistica ci permettono di apprendere e migliorare, come individui singoli e come parte di una collettività.
Il primo a fare gli onori di casa è l’artista Sandro Visca con la mostra INEDITO 2014-2022, in cui espone la sua visione disincantata e demistificata del mondo. Visca sintetizza con la frase “L’arte è libertà o è nulla” il fondamento della sua produzione, spesso distante da mode o scuole, e dal mercato stesso, per aderire il più possibile alla realtà e tornare ad una sua misura profondamente umana. La contemporaneità frammentaria che l’artista coglie lo ha spinto infatti a riconsiderare il ruolo dell’arte oggi, cercando di costituire un’opera che sopravviva alle forze disgregatrici. Come si evince dal testo critico di Rita Olivieri, pubblicato nel catalogo, l’uscita nel nulla che Visca compie attorno a sé fa emergere una immaginazione e una progettualità forti, nelle quali si evidenziano sia il costante rinvenimento di frammenti, sia la ricerca di un’unità stabile di quanto è perduto. Per l’artista l’approdo conclusivo non è mai l’interezza del reale, la ricostruzione di ciò che possa ritornare intero, bensì la ripartenza dal frammento in sé, che diventa nuovo centro iconico del suo percorso artistico. Questo elemento è declinato secondo molteplici livelli e morfologie, che denunciano la destrutturazione e ne valorizzano le fratture. Il contrasto tra tangibile e intangibile, tra vuoto e assenza, in un’estetica che parte dalla disgregazione, è una cifra distintiva che ritroviamo in tutta la sua attività, in cui Visca sviluppa un vastissimo patrimonio di segni, segnali e significanti, ogni volta irriconoscibili e sempre più rarefatti.
La mostra resterà aperta al pubblico dall’11 marzo al 6 maggio 2023, dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 20,00 a Pescara, in via Raffaele Paolucci 71, ingresso gratuito.