Luogo

Kou Gallery
Via della Barchetta, 13 – Roma

Data

Gen 29 2020
Evento passato

Ora

18:00 - 21:00

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Mostra

Per sempre di Oreste Casalini – Finissage

Il giorno 29 gennaio 2020 alle ore 18.00 si conclude la mostra Per sempre di Oreste Casalini. Durante il finissage si svolgerà anche un incontro-dialogo tra il pubblico, l’artista e i curatori Fabrizio Pizzuto e Paola Palotta. Filo conduttore dell’incontro sarà l’approfondimento del tema portante della mostra dedicata alla volontà di fare libera ricerca con l’obiettivo di promuovere la conoscenza pura.

L’arte, come la vita, infatti, è la ricerca di equilibrio tra qualcosa che tende a manifestarsi e qualcosa che tende invece a nascondersi alla vista degli altri e, soprattutto, alla nostra stessa coscienza. Lavorare con lo spirito del ricercatore significa vivere costantemente tra i due opposti che governano il mondo: farsi guidare dalla sensibilità oppure chiudersi all’esperienza e vivere di certezze e spegnere la vitalità. Significa prima di tutto sperimentare sulla propria pelle nuove soluzioni, rischiare senza garanzie che sia possibile, dopo, rielaborare e comunicare ciò che eventualmente è accaduto, accettare il fallimento. Ricerca vuol dire sospendere il pre-giudizio e riconnettersi alla fonte originaria di tutte le forme, mettere in discussione le conoscenze acquisite e prevedere il fallimento e la paralisi, inseguire un’ombra, cercare la forma che non è ancora diventata dicibile e metterla in relazione con il già conosciuto. Per fare ricerca è necessario essere preparati: saper cogliere l’intuizione, che è il contrario dell’improvvisazione, seguire una disciplina ferrea per dominare il momento, superare regole e convenzioni, che comunque non possiamo ignorare. Fare ricerca significa vivere senza porsi limiti prestabiliti, non potendo prevedere i risultati e le connessioni che si metteranno in gioco. Il lavoro dell’artista, come del ricercatore e del monaco, è un operare segreto e in disparte che al resto del mondo appare radicale e scandaloso, avendolo già rifiutato, ma che nel suo esemplare fallimento rappresenta un memento (un monumento, una traccia) di una deviazione verso l’irreale.

L’esposizione comprende un gruppo di opere apparentemente eterogeneo in una sorta di dialogo interiore con un medesimo soggetto, la trasmissione del sapere ‘di padre in figlio’, la concatenazione delle intenzioni, il tradimento, le scoperte, il ritorno alle origini, che nell’insieme vuole fare il punto su un atteggiamento specifico dell’artista, in parallelo e in riferimento anche ad ambiti del tutto estranei al mondo dell’arte. Il progetto è stato infatti voluto e sostenuto dall’incontro di saperi provenienti da ambiti molto diversi, diverse esperienze che per questa occasione insieme cercano di mettere a fuoco l’essenza dello spirito della libera ricerca e la necessità di integrare diverse forme di conoscenza per raggiungere risultati e soluzioni inedite e imprevedibili. Pertanto la mostra si avvale della collaborazione di ARTOI, Associazione di professionisti votati alla ricerca e alla sperimentazione di terapie oncologiche integrate, dello Studio di INGEGNERIA DEFA, polo d’eccellenza di alta ingegneria integrata.

Oreste Casalini
Nato a Napoli nel 1962, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma e espone dal 1989. Ha realizzato numerose mostre in spazi pubblici e privati tra le quali: Casa Italiana Zerilli-Marimò, New York (1991), Università Federico II, Napoli (1997) Palazzo Reale, Napoli (1998), XII Biennale di Architettura, Venezia (2010), Palazzo Mochi-Zamperoli, Cagli (2010), Castello di Rivara, Centro per l’Arte contemporanea (2011, 2013, 2015) Spazio Mercuria, Dubai (2013) Fiera Ostrale, Dresda (2014) Fondazione Telethon, Centro Olivetti, Napoli (2015) Istituto Portoghese in Roma (2018) MACRO Asilo, Roma (2019). Ha realizzato installazioni permanenti in spazi privati a Napoli (1998, 2003), Roma (2003, 2005), Berlino (2010), Milano (2010, 2013) Torino (2015). Opere di Oreste Casalini sono presenti in collezioni private a Roma, Milano, Napoli, Londra, Berlino, Parigi, New York, Seattle, Dublino, Dubai, Mumbai, Tokio, Mosca. Hanno scritto di lui: Fabrizio Pizzuto, Paolo Aita, Paola Pallotta, Paolo Balmas, Clara Tosi Pamphili, Francesco Moschini, Emanuele Trevi, Diletta Benedetto, Angelo Mistrangelo, Renato Rizzo, Ilaria Piccioni, Giorgio De Finis, Donatella Pinocci, Michela Scolaro, Francesca Bottari, Vittorio Emiliani, Simona Barucco, Ludovico Pratesi, Stefano Petricca, Gianni Mercurio, Ada Lombardi, Patrizia Ferri, Dragan Stenek, Pietro Pedace, Sarah Wasserman, Ornella Tozzi, Antonio Di Gennaro, Benjamin Th. Fels.

INFO

Oreste Casalini
Per sempre
a cura di Fabrizio Pizzuto e Paola Pallotta

Finissage e incontro 29 gennaio 2020 ore 18.00
Kou Gallery
Via della Barchetta 13 – Roma

Con il sostegno di:
ARTOI – Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate
DEFA S.r.l. – Società per l’Ingegneria
SBA – Sporting Beach Arte, Ostia

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