
Oscar Giaconia | Parasite Soufflé
“Ogni buco è l’impronta lasciata da un’altra trama che si annida al di sotto” Reza Negarestani, Cyclonopedia
Per la sua seconda mostra personale nella sede romana della galleria MONITOR, Oscar Giaconia presenta un inedito ciclo di opere della nuova serie Parasite Soufflé.
Per la prima volta l’immaginario dei pescatori si rivela per quello che è sempre stato:
una soletta a sostegno di operazioni di intrusione e proliferazione di superfici.
Il lavoro di Giaconia si suddivide infatti in cicli pittorici che nominano le opere: Sexual Clumsiness, The Grinder, Aye-Aye, Ginnungagap, Colon, Calabiyau, Master-Mother, The Kitbasher, Bhulk, Unimog Painting Dystopia, serie che si sono avvicendate e innestate nel tempo tra loro, ibridandosi.
L’iconografia del parassita si presta ad una riproduzione per somiglianza, intesa come incubatore mimetico per immagini.
In questa fase l’artista ha inquinato la figura del pescatore, ricorsivamente comparsa, con quella del parassita, altro soggetto ampiamente indagato nel corso del tempo.
Anche in questo caso il parassita stesso, alla stregua del fisherman, si mostra nella sua natura provvisoria di “ripiego”, poiché realmente parassitaria è l’operazione dell’artefice, che si appropria della pittura pur rimanendo un ospite.
La conseguenza di questo incrocio ha prodotto una serie di visioni febbrili, la cui impronta cromatica rimanda a stati allucinatori, riconducibili ai marker di contrasto utilizzati in microbiologia: cinque opere di medio grande formato realizzate con un agglomerato di trattamenti organici e sintetici in teca di pelle plastificata.
Il trattamento a strati isolati favorisce un processo di decomposizione guidata, fatta di smagliature, spurghi, smottamenti, ruscellamenti e decolorazioni invertite: processi di decomposizione interni rivolti all’esterno.
Nel centro dell’ambiente espositivo emerge un organismo-oggetto di scena, conversione tridimensionale di un’opera pittorica precedentemente realizzata, in linea con l’autosostentamento, la capacità rigenerativa propria del lavoro dell’artista, nella cui pratica sono solite degenerare le scale dimensionali.
L’oggetto che degrada, il cadavere di un solido, un insaccato di zucche xenomorfe, si ripiega nel suo corpo e al contempo si dispiega in altri corpi, richiamando schemi di moltiplicazione parassitaria.
Lo spazio è foderato di un sottile strato di pelle color salmone, una membrana connettiva tra opera e ambiente.
Ogni rivestimento è un materiale sotto copertura che cospira contro il proprio artefice.
Nei tre dipinti della serie Troll compaiono delle strutture ambigue, tassonomicamente incerte, che appaiono come assemblaggi spuri di concrezioni, nematocisti, imballi di plastica, zucche, fauci spalancate. Le cornici-capsula sono prodotte in materiale da prototipazione.
Tre teste-sacchetto aerofaghe su pelle estroflessa, prodotto di un infortunio visivo tra un faro d’emergenza ed un plastico.
Nel dipinto di piccolo formato, Sexual Clumsiness, la testa post-prodotta di un androide viene accarezzata dalla presenza spettrale di un guanto rettiloide.
La volontà aliena sostituisce ogni pezzo che rimuove con un altro che fabbrica lei stessa, infestando il padrone di casa.
Completano il progetto espositivo due prototipi di parassitoidi adagiati su “guanciali di carta fritta”.
Il puppet come farsa di un vitalismo che rende ventriloquo l’inanimato attraverso il vivente.
La logica della sfoglia fonde tra loro nematodi, anfibi e pupazzi, campioni di modellistica che giocano sulla prototipazione della vita come esercizio sistematico di propagazione pestilenziale.
“L’esumazione mina l’ordine degli strati”
Reza Negarestani, Cyclonopedia
A novembre, durante il Festival di arte contemporanea ArtDate di Bergamo, verrà presentato il catalogo omonimo alla mostra, Parasite Soufflé: il volume trilingue, a cura di Claudia Santeroni, è edito da Lubrina Bramani Editore e contiene contributi di Felice Cimatti (professore all’Università della Calabria); Vincenzo Cuomo (filosofo); Elio Grazioli (critico d’arte contemporanea); Reza Nagarestani (filosofo e scrittore); Andrea Zucchinali (PhD in storia dell’arte contemporanea).
Oscar Giaconia (Milano, 1978)
Mostre personali (selezione)
2021CRYPTOZOOGODEMICHET, Monitor Lisbon; 2020 BHULK, Monitor Rome; 2019 Hoysteria, a cura di Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni, GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo; 2017 WUNDERKAMMER N.1 | OVERMAN, Thomas Brambilla Gallery, Bergamo; 2016 GREEN ROOM, a cura di Stefano Raimondi and Mauro Zanchi, BACO Arte Contemporanea, Palazzo della Misericordia, Bergamo; 2013 AYE-AYE, National Museum of Natural History, Mdina – Malta; 2012 ALEA, a cura di Stefano Raimondi, Thomas Brambilla Gallery, Bergamo.
Mostre collettive (selezione)
2022 Eretici. Arte e Vita, a cura di Denis Isaia, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; 2021 THE NEW ABNORMAL, a cura di Saverio Verini, Pereto (AQ); FRAGILE, a cura di Christian Caliandro, Monitor Rome; DANAE REVISITED, a cura di Carlo Sala, Fondazione Francesco Fabbri, Treviso; 2020 Ciò Che Vedo. Nuova Figurazione in Italia, a cura di Alfredo Cramerotti e Margherita de Pilati, Mart, Galleria Civica Trento; 2019 Il Corpo Insensato, a cura di Stefano Raimondi, Palazzo della Ragione, Bergamo; Affecting, Galleria Gilda Lavia, Roma; 2018 19° Premio Cairo, Palazzo Reale, Milano; The Blank Decoder, Auditorium Parenzan, Bergamo; 2017 To Bid or Not To Bid, Thomas Brambilla Gallery, Bergamo; Tuinfeest & Veilingen, Museum Dhondt-Dhaenens, Sint-Martens-Latem; Esposizione in Tempo Reale N. 45, Sala alla Porta Sant’Agostino, Bergamo; 2016
Happy Ending, a cura di Florence Derieux, Frac Champagne-Ardenne, Reims; 2015 Lo Specchio Attraversato, a cura di Claudia Santeroni, Ex Oratorio di S. Lupo, Bergamo; Open MIA, a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi, BACO Arte Contemporanea, Palazzo della Misericordia, Bergamo; 2014 Peintures, Musèe Saint-Loup, Troyes; 2013 FUORI QUADRO. Follia e creatività fra arte, cinema e archivio, a cura dicurated by Elio Grazioli, Sala alla Porta Sant’Agostino, Bergamo; OGNI COSA A SUO TEMPO, CAPITOLO VI (Resume and Rebirth), a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi, BACO Arte Contemporanea, Palazzo della Misericordia, Bergamo.
Oscar Giaconia
Parasite Soufflé
Galleria Monitor
Via degli Aurunci, 44, 46, 48 – Roma
6 maggio – 16 giugno 2023
Opening: 6 maggio dalle ore 18 alle 21
L’opening si svolgerà in contemporanea con la Galleria Matèria:
Runo B
Cliffhanger
A cura di Ornella Paglialonga
Per l’occasione, la Galleria Gilda Lavia è lieta di annunciare l’apertura straordinaria del proprio spazio fino alle ore 21:
Le stelle di San Lorenzo
Group show
A cura di Valentina Ciarallo