Nicola Nannini, Bonjour monsieur Gauguin, 2023,olio su tela, 72×102 cm. Courtesy Galleria AreaB, Milano. Photo Barbara Bicego

Luogo

CUBO UNIPOL – Spazio Arte
Piazza Vieira De Mello, 3 - Bologna

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Data

Giu 12 2025 - Ott 04 2025
In corso...

Ora

18:00

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Mostra

Nicola Nannini. Non è ancora buio

Apre il 12 giugno 2025, nelle due sedi bolognesi di CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol, la personale Nicola Nannini. Non è ancora buio che presenta sedici opere pittoriche di medie e grandi dimensioni.

Fino al 4 ottobre, l’esposizione offre, attraverso lo sguardo dell’artista bolognese, una riflessione sul paesaggio inteso non solo come rappresentazione del reale, ma come luogo di costruzione della memoria e di percezioni stratificate.

In mostra, e in modo più ampio nel suo catalogo, le opere pittoriche dialogano con il testo inedito creato per l’occasione da Simona Vinci, Premio Campiello 2016, dando vita a un flusso di voci – reali e immaginarie – che emergono dagli edifici, dalle strade, dai passanti, creando un intreccio tra territorio, storia e soggettività, un’esplorazione tra visione e interpretazione, tra permanenza e dissolvenza dell’immagine.

È tale senso di transizione che il titolo della mostra vuole evocare: quel momento del crepuscolo in cui la luce è ancora presente, ma “non è ancora buio”, dove il visibile diventa il punto di intersezione tra memoria individuale, stratificazione storica e costruzione identitaria. Il progetto espositivo riflette sulla natura del paesaggio come dispositivo culturale, mai neutro né oggettivo, ma sempre filtrato dalla percezione soggettiva e dalle sovrascritture del tempo.

Così, le narrazioni del paesaggio offerte da Nannini e Vinci, non diventano che due tra tutti i racconti possibili, e la mostra si fa invito al visitatore a sovrapporre il proprio vissuto alla realtà rappresentata.

Il percorso espositivo si snoda nelle due sedi di CUBO a Bologna: la sede di CUBO in Torre Unipol ospita la sezione dedicata ai paesaggi notturni, la sede di CUBO in Porta Europa accoglie quella incentrata sui paesaggi diurni.

I primi sono ambienti sospesi tra luce e oscurità, tra ciò che è visibile e ciò che si perde nell’ombra. Qui il paesaggio diventa un luogo di attesa e introspezione, dove la percezione si affina e il tempo sembra dilatarsi. Come nella grande tela di 150×200 cm, dal titolo “Oggetto notte”, esposta in mostra e parte del Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.

I secondi esplorano il rapporto tra territorio, tempo e presenze umane. Il paesaggio in essi rappresentato non è solo osservato, ma vissuto, attraversato, abitato, dai tipici abitanti del luogo, ma anche da figure che provengono da altri contesti geografici, culturali e temporali.

Nannini esplora la relazione tra individui e spazi intesi come specchi della loro identità. Le case, con la loro cura o incuria, la loro luce o cupezza, assorbono le tracce del vissuto, diventando luoghi destinati a sopravvivere a chi le abita.
La mostra è accompagnata da un catalogo in cui la riproduzione delle opere di Nicola Nannini è affiancata dai testi di Simona Vinci che ne costituiscono un contrappunto narrativo: storie che emergono dalla contemplazione delle immagini, voci che si sovrappongono come echi lontani, restituendo agli spazi dipinti una dimensione ulteriore, fatta di vissuti e di possibilità narrative.

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