
La Via dei Canti: Uccelli / Birds
Dopo più di 20 anni dal Simposio Uccelli/Birds tra artisti, compositori, storici dell’arte, ornitologi ed etologi a cura di Carolyn Christov Bakargiev e Hans-Ulrich Obrist nella Selva di Paliano, parco degli uccelli del Principe Antonello Ruffo di Calabria, Zerynthia nel BOSCO DI PALIANO presenta il progetto sonoro La Via dei Canti: Uccelli / Birds.
Da sempre in tutte le culture il canto degli uccelli produce una grande fascinazione sulla specie umana. Ne sono testimonianza migliaia di brani musicali, di suoni, di field recording che evocano il linguaggio al quale é dedicata l’installazione interamente sonora che Zerynthia propone rielaborando un progetto realizzato nel 2013 per la Nuit Blanche di Parigi sotto la direzione artistica di Chiara Parisi e Julie Pellegrin.
Ventiquattro brani creati da artisti sonori, compositori e artisti visivi di differenti generazioni e contesti geografici saranno disponibili all’ascolto dei visitatori del bosco. Una successione che passa dai piccioni francesi alle cornacchie inglesi, dagli usignoli russi ai billbirds dell’Australia arrivando al suono degli uccelli dello Zoo di Roma, intervallati dai canti degli uccelli del bosco.
L’installazione sarà visitabile gratuitamente durante tutti i fine settimana da sabato 29 agosto a domenica 27 ottobre all’interno del Bosco di Paliano, querceto centenario aperto a tutti da giugno 2020.
Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV dal 1992 ha la sua sede legale a Paliano, dove negli anni ha svolto regolarmente mostre e convegni internazionali nell’ambito dell’arte contemporanea.
ARTISTI E COMPOSITORI
Gianfranco Baruchello, Davide Bertocchi, Arturas Bumšteinas, Ergo Phizmiz, Francesco Cavaliere, Richard Crow, David Cunningham/ Paola Pivi, Alvin Curran, José D’Apice, Jimmie Durham e Maria Thereza Alves, David Fenech, Jonathan Frigeri, Riccardo Giagni, Goodiepal, H. H. Lim, Fabrice Hyber, Koo jeong A, Thomas Köner, Donatella Landi, Filippo Leonardi, ManfreDu Schu, Leonid Tishkov, Cesare Viel, Stephen Vitiello.
PLAYLIST:
1 – Gianfranco Baruchello (Italia 1924): Il bosco ha qualcosa da dire (excerpt)
L’assenza di suoni all’interno di un bosco diventa qui un frastuono: l’artista ha sovrapposto il cinguettio di uccelli registrato in quattro diversi momenti nel corso di una passeggiata. Ne risulta un montaggio di tempi e spazi che amplifica e rende immaginario il reale.
2 – Davide Bertocchi (Italia 1969) & Robonom: Poule/son (Pollo/suono)
Si tratta di un finto field recording di un pollaio, che riproduce pseudo suoni ottenuti interamente con macchine analogiche vecchio stile.
3 – Arturas Bumšteinas (Lithuania, 1982): Gwizdaly (fischiettare) (excerpt)
Dalla registrazione di una serie continua di fischietti, sono state composte nuove strutture sonore simili a sibili con l’intento di creare un’esperienza puramente acustica priva di ogni sorta di spettacolarizzazione.
4 –Ergo Phizmiz (UK, 1980): Ornithological Counselling (excerpt)
“Ornithological Counselling è una serie di field recording di uccelli dentro una clinica psichiatrica, per tutti i nostri amici pennuti che trovano difficoltà ad affrontare il mondo moderno, o che soffrono di insicurezza. Di conseguenza, la registrazione può essere utilizzata anche come uno strumento per rilassarsi e lenire i problemi degli uccelli, domestici o selvatici”.
5 – Alvin Curran (U.S., 1938): La Favola
Protagonista indiscusso di molte favole, il re degli uccelli canori è il protagonista di una sperimentazione musicale. Il piccolo usignolo è capace di produrre un canto fatto da toni chiari e forti, considerato tra i più complessi ed è composto da strofe di toni singoli e doppi.
6 – Richard Crow (Inghilterra, 1951): Corbeau
Giocando con il suo cognome, l’artista, nella sua ricerca sperimentale sul suono, ha registrato il verso dei corvi con l’intento di produrre in chi ascolta suggestioni psico – fisiche.
7 – Jimmie Durham e Maria Thereza Alves (Arkansas, 1940 e Brasile, 1961):
Porta Capuana a Napoli – La Porta Capuana è un’antica porta della città di Napoli e importante intersezione di vie di comunicazione. Proprio sul bianco arco di marmo sul far della sera si poggiano i rondoni, piccoli uccelli migratori il quale rumoroso carosello si confonde coi suoni della città.
8 – Riccardo Giagni (Italia, 1956): La vraie musique, la seule…
È un omaggio al Catalogue d’oiseaux di Olivier Messiaen in cui l’autore si rispecchia e restituendo ai suoi animali prediletti il loro canto autentico, registrato nei rispettivi habitat naturali. Pour moi, la vraie musique, la seule a toujours existé dans les bruits de la nature. O.M.
9 – H. H. Lim (Malaysia, 1954): Hard Rain Piccioni Story (excerpt)
Cronaca della nascita di una famiglia di piccioni annidati in una finestra della casa dell’artista, tenuta sotto osservazione durante la loro crescita. La pioggia battente e incessante ne scandisce il tempo come un metronomo.
10 – Leonid Tishkov (Russia, 1953): Moscow Nightingale
Il canto di un usignolo moscovita nel più importante cimitero storico, Novodevichy uno dei rari cimiteri della Russia sopravvissuti alle distruzioni staliniane che ospita grandi artisti, scrittori e compositori.
11 – Fabrice Hyber (Francia, 1961): Mouettes pigeons et moi à Brest le 25 juin 2013 – L’artista registra il suo “dialogo” con i gabbiani nella città portuale di Brest, come in un diario personale con riferimento all’atmosfera del luogo e all’umore di quel giorno.
12 – Koo jeong A (Corea, 1967): Robin experiences suffering
“Un pettirosso parla delle pene del successo capitalistico. Un discorso inciso. Di poche parole.”
13 – Stephen Vitiello (U.S.A, 1964): The smallest of wings (excerpt)
“Ho usato il battito d’ali di colibrì catturati in Amazonia combinandolo con quello delle tarme newyorkesi, rilevato sorprendentemente e in altissima definizione dal collega Joseph Scheer.”
14 – Francesco Cavaliere (Italia, 1981): Precipitati nel mondo Utaclion..
animali dalle pellicce e striature scolorite al sole.
Trattasi di una versione strumentale inedita, estratta da un audio dramma costruito in due parti dal titolo: Gancio Cielo. In questo estratto i due protagonisti si muovono nei territori Utaclion.
15 – Filippo Leonardi (Italia, 1979): Volounico (excerpt)
“Il colombo non conosce il viaggio andata e ritorno, può solo tornare alla sua colombaia.”
A partire da questo sistema di comunicazione il colombo è stato strumentalizzato e l’uomo ha usato il bisogno dell’uccello di ritornare al nido per trarne dei vantaggi.
16 – Thomas Köner (Germania, 1965): Bellbirds (excerpt)
Durante un viaggio nel continente australiano l’artista ha registrato i versi di una specie di uccelli che emette suoni simili alle campane. Una pioggia tropicale fa da sottofondo.
17 – Donatella Landi (Italia, 1958): La Specie (1996) (excerpt)
I versi di 13 specie tropicali di uccelli come l’Ara Macao, il Tricoglosso , il Cacatua Galerita, il Pezoporo che farebbero immaginare luoghi liberi e selvaggi, in realtà sono stati registrati davanti alla voliera principale dello Zoo di Roma.
18 – David Fenech (Francia, 1969): Premier vol de Nuit (excerpt)
Questo estratto va ascoltato come un rito iniziatico… dove i suoni naturali si trasformano in suoni astratti.
Un lavoro sugli uccelli notturni e l’ambiguità dei loro canti.
19 – José D’Apice (Brasile, 1949): Xingu
“A Xingu, una riserva indigena all’internodell’Amazonia gli Indios camminano fra la fitta vegetazione alla ricerca di cibo e l’Araponga,l’Inhambu – guaçu e Ulrapuru cantano per loro. Per sempre.”
20 – Jonathan Frigeri (Svizzera, 1979): Musurgia Volucris (excerpt)
“Chi ama con gli occhi aperti cammina verso il suo obiettivo giocando con la sua vita. Sappi che quando il Simorg mostra il suo volto luminoso come il sole fuori dal velo, proietta migliaia di ombre sulla terra; poi getta lo sguardo su queste ombre pure. Quindi diffonde la sua ombra nel mondo, e poi ogni momento compaiono tanti uccelli “.
21 – Goodiepal (Danimarca, 1974): Mechanical Bird (excerpt)
In un paziente lavoro di 10 anni Goodiepal ha costruito un uccello meccanico che è diventato una caratteristica dei suoi molti eventi in giro per l’Europa. Si tratta di una specie di carillon che fischietta come un uccellino.
22 – David Cunningham/Paola Pivi (Irlanda, 1954, Italia, 1971):
Peruvian Wren – È un duetto improvvisato all’interno del progetto Grrr Jamming Squeak! di Paola Pivi che ha allestito uno studio di registrazione a ingresso libero, invitando i visitatori a suonare con l’accompagnamento dei suoni di 100 animali, messi a disposizione dal Cornell Lab of Ornithology.
23 – ManfreDu Schu (Austria, 1959): Body of Bird
“Ogni notte indago il mio corpo attraverso sogni feroci. L’aria penetra il mio piumaggio bizzarro…
L’aria mi avvolge nella sua corrente e mi fa volare. Questo è un momento per essere VERI.”
24 – Cesare Viel (Italia 1964): Non so più cosa sia un luogo
“Agli uccelli che vengono a farmi visita canto più volte la frase: Non so più cosa sia un luogo, uno spostamento, un’altra parte. È una forma di dono, un regalo all’aria e alla natura”.
La Via dei Canti: Uccelli / Birds
a cura di Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV
Date e orari: Tutti i fine settimana da sabato 29 agosto a domenica 27 ottobre 2020, 10:00 – 18:30.
IL BOSCO DI PALIANO (41°46’20.2″N 13°01’57.1”E, Paliano, FR)
Ingresso gratuito
Su richiesta appuntamenti infrasettimanali con visite guidate per gli istituti scolastici