
Giorni Felici?
Fondazione Merz presenta la mostra collettiva Giorni felici?, curata da Agata Polizzi con opere di Yuri Ancarani, Per Barclay, Silvia Giambrone, Joanna Piotrowska, il duo Genuardi/Ruta e Chen Zhen, realizzata nell’ambito del progetto ZACentrale, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
Cosa succede quando tutte le nostre abitudini, oggetti, persone e persino certezze svaniscono? Prendendo spunto dalla lettura di The Clothes They Stood Up In (2001), il romanzo breve di Alan Bennett, per quanto sia crudelmente disorientante, possiamo cogliere una domanda semplice ma necessaria dall’ironia paradossale della storia: è davvero questa la vita che vogliamo?
Il nostro spazio domestico, i ruoli pubblici, la vita quotidiana, le relazioni, le abitudini; tutto è messo in discussione, anche la sussistenza stessa su questa terra.
Un tale scenario sovverte l’illusione di inseguire giorni felici. Siamo invece lasciati appesi alla domanda. Guardandoci intorno, vediamo un’umanità infelice, guerre dimenticate, altre che non avremmo mai voluto vedere, un pianeta sofferente, una povertà materiale e intellettuale che è prevalente e assunta come normalità, un appassimento di emozioni che è spaventoso.
Mentre Bennett con il sarcasmo cinico descrive l’alienazione nell’iperbole dell’improvviso vuoto, Giorni Felici? cerca invece di immaginare che sia il momento di rispondere alla domanda partendo dai propri conflitti e limiti. Il sé è un elemento marginale quando è commisurato al collettivo, ma è anche l’elemento costitutivo minimo che può portare al cambiamento su larga scala.