Luogo

Muratcentoventidue - Artecontemporanea
Via G. Murat, 122/b - Bari

Data

Ott 24 2020 - Dic 15 2020
Evento passato

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Mostra

Georgie Friedman, Sissa Micheli, Margarida Paiva, Charlotte Thiis-Evensen | Blindness

La cecità cui fa riferimento il titolo della mostra è ovviamente metaforica, è uno stato dell’essere umano, è l’incapacità di vedere gli altri e ciò che ci circonda, è l’indifferenza e la mancanza di empatia.

Negli ultimi decenni, sviluppo tecnologico e globalizzazione hanno garantito la possibilità di far viaggiare informazioni in modo agevole e capillare su tutto il pianeta. Il contatto, seppur virtuale, è diventato facile e immediato. Eppure l’uomo si lascia informare passivamente, come un cieco che, non potendo vedere, si fa raccontare. Non apre gli occhi, ma resta indifferente davanti ai cambiamenti, e ai rischi che incombono sulle società a iniziare dal riscaldamento globale.

La galleria è pertanto particolarmente lieta di presentare quattro artiste di varia nazionalità, Georgie Friedman, Sissa Micheli, Margarida Paiva e Charlotte Thiis-Evensen che, con le loro opere, intendono far riflettere sul tema del riscaldamento globale.

Georgie Friedman è una giovane artista americana i cui progetti includono video installazioni su larga scala, video singoli e multi-canale e diverse serie fotografiche. Ha vissuto, lavorato ed esposto negli Stati Uniti, in musei e università. La natura messa in relazione con le caratteristiche e i limiti dell’uomo contemporaneo sono al centro della sua ricerca. Mettendo in scena potenti condizioni atmosferiche o la forza dell’oceano indaga sull’impatto psicologico e sociale di fenomeni naturali di lieve e di grave entità in relazione alla fragilità e inadeguatezza umana.

Georgie Friedman, «In the Wake of Icebergs», two-channel video, 25 min continuous loop (video stills), 2019

L’artista presenta il video In the Wake of Icebergs girato in Antartide nel gennaio 2017. Questo territorio, difatti, si distingue per essere al momento uno dei luoghi al mondo ove più fortemente si avverte il cambio climatico a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Per gli artisti sensibili al problema dunque, l’Antartide si configura come un luogo di particolare ispirazione ove mettere a punto le loro ricerche. Nel video In the Wake of Icebergs l’artista accosta paesaggi marini incongrui per alludere alla frattura dell’ambiente e per evidenziare l’enorme quantità di mare e paesaggio che non è possibile vedere all’interno dell’inquadratura a causa dei limiti del video.

La ricerca espressiva di Sissa Micheli, artista altoatesina, viennese d’adozione, si muove tra l’immagine fissa e quella mobile dosando con rigore installazioni, video e foto. Le più recenti opere multimediali della Micheli si ispirano all’ontologia del paesaggio e all’interpretazione della scienza.

L’artista presenta in video una performance sul clima “Singing Flags / Sounds of Climate”, in cui sventola, come una bandiera, una coperta di salvataggio sullo sfondo di un deserto, sottolineando la necessità di operare per salvaguardare il nostro pianeta. Il sound della performance è una messa in musica di diagrammi sul riscaldamento globale interpretata da coriste e coristi altoatesini.

Margarida Paiva è una giovane e apprezzata videoartista portoghese che vive e lavora a Oslo, il cui curriculum vanta numerose partecipazioni a mostre e festival internazionali. Il trauma della perdita, l’isolamento e la memoria sono motivi ricorrenti nei suoi video. Il lavoro recente si concentra sul legame dell’uomo con gli altri esseri viventi, come la vita vegetale e animale. Questo interesse per la natura ha una dimensione spirituale che si ispira ad antiche credenze animiste per cui piante, animali e luoghi possiedono tutti una distinta essenza immateriale.

Margarida Paiva, «Soul Blindness», ProRes video; black & white; 10 min (video stills from), 2019

L’artista presenta l’opera video “Soul Blindness” realizzata nel 2019. Una foresta tranquilla. La nebbia vaga nell’aria come un’anima perduta. Fantasmi di animali morti abitano il paesaggio, come intrappolati in una malinconia e un mondo oscuro. Ispirato da antiche credenze animiste in cui le piante, animali e luoghi possiedono tutti un’essenza spirituale distinta, il video indica la nostra crescente incapacità di riconoscere che altre creature sono esseri senzienti e consapevoli come noi.

Charlotte Thiis-Evensen è una regista norvegese, artista visiva, giornalista, autrice e direttrice di programmi televisivi. Come artista lavora con il documentarismo in video, con la fotografia e le installazioni. Nelle sue opere riflette sui rapporti familiari, i rituali quotidiani, storie culturali e temi legati all’identità. Usa i media per creare narrazioni umane uniche ed empatiche. Utilizza una forma di documentario basato sull’esperienza vissuta di individui della sua cerchia di conoscenti. Molte delle sue opere riguardano il modo in cui le strutture di potere non dette influenzano l’individuo.

Adrift, l’ultima opera dell’artista, cerca di catturare parte della sensazione claustrofobica e drammatica che tutti noi possiamo provare a volte, la sensazione ,a cui allude il titolo del video, di andare alla deriva , senza controllo. Questa sensazione può sorgere quando ci troviamo di fronte ai cambiamenti che avvengono in un essere umano, come nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, o a quelli che dobbiamo affrontare collettivamente, come il riscaldamento climatico e la migrazione.


Blindness
Georgie Friedman ,Sissa Micheli ,Margarida Paiva , Charlotte Thiis-Evensen

Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 24 ottobre, 2020, ore 19.30
Periodo
24 ottobre – 15 dicembre 2020
Orario di apertura
Lunedì ,martedì e mercoledì solo su appuntamento
Dal giovedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30