Francesco Jodice | Giocattoli
Take a look at the toys around you
Right before your eyes
The toys are real
(Black Sabbath)
Francesco Jodice vive e lavora a Milano. Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Nel 1995, dopo la laurea in architettura, si dedica alle prime ricerche artistiche utilizzando i media della fotografia e del video. Nel 1999 partecipa alla costituzione del collettivo Multiplicity. Tra il 1996 e il 2004, il rapporto tra i grandi paesaggi urbani e le comunità è al centro della sua ricerca, come testimoniano i progetti What We Want, The Secret Traces e The Morocco Affair. In seguito, l’attenzione di Jodice si rivolge alle diverse culture antropologiche in relazione ai nuovi fenomeni di megapolitismo. A questo periodo appartengono Hikikomori, Ritratti di classe e la trilogia di film Citytellers. Dal 2008 la geopolitica è al centro delle ricerche dell’artista. L’analisi della crisi del sistema Occidente porta alla realizzazione di film, installazioni e progetti fotografici quali Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e il più recente West. Jodice intende la pratica dell’arte come una poetica civile, i suoi processi artistici promuovono forme e modelli di partecipazione del pubblico. Esempi di questa attività sono presenti nei progetti La notte del drive-in. Milano spara, Babel e Scenario. Tra i suoi progetti principali l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo: Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, Rivoluzioni e West – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente. Nel 2022, con il supporto dell’Italian Council, conclude il progetto West, una ricerca decennale sull’immaginario che la storia americana ha generato e diffuso in tutto il mondo e sulle ragioni del collasso di questo impero attraverso l’investigazione della sua simbologia.
Ha partecipato ad esposizioni collettive internazionali quali: documenta 11 a Kassel nel 2002 invitato da Okwui Enwezor con il collettivo Multiplicity, la biennale di Liverpool nel 2004, oltre che alla Biennale di Venezia nel 2003, nel 2004, nel 2006 e nel 2010. Nel 2006 espone alla Biennale di São Paulo dal titolo How to live togther, e alla Triennale dell’ICP di New York, mentre nel 2021 viene invitato alla Biennale di Yinchuan da Marco Scotini. Ha esposto al Museo Pecci di Prato nel 2001, alla Triennale di Milano nel 2003, alla GAM di Torino nel 2005, alla Maison Européenne de la Photographie (Paris, FR) nel 2006, alla Tate Modern di Londra nel 2007. Nel 2009 realizza Da Guarene all’Etna ‘09, a cura di Filippo Maggia presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Guarene CN, IT), progetto ripreso poi nel 2019 con Da Guarene all’Etna 2019, con la stessa curatela presso la fondazione di Guarene. Espone nel 2010 a Palazzo Strozzi (Firenze, IT), e nello stesso anno, realizza mostre presso il Museo Madre di Napoli e il Mambo di Bologna con il progetto Citytellers, mentre nel 2011 prende parte ad una mostra collettiva presso il Museion di Bolzano. Nel 2013 espone al Museo Nacional del Prado (Madrid, SP) con il progetto Spectaculum Spectatoris; nella stessa città nel 2009 aveva preso parte ad una mostra presso il Centro De Arte Dos De Mayo (Madrid, ES) e ancora, nel 2007, presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofìa (Madrid, ES). Ha esposto al Castello di Rivoli (Rivoli, Torino, IT) con una personale nel 2015 dal titolo American Recordings e in mostre collettive nel 2008 e nel 2014. Nel 2016 espone presso il Fotomuseum Winterthur (Winterthur, CH), con una mostra dal titolo Panorama. Nel 2017 realizza mostre personali presso il Tehran Museum of Contemporary Art (Teheran, IR) e Palazzo Grassi (Venezia, IT) con il progetto Citytellers, e presso CAMERA Centro Italiano per la Fotografia, (Torino, IT). Nel 2021 ha preso parte a mostre collettive presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, IT) e Palazzo Fortuny (Venezia, IT). Nel 2022 ha esposto presso BASE progetti per l’arte (Firenze, IT) invitato da Lorenzo Bruni, mentre nel 2023 presenta per la prima volta il progetto WEST presso Galerie Chateau d’Eau (Tolosa, FR). Nel 2024 il progetto WEST è stato esposto in una personale a cura di Matteo Balduzzi presso il MANN – Museo Archeologico di Napoli. Le sue opere sono parte di numerose collezioni pubbliche e private, nazionali ed estere.
Dal 2006 collabora con la Galleria Umberto di Marino, Napoli, presso la quale ha realizzato tre mostre personali: Agent provocateur (2006); so far so long (2010); Cronache (2015); le mostre collettive: Carta Canta (2023) e Why? Because life…(2013); oltre che progetti speciali: Grandi Gallerie 02, Museo Licini, Ascoli Piceno (2021); Processo alla Natura, Spazio Maria Calderara, Milano (2018), ten more ten_#6_Cronache_film, BAD-Bunker Art Division, Napoli (2015).
Francesco Jodice
Giocattoli
Inaugurazione: sabato 11 maggio 2024 dalle 11:00 alle 21:00
Dal 11 maggio al 26 luglio 2024
Casa Di Marino | Via Monte di Dio, 9 – Napoli