ARCO Lisboa

Luogo

Galleria Vik Milano
Via Silvio Pellico, 8 - Milano

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Data

Nov 20 2024 - Gen 15 2025
Evento passato

Ora

18:30

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Mostra

Felipe Cardeña | Wild Wild Pop

Mercoledì 20 novembre, alle 18.30, inaugura presso la Galleria Vik Milano la mostra di Felipe Cardeña intitolata Wild Wild Pop. Curata da Chiara Canali l’esposizione è incentrata sulla produzione più recente dell’artista di origine spagnola, con una serie di quadri realizzati interamente con stoffe, ricami, gioielli e altri elementi aggettanti sulla superficie della tela, in una continua alternanza tra i toni “caldi” delle stoffe, tutte rigorosamente cucite a mano, e quelli più “freddi” dell’immagine principale, che spesso si rifà all’iconografia della cultura pop contemporanea.
Dai volti di artisti “instagrammabili” come Frida Khalo ai soggetti di quadri celeberrimi, entrati da tempo a far parte del nostro immaginario diffuso, come la Ragazza con l’orecchino di perle o la Monna Lisa leonardesca, per arrivare a toccare i volti di tigri, ghepardi e di altri animali della giungla o della savana, i soggetti di questo ciclo di lavori sono prelevati dal vasto bacino della diffusa cultura pop, senza distinzione tra temi iperinflazionati come il classico smile o quelli identitari ed etnici, come le maschere
africane. Un mondo dove tutto, gli elementi della cultura tradizionale come le immagini della cultura di massa, sono vorticosamente mescolati e sovrapposti gli uni con gli altri, in un tripudio di colori e di materiali diversi, di collane, gioielli, fiori di stoffa, ricami floreali, slogan o scritte, come se dietro questo attentamente organizzato caos si nascondesse il filo segreto che lega tra loro gli elementi più vari e disparati che formano il tessuto connettivo della società post-consumistica.
Il lavoro di Felipe Cardeña con le stoffe data fin dal 2015, quando l’artista presenta la sua installazione “The Temple of the Spirit” alla Biennale di Venezia, una grande tenda dal sapore nomade voluta dall’artista e realizzata da un collettivo di ragazzi con un mix di riferimenti e di influenze tra le più svariate (arabe, indiane, africane, berbere, occidentali, mongoliche), quasi a rappresentare un luogo fuori dal tempo e dai confini, luogo di meditazione e di raccoglimento in grado di superare le diverse identità spirituali, etniche, culturali e religiose.
Sempre con l’idea di un superamento delle differenze e delle identità culturali, nel 2019 l’artista, insieme ad alcuni stilisti provenienti da varie parti del mondo, ha creato abiti, gonne e vestiti caratterizzati anch’essi da un mix di riferimenti tra i più disparati e multietnici; mentre, tra il 2020 e il 2024, ha portato avanti con al gallerista milanese Bruno Grossetti un progetto, sempre realizzato con stoffe di diversa provenienza, creando grandi striscioni colorati urbani contenenti messaggi di speranza, di ottimismo e di fiducia (da “All you need is Love” a “I have a Dream”, fino a “Freedom” e “Be Future”).

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