ARCO Lisboa

Luogo

Galleria Continua - S.Gimignano
Via del Castello 11 - San Gimignano

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Data

Mag 29 2021 - Ago 31 2021
Evento passato

Ora

15:00 - 21:00

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Mostra

Donna Kukama e Nandipha Mntambo | La Matière Vivante

Galleria Continua ha il piacere di ospitare per la prima volta nei suoi spazi espostivi due protagoniste della scena artistica contemporanea, Donna Kukama e Nandipha Mntambo, con la mostra dal titolo “La Matière Vivante”, a cura di Simon Njami.

Donna Kukama e Nandipha Mntambo sono due artiste sudafricane che, ciascuna a suo modo, mettono in discussione la materia. La “matera prima” a partire dalla quale, in alchimia, si accede al “rubedo“, la distillazione finale. Il bronzo, il rame, l’acciaio, il gesso, il legno, le pelli di animali sono gli elementi da cui partono per comporre le loro storie. Ciò che la materia ha di unico è che è viva. È ancorata al presente, alla sua materialità, ma contiene una memoria che risale a tempi infiniti. Il lavoro di queste due artiste è saldamente ancorato a una memoria con la quale giocano all’infinito. Donna Kukama la interroga attraverso la scrittura e le performance, con le quali evoca i vecchi tempi per confrontarli con i tempi nuovi, metterli in parallelo, valutarli e trarre lezioni per i tempi a venire.

Nandipha Mntambo, che ugualmente usa la performance come mezzo di espressione, mette in scena se stessa anche nelle sue sculture, usando il proprio corpo come modello. Il linguaggio del corpo ha le sue regole che a volte sfuggono allo stesso regista. Nel teatro della rappresentazione, il lavoro di Mntambo si rivolge ai codici di rappresentazione e alle ripartizioni ancestrali nella frattura uomo/donna che lei rimette in discussione, come nel video in cui mette in scena se stessa come un matador senza avversario. Forse ho dimenticato di aggiungere, ed è ora di correggere questa omissione, che Kukama e Mntambo sono donne di colore ed entrambe sono nate nel Sudafrica dell’apartheid. Ciò implica una dimensione politica più o meno manifesta nel loro lavoro.

La memoria da cui parte Kukama è una memoria livida e arrabbiata, come si può capire nel pezzo “How powerful you must have been to be wanted bloody dead dead dead” (2020). Non mi soffermerò sul messaggio contenuto in quest’opera, il cui titolo è abbastanza esplicito, se non per evidenziare i materiali che l’artista impiega, tra cui la ‘rabbia nera’. In “The walls refused to forget their bright bullet-shatters and loud-blood-splatters” (2019), troviamo anche materiali che raramente sono menzionati in modo così diretto: il calore e la memoria. E la scrittura che usa non è comprensibile a tutti; bisognerebbe chiudere gli occhi perché penetri in profondità. Tentare di decifrarla sarebbe inutile per chiunque non fosse passato attraverso una qualche forma di iniziazione.

E ancora di iniziazione si tratta, quando Mntambo si veste di pelli di animali (mucche) o le tritura per fare delle sculture. Ciò che viene evocato qui è la nostra animalità e il potere sciamanico di coloro che parlano con l’invisibile. Gli oggetti non sono mai quello che sembrano ma sono investiti di un nuovo significato la cui sottigliezza intende sfuggire ai codici convenzionali. Qui non è più in gioco l’Africa, ma un’universalità che trascende la geografia e la cultura proprio perché è ancorata ad una terra diversa da ogni altra. Una terra dove la materia rimane ciò da cui dobbiamo partire.”


LA MATIÈRE VIVANTE”

a cura di Simon Njami

Inaugurazione sabato 29 maggio 2021, via del Castello 11, dalle 15 alle 21

Fino al 31 agosto 2021, da lunedì a domenica, 10.00-13.00 / 14.00-19.00, su appuntamento.

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