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Nov 03 - 13 2020
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21:00

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Diritto e Rovescio – Percorsi d’arte fra psiche, diritti e umanità

All’interno della Settimana dedicata alla Psicologia e Diritti umani, l’OPL ha incaricato il dott. Giacinto di Pietrantonio, curatore e critico d’arte, di organizzare la mostra “Diritto e Rovescio – Percorsi d’arte fra psiche diritti e umanità”, coinvolgendo artisti di fama internazionale: Giuseppe Stampone, Marc Quinn, Vanessa Beecroft, Zehra Dogan, Nan Goldin e Yayoi Kusama, che hanno accettato di esporre virtualmente le loro opere nel Luogo dell’arte all’interno del nuovo sito dedicato ai Diritti umani.

La Mostra, si basa sul legame tra i Diritti umani e la psicologia e nel dettaglio in relazione a: infanzia e adolescenza, conflitti armati, donne, LGBTQ+, disabilità.

Yayoi Kusama I am not a groupie, 2019

Essendo stato invitati a immaginare e curare una mostra sul legame tra i Diritti Umani e la psicologia e nel dettaglio in relazione a: Infanzia e Adolescenza, Conflitti Armati, Donne, LGBTQ, Disabilità mente e corpo, la prima domanda è: Sotto quale definizione si potesse pensare, raccogliere il senso dell’arte in relazione a questo tema fondamentale dell’Umanità?

Quale è la relazione che i Diritti Umani hanno con l’Arte? In che modo ciò ha a che fare con la Psicologia e con la Psiche Umana che né è oggetto? Quali gli artisti che hanno lavorato su queste tematiche e con quali opere?

Naturalmente tutte queste domande contengono anche quelle contrarie e, quindi, il diritto di accampare il rovescio, perché l’arte da secoli gioca la sua poetica ed esistenza tra diritto e rovescio.

Per l’arte il termine rovescio non ha un’accezione negativa rispetto al diritto, ma una qualità propositiva ed utopica, un’attitudine militante nel voler cambiare le cose, nel voler far sì che lo status quo evolva. In tal senso, l’arte mostra pure la forza dell’idealismo e dell’utopia così necessari nel mondo odierno in cui tutto è asservito alla globalizzazione e normalizzazione liberista.

Nan Goldin, My favorite Drag, Boston, 1973 Courtesy dell’artista, Guido Costa Project Torino e Marian Goodman, New York

Come Psiche insegna, l’essere umano è un’entità dai processi complessi, in cui l’esperienza del sé e del mondo devono trovare maturazione e confluenza. Infatti, i processi creativi sono fondamentali nella realizzazione dell’individuo, come ci indicano l’opera e la vita degli artisti sin dall’antichità. Lo stesso termine psiche nasce in Grecia con il significato di soffio vitale e dunque di centralità dell’esistenza. Il mito di Psiche non è solitario ma accompagnato da Eros, l’Amore necessario per lo sviluppo della relazione tra sé e l’altro.

Tant’è che, nel Rinascimento, l’arte farà di Amore e Psiche uno dei suoi temi principali. In un mondo e tempo, quello della Grecia antica e sue riprese, in cui la bellezza era forma e idea, la lotta tra Afrodite e Psiche è un combattimento per la bellezza che gli artisti traducono in una lotta poetica per un’estetica con il senso di bellezza interiore e morale. Essi ribadiscono che la bellezza non è solo un fatto formale, ma legata all’amore, all’amore per l’amato e per l’amata, che nel corso della modernità e contemporaneità, come possiamo vedere dalle opere qui presentate, si è trasformata in quella per l’umanità.

Un’attitudine che, a specchio – rovescio, riporta all’idea del bello dei greci per cui la bellezza dell’arte era inseparabile dal bene, dall’etica e dalla morale e che oggi, come possiamo vedere dagli artisti e dalle loro opere scelte per questa mostra, anche dai diritti umani.

Zehra Dŏgan Beyond, 2020 performance alla Prometeo gallery, Milano

Il corpo nelle sue condizioni umane è da sempre il focus dell’arte di Marc Quinn (Londra, 1964), artista inglese affermatosi sulla scena internazionale a partire dagli anni novanta, rivelandosi subito come uno degli esponenti più noti e interessanti della Young British Art.

Vanessa Beecroft (Genova, 1969) ha messo da sempre al centro della sua opera la presenza femminile sia nel disegno, che sta alla base di tutta la sua opera, che dal vivo con le performance, pratica, quest’ultima, che le ha dato
l’affermazione internazionale con mostre in manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, o in musei quali i Guggenheim di New York.

Zehra Dŏgan (Diyarbakyr, 1989) è un’artista turca che ha sposato la causa curda, popolo disperso fin dalla caduta dell’impero Ottomano tra Turchia, Iraq e Siria. Essa racconta attraverso disegni, pitture e performance il dramma di uno stato che non esiste sulle mappe e, soprattutto, nella considerazione e riconoscimento da parte della Turchia.

Giuseppe Stampone (Cluses, 1972) ha integrato l’uso delle tecnologie con progetti di didattica rivolti a problematiche sociali e ambientali quali, ad esempio, Acquerelli per non sprecare la vita, con la partecipazione di 10.000
bambini, e il Perché dell’H2O, estesi in 30 Paesi del mondo in collaborazione
con Progetto Mondo MLAL e Amnesty International. In queste opere l’infanzia e l’adolescenza sono messe al centro di un progetto estetico non disgiunto dall’etica dell’educazione.

Nan Goldin (Washington, 1953) è una delle artistefotografe più influenti nell’ambito sia della fotografia che dell’arte, con una poetica fortemente impegnata a indagare e sostenere i diritti umani e, soprattutto, quelli delle comunità LGBTQ, cui ha dedicato interi cicli di opere, indagando sia la loro dimensione pubblica che privata. Il suo operare è per un’idea dell’arte non disgiunta dalla vita.

Considerata come la più nota e influente artista giapponese vivente, l’arte di Yayoi Kusama (Matsumoto, 1929) (per la quale sarebbe più facile elencare i musei e le Biennali in cui non ha ancora esposto), affonda le radici nella sua infanzia, quando passava già molto tempo a disegnare, imparando a farlo sempre più velocemente, in quanto la mamma arrivava da dietro per strapparli. La sua è fin da subito un’arte di difesa e autodifesa, quando all’età di 10 anni è folgorata da una visione avuta guardando i fiori della tovaglia che si animano fin a disporsi su tutto l’ambiente, parlando loro.


Diritto e Rovescio

3 novembre 2020

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