
Betty Bee / Traslochi
Il 4 maggio, in occasione della data indicata nella tradizione napoletana come “giornata dei traslochi” l’artista Betty Bee, in collaborazione con Dafna, presenta la mostra “Traslochi” ed apre le porte della sua casa/studio a pochi metri dalla stazione centrale che lascerà dopo 12 anni per trasferirsi in una nuova sede. L’accesso è consentito su appuntamento chiamando i numeri: 3392679018/320070515
Per celebrare questo passaggio Betty Bee ha realizzato una nuova serie di dipinti e sculture di piccolo formato che ripercorrono iconograficamente tutto il suo percorso visuale: la sirena, il cono gelato, il cavalluccio marino, il Cristo nudo, i fiori celati da reti e nidi d’ape. Un’occasione aperta al pubblico di collezionisti ed amatori che potranno acquistare queste opere emblematiche della sua lunga carriera in cui arte e vita si intrecciano sempre in possibilità di evoluzione creativa.

Betty Bee (Napoli, 1962) è attiva sulla scena internazionale da inizio anni Novanta ed è da allora celebrata dalla critica e dai media con focus televisivi, come il video “Ciao Bucchi. Sopravvivere d’arte” realizzato da Didi Gnocchi per la Rai che ha vinto la sezione documentari del Torino Film Festival nel 1999, e articoli su molte riviste anche tra cui Flash Art International e Artforum. Anche il celebre fotografo Mario Testino l’ha celebrata realizzando gli scatti del suo lavoro “ Luna di miele” e inserendola in due libri fotografici tra cui l’ultimo “Ciao. Dedicato all’Italia” del 2020.Ha esposto in diversi contesti internazionali come il KunstRaum di Vienna, De Appel Centro di Arte Contemporanea di Amsterdam, la Kunsthalle di Francocorte, il Chelsea Art center di New York, l’Arts.i Religare Initiative Limited di New Delhi, il MAXXI di Roma, la Biennale di Valenzia e la Biennale di Venezia.
Provocatrice, scandalosa, scomoda, ingestibile. Sono alcuni degli aggettivi che hanno accompagnato la lunga carriera dell’artista che non ha mai smesso di affermare la sua identità turbolenta e senza veli. Elemento centrale il suo corpo, anche nell’ambiguità della trasformazione in maschile. Performance, video, foto, scultura, installazioni e un’incessabile attività pittorica sono lo specchio della sua evoluzione esistenziale. Tutto è sempre messo a nudo, poeticamente dichiarato. Betty Bee ama giocare sulle contraddizioni e sui clichè, così come incide su temi politici e sociali come emergenze ambientali, transessualità, anoressia, pedofilia, religione, violenza domestica. Sempre vitale e istintiva, fino alle estreme conseguenze.
Un caos apparente che cela una grande disciplina nella prolifica pratica artistica che si avvia a catalogare con la nascita del suo Archivio ufficiale. Opere disseminate che vanno segnalate alla mail archiviobettybee@gmail.com. Con “Traslochi” Betty Bee apre la sua casa/studio al pubblico, occasione unica per immergersi nell’ambiente creativo di un’artista in grande fermento produttivo.