Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) è risultato il vincitore della XX edizione del Premio Ermanno Casoli. L’importante riconoscimento nel campo dell’arte contemporanea in Italia è stato assegnato all’artista piemontese che realizzerà MARSHY, un progetto site specific per EMC FIME di Castelfidardo (An), azienda del gruppo Elica, e vedrà coinvolti non solo i dipendenti della divisione motori ma anche tutto il mondo Elica, che ha una piattaforma produttiva articolata in sette siti tra Italia, Polonia, Messico e Cina, e che annovera oltre 3.200 lavoratori. L’opera sarà inaugurata nell’autunno 2022.
Un Premio, questo, concepito come una commissione che la Fondazione affida, di edizione in edizione, a un artista per realizzare un’opera d’arte permanente in un’azienda del gruppo, con la partecipazione attiva delle persone che ci lavorano. L’attribuzione del riconoscimento è data a quegli artisti che nella loro ricerca mostrano una particolare sensibilità e attenzione ai temi sociali e politici, in cui la relazione e la condivisione del lavoro diventano elementi essenziali della progettazione, prevedendo un periodo più o meno lungo di residenza nelle aziende coinvolte.
“Da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo – spiega Marcello Smarrelli, curatore del Premio – Eugenio Tibaldi, per il progetto MARSHY, porta avanti una ricerca che verte sul concetto e sul ruolo dello scarto nell’economia e nella realtà quotidiana. Il difetto e il conseguente tentativo di miglioramento sono visti dall’artista come parte dell’evoluzione, in una tensione volta al controllo, all’efficienza e alla precisione. Nei progetti che realizza in diverse parti del mondo, teorizza un senso del margine inteso più come condizione mentale che geografica. Attraverso questa pratica l’artista attiva una dinamica processuale che, applicata alla ricerca artistica, fa emergere forme di estetica alternativa alle pratiche tradizionali”.
“Arte e impresa hanno in comune molto più di quanto pensiamo: entrambi inventano ogni giorno il futuro – ha dichiarato Francesco Casoli, Presidente di Elica – Da sempre Elica, attraverso la Fondazione Ermanno Casoli, intitolata a mio padre, introduce l’arte in azienda, in stretta sinergia con i dipendenti, perché crediamo fortemente che l’espressione artistica offra uno stimolo unico a sviluppare il pensiero laterale, la curiosità, la passione per il bello: tutti valori fondativi per noi e per EMC FIME, controllata dal Gruppo Elica. Siamo entusiasti del progetto di Eugenio Tibaldi, vincitore del Premio Ermanno Casoli, con il quale siamo davvero onorati di collaborare”.
Eugenio Tibaldi, nato ad Alba 1977, vive e lavora a Torino. Attraverso lo studio del margine attiva una dinamica processuale che applicata alla ricerca artistica, permette l’emersione di estetiche alternative. Ha lavorato su Istanbul, Napoli, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, l’Avana, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba. Fra le esposizioni si ricordano: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2007), Manifesta 7, Bolzano (2008), Museo Madre, Napoli (2010), XII Biennale de L’Avana (2015), Palazzo del Quirinale (2017), IIC new York (2017), Museo MAXXI, Roma (2018), Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019), Museo del 900 Milano (2019), Galleria Nazionale di Roma (2020). Sue opere sono esposte in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero.