Enzo Cucchi, Il Re Mago, i Predicatori e gli Strimpelli sabatali, 2020, allestimento della mostra, courtesy Galleria Simone Aleandri Arte Moderna, Roma

Enzo Cucchi, Il Re mago, i Predicatori e gli Strimpelli Sabatali

Il Re mago, i Predicatori e gli Strimpelli Sabatali è la mostra di Enzo Cucchi a Roma alla Galleria Simone Aleandri a cura di Mario Finazzi

Aperta subito dopo il lockdown ma senza inaugurazione, la nuova mostra di Enzo Cucchi a Roma alla Galleria Simone Aleandri affascina lo spettatore con una serie di disegni su carta, disposti con un allestimento interessantissimo e accompagnati da un pregiato piccolo catalogo.

Protagonista della Transavanguardia, Cucchi ha recuperato a partire dalla metà degli anni settanta la pittura e il disegno, ricollegandosi alle origini stesse della storia dell’arte italiana e caratterizzandosi per una poetica notturna e uno stile denso di riferimenti. In questa occasione l’artista espone una serie di opere su carta, trentuno di piccolo formato intitolate Strimpelli sabatali realizzate nel 2019 e nove di grande formato, i Predicatori, realizzate tra gennaio e marzo con penna, pastello, carboncino e matita. Le opere sono composte da due carte o frammenti di esse, disegnate in tempi diversi, dando vita a effetti irregolari e curiosi, che consentono “all’irrazionale di diventare visione attraverso il disegno”, come scrive Mario Finazzi nel testo in catalogo. Come a fuoriuscire dai disegni, è isolata sulla parete di fondo l’antropomorfa scultura in bronzo Re Mago, la cui testa coronata di raggi richiama antiche incisioni rupestri. 

Ne deriva un rinnovato senso dello spazio e del segno; è “l’espressionismo primordiale” di Cucchi, scriveva Renato Barilli, che anima architetture e paesaggi, corpi e prospettive oniriche, che in questa occasione sfuggono a volte dall’ancoraggio al reale, seppure restino riconoscibili alcuni soggetti ricorrenti, come cavalli, uccelli, alberi e case. Le immagini e le figure sono accostate per risonanza, dando vita a ibridazioni e visioni, sovrapponendo volti umani e animali, porzioni di corpi e alberi rovesciati, cavalli e presenze totemiche. Sembra di assistere a tratti al formarsi di un nuovo bestiario fantastico, in cui la sensazione di straniamento è amplificata dalla diversa materia dei frammenti di carta uniti insieme. Da questi accostamenti, forse solo apparentemente casuali, Cucchi trae inediti significanti di un nuovo immaginario umano, che attinge all’archetipicoe al profondo senso delle cose.

Galleria Simone Aleandri Arte Moderna, Roma
 Piazza Costaguti, 12, 00186 Roma RM
http://www.aleandriartemoderna.com