Le opere di Bekhbaatar Enkhtur, Cecilia Granara, Francesco Snote e Shafei Xia si situano in zone fittizie di ibridazione e frizione linguistica, generando nuove geografie e oltrepassando il monolinguismo visuale e identitario. Alimentano un plurilinguismo che genera interstizi abitabili e soggettività intraducibili, al fine di interrompere i processi di banalizzazione del presente a favore di strategie di narrazione adatte alla complessità politica e culturale del reale. Impiegando tecniche e materiali tradizionali quali la pittura e la scultura, i metalli, la carta e la ceramica, gli artisti invitati generano immagini simboliche e di autofiction, dando vita a temporalità inattuali al fine di negoziare l’asincronia tra il tempo individuale e il periodo storico collettivo.
Il Club GAMeC Prize, premio istituito nel 2016, è giunto all’ottava edizione e prosegue nella sua missione che ha come principale obiettivo il sostegno dell’arte giovane, intercettando le tendenze in tema di linguaggio e tecnica. L’opera vincitrice è risultata il dipinto There are still two cute ones (2024) di Shafei Xia, artista cinese residente a Bologna. L’opera è stata acquisita dal Club GAMeC ed entrerà a far parte della Collezione GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
L’opera vincitrice è stata selezionata da un commissione di esperti composta da Lorenzo Giusti (Direttore GAMeC e presidente della giuria), Luigi Giordano (Fondatore di SPA Spazio Per Arte), Caterina Avataneo (Curatrice della VII edizione del premio), Pippo Traversi (Consigliere Club GAMeC) e Tullio Leggeri (Collezionista e sostenitore del Club GAMeC).