Diving into poetry

Il mutare degli elementi nel tempo e il movimento del corpo nello spazio. Attraverso le essenziali e preziose coordinate dell’intervento artistico Diving into poetry, presso Studioconcreto, a Lecce, il duo artistico Calori & Maillard traccia l’immagine di un vivere votato a trattenere antiche tradizioni e definire una nuova idea di ritualità.

Il progetto delle artiste, in mostra fino al 22 agosto 2021, è una ricerca intellettuale e spirituale, un’azione di efficace sintesi di tempi, gesti e umanità. Tre fotografie raccontano il genius loci di un luogo dalla storia remota, quello della Grotta della Poesia, vasca naturale presso la località salentina di Roca, sito di testimonianze protostoriche e antichi culti legati alla presenza di fonti d’acqua dolce. Quelle restituite dalle artiste, sono immagini di un contatto con la materia vissuto secondo un’attitudine primitiva in cui il magico e la ragione coesistono prive di cesure definite; visioni, dunque, di un’umanità vicina a quella delle origini in cui elaborare l’immaginario significa attuare un processo conoscitivo e svelare ciò che del reale sfugge allo sguardo.

Gli angeli di Roca, abili tuffatori e protagonisti degli scatti, definiscono un nuovo sistema di movenze laicamente trascendenti, celebrano gli elementi attraversandoli e attraversandone idealmente la storia in tutte le sue stratificazioni materiche e culturali. Custodi e, al tempo stesso, profanatori dello spirituale, essi prendono parte alla ciclicità della materia sfiorandola, fendendola, e infine divenendone parte. La roccia, solida solo in apparenza, eterogenea e depositaria dei testimoni fossili della storia, restituisce visivamente la sua linea temporale nei livelli di sedimentazione, è rappresentazione lapidaria ed esplicita dello svolgersi continuo di istanti. Il mare, meta conclusiva del processo rituale, racconta dell’accadere costante e dell’inevitabilità del mutare e agire con ostinazione, suggerisce ciò che la geologia dichiara puntualmente.

Lo slancio iniziale, impulso primordiale di audacia, è raccolto nella diafana scultura in vetro soffiato di Murano, sintesi dei brevi frangenti antecedenti il distacco dal terreno e dalla sua solidità illusoria verso il sacro e la sua fluidità, dunque istantanea simbolica del superamento di un confine.

La ricerca condotta da Calori & Maillard riguarda l’equilibrio tra la ferma concretezza della realtà e l’influenza dell’immaginario nella storia individuale e collettiva; è osservazione e reinterpretazione di un rapporto in cui i due aspetti partecipi esercitano parimenti la forza generatrice di una determinata condizione esperienziale e definiscono elementi culturali esclusivi. Come in una fantasia landolfiana in cui l’indicibile è elemento peculiare del contesto, l’uomo, protagonista della sua stessa suggestione, accoglie il misticismo e i suoi fantasmi eseguendone variazioni necessarie a perpetrarne la memoria. Circolarità e irripetibilità di istanti scandiscono così il ritmo di un rito inestinguibile.