Il vino come motore di valorizzazione di forme espressive e di luoghi culturali: è il filo conduttore di Biscardo for Arts, un concept editoriale che attraversa i canali social e culmina in un progetto video in quattro atti, dedicato al rapporto tra il vino e la calligrafia, la scultura, la musica e la danza, protagoniste di altrettanti spazi storici della città di Verona, volutamente lontani dai circuiti più noti al grande pubblico. La prima puntata del video verrà pubblicata sui canali social di Biscardo Vini domenica 30 marzo e le restanti tre nel corso dell’anno, fino al mese di novembre.




«Questo progetto, nato a fine 2024, si inserisce pienamente nella nostra identità rappresentata dal claim “Vino, Arte e Cultura”. Da qui, il desiderio di diventare veicolo di espressioni artistiche, creando un dialogo tra artisti, siano essi emergenti o affermati, e luoghi che raccontano la storia e la bellezza di Verona. Il nostro lavoro è una forma d’arte che valorizza gli aspetti nascosti del vino: ecco perché abbiamo scelto di rivolgerci ad altre forme di creatività, per raccogliere un frammento della loro identità, del loro linguaggio e per raccontare anche qualcosa di noi» afferma Maddalena Biscardo, Responsabile della comunicazione di Biscardo Vini, azienda vitivinicola veronese con quasi 150 anni di storia alle spalle, che negli anni ha costruito la propria storia, coniugando le proprietà del vino alle forme espressive.
Gli interpreti di questo itinerario di narrazione del vino, diretto dalla fotografa Carolina Zorzi, hanno all’attivo importanti collaborazioni nazionali e internazionali che bene si coniugano con gli spazi individuati come scenari unici della città di Verona.

Si parte dalle sale della Biblioteca Capitolare che ospiteranno Sara Caliari, calligrafa, appassionata di storia della scrittura, manoscritti e paleografia, che avrà il compito di interpretare la firma di Biscardo, attraverso l’arte della scrittura. La Capitolare di Verona custodisce una collezione di oltre 1200 manoscritti, tra cui opere uniche al mondo, come la più antica copia del De Civitae Dei di S. Agostino.

Si prosegue con l’intervento della scultrice Marina Bertagnin, in arte MABE, nella Provianda di Santa Marta dell’Università di Verona, complesso di archeologia militare. In origine destinato alla produzione di pane per l’intero contingente austriaco oggi è anche sede della collezione di arte contemporanea dell’ateneo veronese. I lavori di MABE, che hanno raggiunto il Louvre di Parigi, l’Art Center di Berlino e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, avranno il compito di esaltare il tema della bellezza, intesa come esperienza sensoriale ed estetica.

Il percorso di Biscardo for Arts tocca inevitabilmente anche la musica: il gusto della sinfonia si sprigionerà attraverso le note del Maestro Leonardo Benini che dirigerà un ensemble strumentale dell’Orchestra Filarmonica Futura, di cui è direttore musicale, sulle sponde dell’ex Dogana di fiume, porto di turismo fluviale nonché magazzino delle merci fino alla Prima Guerra Mondiale. Benini ha all’attivo collaborazioni come assistente alla direzione musicale presso istituzioni quali la Nouvel Opèra de Fribourg, l’Opèra de Dijon, l’Opèra de Lausanne e il Teatro della Maestranza di Siviglia.

Infine, la danza contemporanea, collegata alla grazia del vino, sarà interpretata da Camilla Monga, coreografa e docente di tecniche di danza contemporanea presso l’Accademia Paolo Grassi di Milano che incentra la propria ricerca coreografica su composizione musicale e coreutica. Lo scenario questa volta è il Museo Miniscalchi-Erizzo, antica dimora nobiliare e residenza dell’omonima famiglia dalla metà del Quattrocento al 1977.
Il lancio della prima puntata domenica 30 marzo