Presentata alla stampa il 12 giugno, nei suggestivi spazi dell’Archivio Ca’ Granda di Milano, la nuova edizione della fiera segna l’inizio di un triennio diretto da Laura Lamonea, con l’obiettivo di superare le distinzioni tra moderno e contemporaneo e valorizzare la parola, il racconto e la relazione tra attori del sistema artistico. Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, e il direttore generale Adolfo Rebughini, hanno evidenziato l’impegno nel rafforzare la presenza internazionale della fiera e nel promuovere sinergie tra arte e impresa, anche attraverso eventi diffusi in città.
Il tema di quest’anno pone al centro la conversazione come metodo e forma di relazione, riflettendo su scrittura, riscrittura e linguaggi. ArtVerona supera la separazione tra arte del XX secolo e contemporanea, aprendo a dialoghi trasversali e incoraggiando il confronto tra ricerca e mercato. Al centro, anche l’internazionalizzazione, con partnership che coinvolgono istituzioni e collezionisti esteri.
Le sezioni della fiera
Oltre alla Main Section e alle Editorie, ArtVerona 2025 introduce quattro nuove sezioni:
- Steps (a cura di Giulia Civardi): per gallerie emergenti con pratiche innovative, ispirata alla danza come metafora di interazione.
- Effetto Sauna (Lamonea): alternanza tra artisti affermati e talenti emergenti, per ampliare la scena contemporanea.
- Pittura ORA (Leonardo Regano): esplora la pittura e il disegno gestuale, omaggio a Francesca Alinovi.
- “Video? Avete detto video?” (Élisa Ganivet e Lamonea): sul linguaggio delle immagini in movimento, in dialogo con altri media.
Una libreria a cura di Frab’s ospiterà talk, workshop e editoria di ricerca, affiancando lo spazio dedicato alle Editorie, con riviste e pubblicazioni specialistiche.
Progetti speciali e nuovi formati
Tra le novità, una vera sala cinema all’interno della fiera ospiterà proiezioni in collaborazione con CNAP (Parigi) e ARGOS (Bruxelles), con talk e momenti di approfondimento.
Il progetto Volante, curato da Edizioni Brigantino, unirà installazione e performance.
Lo studio Cookies curerà un allestimento che privilegia spazi di dialogo, coerentemente con il tema della conversazione.
Il podcast Invito a Vedere, già attivo, accompagna il pubblico verso la fiera con riflessioni sull’arte e il linguaggio.
Premi e sostegno all’arte
Oltre al fondo storico “A Disposizione”, nascono nuovi premi legati alle sezioni tematiche e all’acquisizione di opere in collezioni pubbliche e private. L’iniziativa Arte e Impresa promuove collaborazioni tra artisti e realtà produttive.
Un focus speciale sarà dedicato a Rachele Maistrello, vincitrice del Tomorrows UniCredit award, che sarà presentata con un progetto espositivo ad hoc.
ArtVerona in città: arte diffusa e nuove aperture
Numerose le iniziative nel tessuto urbano, tra cui la riapertura di Palazzo Forti, che ospiterà The Then About As Until, mostra dedicata alla relazione tra parola e immagine.
All’Antica Dogana di fiume, l’opera e la performance di Enrique Ramírez affronteranno i temi della migrazione e della memoria.
Nel Palazzo del Capitanio, torna Tomorrows, che esplora il corpo e la sua evoluzione nell’era tecnologica, con opere tra postumanesimo, identità e linguaggio.
Alla Biblioteca Capitolare, opere d’arte dialogheranno con antichi manoscritti, per riflettere sul potere rivoluzionario della parola.
La Rondella delle Boccare ospiterà il progetto Autogeografie, con opere fotografiche nate dal coinvolgimento degli studenti, mentre il percorso It sounds like another word, curato da Nicola Giuliani, porterà azioni sonore e performative in diversi luoghi della città.
Collaborazioni, advisory board e collezionismo
Prosegue la collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti nel progetto vis-à-vis, che mette a confronto opere pubbliche e private.
ArtVerona rafforza inoltre i legami con Marmomac e aziende come Tosco Marmi, sostenendo artisti come Mattia Bosco e Raffaello Galiotto.
L’Advisory Board, con l’ingresso di nuovi membri, lavora da mesi per rafforzare il profilo strategico della fiera.
Centrale il Programma Collezionisti, con visite a collezioni private e momenti di networking esclusivi tra fiera e città, per consolidare un ecosistema d’arte partecipato e accessibile.