Artissima Unplugged

Artissima Unplugged 2020

Con Unplugged, Artissima prende vita anche quest’anno sotto una nuova luce, ma soprattutto su diversi livelli che spaziano dal digitale al fisico.

Artissima, la fiera internazionale torinese, si muoverà su più piattaforme apposite per adattarsi al meglio alle esigenze richieste dall’emergenza sanitaria in corso, non rinunciando però all’unica esigenza dell’arte: essere vista e contemplata dal vivo, ovvero un contatto diretto che altrimenti verrebbe solo lasciato all’immaginazione. 

È così che dai primi di novembre sul suolo torinese verranno aperte le danze dell’arte contemporanea, prolungate per questa edizione fino ai primi di gennaio. L’estensione temporale, visti i tempi che corrono, aiuterà i visitatori a vivere con calma e senza troppe preoccupazioni gli appuntamenti in città.

Con la collaborazione della Fondazione Torino Musei, Artissima Unplugged approderà negli spazi di tre istituzioni museali di rilevante importanza: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea; Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica; e il MAO – Museo d’Arte Orientale. In questi tre punti di riferimento per la comunità torinese, il pubblico potrà visionare tre diversi progetti espositivi dal 7 novembre 2020 al 9 gennaio 2021 (con preview 5 e 6 novembre). Il filo conduttore, definito Stasi Frenetica, lega questi tre momenti dove verranno riproposte un distillato delle storiche sezioni della fiera (Main Section, New Entries e Dialogue/Monologue), curate da Ilaria Bonacossa, con il supporto di Valerio Del Baglivo. Le gallerie avranno quindi la possibilità di portare i propri artisti all’interno di queste strutture, mantenendo idealmente il principio degli stand fieristici.

Le gallerie partecipanti
Main Section: 50 GOLBORNE London – ALMEIDA E DALE Sao Paulo – ANNEX14 Zurich – ROLANDO ANSELMI Berlin, Roma – FRANCESCA ANTONINI Roma – APALAZZO Brescia – ENRICO ASTUNI Bologna – PIERO ATCHUGARRY Miami, Pueblo Garzón – AURAL Alicante, Madrid – BALCONY Lisbon – BALLON ROUGE COLLECTIVE Brussels – MARINA BASTIANELLO Mestre-Venezia – BOCCANERA Trento, Milano – ISABELLA BORTOLOZZI Berlin – THOMAS BRAMBILLA Bergamo – C+N CANEPANERI Milano, Genova – CONTINUA San Gimignano, Beijing, Les Moulins, Havana, Roma – RAFFAELLA CORTESE Milano – DAUWENS & BEERNAERT Brussels – DE’ FOSCHERARI Bologna – DEP ART Milano – UMBERTO DI MARINO Napoli – EMALIN London – EX ELETTROFONICA Roma – FRANCISCO FINO Lisbon – FRITTELLI Firenze – KOW Berlin – LOOM Milano – M77 Milano – NORMA MANGIONE Torino – PRIMO MARELLA Milano, Lugano – MASSIMOLIGREGGI Catania – MATÈRIA Roma – MAZZOLENI Torino, London – MAZZOLI Berlin, Modena, Dusseldorf – URS MEILE Lucerne, Beijing – MENO PARKAS Kaunas, Dusseldorf – FRANCESCA MININI, Milano – MASSIMO MININI Brescia – MOHSEN Tehran – MONITOR Roma, Lisbon, Pereto – FRANCO NOERO Torino – NOME Berlin – ÖKTEM AYKUT Istanbul – P420 Bologna – ALBERTA PANE Paris, Venezia – PEOLA SIMONDI Torino – GIORGIO PERSANO Torino – PHOTO&CONTEMPORARY Torino, Milano – PI ARTWORKS London, Istanbul – PODBIELSKI CONTEMPORARY Milano – GREGOR PODNAR Berlin – POGGIALI Firenze, Milano, Pietrasanta – PROMETEOGALLERY Milano, Lucca – REPETTO London – MICHELA RIZZO Venezia – ROSENFELD London – ROSSI & ROSSI London, Hong Kong – LIA RUMMA Milano, Napoli – SMAC Cape Town, Johannesburg, Stellenbosch – SODA Bratislava – SPAZIOA Pistoia – Studio G7 Bologna – SUPRAINFINIT Bucharest – JIRI SVESTKA Prague – CATINCA TABACARU New York, Harare, Bucharest – THE GALLERY APART Roma – TUCCI RUSSO Torre Pellice, Torino – ISABELLE VAN DEN EYNDE Dubai – VIGATO Alessandria – VIN VIN Vienna – VISTAMARE/VISTAMARESTUDIO Pescara, Milano – WHATIFTHEWORLD Cape Town – HUBERT WINTER Vienna – ZILBERMAN Istanbul, Berlin;
New Entries: A.ROMY Geneva – GIAN MARCO CASINI Livorno – CIBRIÁN San Sebastián – ALICE FOLKER Copenhagen – KAJETAN BERLIN Berlin – KOGO Tartu – L’ÉTRANGÈRE London – LAMBDALAMBDALAMBDA Prishtina – LEHMANN + SILVA Porto – FABIENNE LEVY Lausanne – BRITTA RETTBERG Munich – MARTINA SIMETI Milano – TRIANGLE Moscow – UMA LULIK Lisbon –WHITE NOISE Roma – YAMAMOTO KEIKO ROCHAIX London;
Dialogue/Monologue: A+B Brescia – SÉBASTIEN BERTRAND Geneva – CAR DRDE Bologna – CLIMA Milano – COB London – MAURIZIO CORRAINI Mantova – DIX9 Paris – DÜRST BRITT & MAYHEW The Hague – RENATA FABBRI Milano – DORIS GHETTA Ortisei – IN ARCO Torino – JECZA Timisoara – LABS Bologna – GILDA LAVIA Roma – EMANUEL LAYR Vienna, Roma – MAAB Milano – MADRAGOÁ Lisbon – NÄCHST ST. STEPHAN ROSEMARIE SCHWARZWÄLDER Vienna – NCONTEMPORARY Milano, London – NOSCO Marseille – O GALLERY Tehran – ANCA POTERASU Bucharest – RIBOT Milano – ROSA SANTOS Valencia – KARSTEN SCHUBERT London – JUAN SILIÓ Santander, Madrid – SZYDLOWSKI Warsaw – VIASATERNA Milano – ZAAL Thornhill.

Virtualmente invece, i progetti si dividono su due piattaforme: artissima.art già esistente e Artissima XYZ, novità cross-mediale che verrà lanciata dal 3 novembre e rimarrà online fino al 9 dicembre 2020.

Il primo sito rimanda al solito riferimento web di Artissima dove sarà possibile sfogliare il catalogo digitale dal 5 novembre al 9 dicembre 2020.

Il secondo, invece, propone un nuovo progetto che ospiterà le altre sezioni solitamente portate all’Oval: Present Future a cura di Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, Back to the Future curate da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar, e infine Disegni a cura di Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge. Col sostegno da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, Artissima studia un sistema cross-mediale che include varie forme di comunicazione al fine di veicolare un modo di fare fiera digitalmente, ma cercando di renderlo il più possibile vicino ad un’esperienza in presenza come in passato. I trenta artisti, rappresentanti trenta gallerie divise per le tre sezioni sopra citate, verranno proposti al pubblico attraverso una sinergia di contenuti fotografici, video, interviste e podcast, ed è proprio per questo motivo che la scelta del titolo con le lettere finali dell’alfabeto sottolinea questa volontà di tridimensionalità, evocando gli assi del sistema cartesiano.

Le diverse sezioni accoglieranno le seguenti gallerie:
Present Future: EDU DE BARROS, SÉ GALERIA Sao Paulo – SIMON DENNY, ALTMAN SIEGEL San Francisco – RADAMÉS “JUNI” FIGUEROA, PROYECTOS ULTRAVIOLETA Guatemala City – SHADI HAROUNI, TIZIANA DI CARO Napoli – LUÍS LÁZARO MATOS, MADRAGOÁ Lisbon – NOE MARTÍNEZ, LLANO Mexico City – SARA NAIM, THE THIRD LINE, Dubai – ANTONIO OBÁ, MENDES WOOD DM, Sao Paulo, Brussels, New York – MANUEL SOLANO, PERES PROJECTS Berlin – KANDIS WILLIAMS, NIGHT GALLERY LosAngeles;
Back to the Future: GUILLAUME BIJL, HUBERT WINTER Vienna – LISETTA CARMI, MARTINI & RONCHETTI Genova – FELICIANO CENTURIÓN, WALDENGALLERY
Buenos Aires – ISABELLA DUCROT, T293 Roma – ROSE FINN-KELCEY, KATE MACGARRY London – JULIJE KNIFER, FRANK ELBAZ Paris, Dallas – DAVID LAMELAS, JAN MOT Brussels – IVENS MACHADO, FORTES D’ALOIA & GABRIEL Sao Paulo, Rio de Janeiro – MOHAMED MELEHI, LOFT ART Casablanca – REGINA VATER, JAQUELINE MARTINS Sao Paulo;
Disegni: SARAH ABU ABDALLAH, ATHR Jeddah – MONICA BONVICINI, KÖNIG Berlin – ELLEN CANTOR, ISABELLA BORTOLOZZI Berlin – KEREN CYTTER, PILAR CORRIAS London – SARAH FAUX, CAPSULE SHANGHAI Shanghai – HEIKE-KARIN FÖLL, CAMPOLI PRESTI London, Paris – MARGUERITE HUMEAU, CLEARING New York, Brussels – BETHAN HUWS, VISTAMARE/VISTAMARESTUDIO Pescara, Milano – OLIVIA PLENDER, MAUREEN PALEY London – IVANA SPINELLI, GALLLERIAPIÙ Bologna.

Parallelamente alle numerose novità che Artissima Unplugged si è dimostrata pronta a pensare al fine di riuscire lo stesso ad aprire le proprie porte, la città di Torino farà sentire la propria forza e la propria volontà di essere anche quest’anno sotto i riflettori dell’arte contemporanea. In questo intento un ruolo in prima linea avranno musei, fondazioni e gallerie, dimostrando che facendo fronte comune tutto è possibile, anche durante una pandemia che coinvolge l’intera popolazione mondiale. 

Magari non aleggerà sopra Torino quell’atmosfera artistica che l’ha sempre avvolta a cavallo tra ottobre e novembre, ma si riuscirà comunque a respirare la stessa aria e lo stesso amore per l’arte contemporanea anche se in maniera diversa.