Art Basel. Foto Roberto Sala

Art Basel Unlimited.

Saranno 70 i progetti presentati all’edizione 2024 di Unlimited il settore delle installazioni e opere di grandi dimensioni per Art Basel a Basilea

Da lunedì 10 a domenica 16 giugno apre le sue porte (nei primi due giorni solo per VIP e stampa) Unlimited, il settore delle installazioni di grandi dimensioni a cura di Giovanni Carmine a Basilea per Art Basel.

Nei 16.000 metri quadrati del padiglione 9 della Fiera di Basilea quest’anno ci saranno 70 progetti che abbracciano una varietà di media e contesti: serie fotografiche storiche e sculture su larga scala saranno in mostra insieme a installazioni immersive, murales creati in situ e tre performance.

Sul sito ufficiale della manifestazione Emily McDermott, scrittrice e redattrice che vive a Berlino, segnala 8 lavori da non perdere.

L’artista spagnola Teresa Solar Abboud con Tunnel Boring Machine (Transformation Figure) che consiste in due sculture: una composta da un mix di un orecchio gigante e una zanna di elefante, l’altro un cucchiaio e una pinna di delfino. L’argilla è usata per unire insieme i frammenti zoomorfi.

Il cortometraggio di Ali Cherri The Watchman/Wake Up Soldiers, Open Your Eyes II narra le vicende del protagonista nel custodire il confine della non riconosciuta Repubblica turca di Cipro del Nord.

Nell’installazione di Maria Hassabi Mirrors, le fotografie e la percezione di sé si tingono di un’ambigua tonalità dorata.

La scultura gigante Aspiring to Pumpkin’s Love, the Love in my Heart di Yayoi Kusama raffigura due zucche di bronzo interconnesse con superfici ondulate per rappresentare temi dell’infinito, della fertilità e del sublime.

L’artista concettuale Alex Da Corte presenta Hell Hole, una cabina di legno a grandezza naturale con finestre illuminate da luci al neon a forma di fiamma che diventa un luogo in cui il desiderio e il consumo generano solo l’inferno.

Chess di Lutz Bacher esemplifica le correnti sotterranee della cultura politica e pop degli Stati Uniti. Una scacchiera a grandezza naturale che ricorda uno schermo pixelato in scala di grigi con due pezzi di scacchi giganti e un cast di oggetti trovati: un cammello, ritagli di cartone di Elvis Presley nella sua tuta lamé d’oro, un Tyrannosaurus rex e una replica della ruota della bicicletta di Marcel Duchamp.

Concepito in risposta alle celebrazioni del bicentenario dell’adozione della Dichiarazione di Indipendenza negli Stati Uniti, The Wake and Resurrection of the Bicentennial Negro di Faith Ringgold segna il primo lavoro di performance multimediale dell’artista.

Una delle figure più influenti nella storia della fotografia, Robert Frank ha intrapreso un viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti a metà degli anni ’50, durante il quale ha scattato oltre 28.000 fotografie in bianco e nero; 83 delle quali sono state pubblicate nella sua monografia The Americans (1958).


L’articolo originale e completo lo trovate qui.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it

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