Vi saranno 56 gallerie partecipanti in modalità virtuale, che non saranno presenti in fiera ma che esporranno i propri artisti grazie a dei booth satelliti trasversali alle varie sezioni dell’esposizione: questi spazi digitali ospiteranno le principali gallerie asiatiche e internazionali. Ci sarà la possibilità di approfondire l’incredibile vastità di opere moderne e contemporanee degli artisti asiatici e la diversità della loro produzione artistica. Inoltre verrà dato spazio ad artisti emergenti con spazi appositamente dedicati ad esposizioni di opere inedite. In un anno così difficile, uno degli aspetti che può far ben sperare il mondo dell’arte riguarda l’accelerazione dell’uso del digitale: gallerie, fiere e case d’asta, così come musei e altri luoghi inerenti al settore della cultura hanno dovuto migliorare le proprie strategie online, per permettere ai visitatori e ai collezionisti di fruire di nuove modalità di visita, esposizione e acquisto. Come anticipato, quest’anno verrà lanciata anche Art Basel Live: Hong Kong, iniziativa digitale che permetterà alla fiera di aumentare la propria visibilità a livello internazionale. Il programma andrà in onda parallelamente alle mostre e includerà le Online Viewing Rooms, un programma di eventi speciali, trasmissioni live e tour virtuali degli stand. Il pubblico, live da tutto il mondo, verrà trasportato all’interno dei meravigliosi spazi di Hong Kong. Inoltre, diverse gallerie internazionali sono state costrette ad aderire a stand condivisi, per poter comunque partecipare all’evento e mettere in mostra i propri artisti, seppure in una maniera inusuale. Le fiera sarà quindi sia online che offline, con un ritorno alla normalità che ad Hong Kong ha permesso di organizzare uno degli eventi più importanti del settore.
Queste innovazioni permetteranno a tutti gli espositori di presentare le proprie mostre, curate da loro e allestite in stand che verranno dotati di membri del personale locale. Le OVR ormai sono diventate un requisito fondamentale per gli eventi come Art Basel, assoluto pioniere nell’utilizzo di esse. Assieme a galleristi come Zwirner o Gagosian, infatti, la fiera è stata tra le prime rassegne internazionali ad utilizzare la tecnologia in maniera efficace già a partire dallo scorso anno, quando tutti gli eventi artistici e culturali erano rimasti chiusi al pubblico. Le piattaforme virtuali hanno riunito galleristi, collezionisti e appassionati d’arte di tutto il mondo, aiutando un settore che più di altri ha sofferto la crisi sanitaria dal punto di vista economico. Ci sarà poi l’edizione di “OVR: Portals”, che si focalizzerà su quelle pratiche artistiche che hanno posto un interrogativo sulla condizione odierna, sia tramite un’analisi svolta attraverso lenti storicizzate che con i parametri dell’attualità. L’evento avrà luogo dal 16 al 19 giugno 2021. I curatori di questa sorta di replica delle OVR sono Magali Arriola, direttore del Museo Tamayo di Città del Messico, Christina Li, curatrice indipendente che lavora tra Amsterdam e Hong Kong e Larry Ossei-Mensah, co-founder di ARTNOIR e curatore del BAM di New York. Sulle OVR è possibile leggere approfondimenti semplicemente cercando nella sezione “stories”, nella quale sono state pubblicate storie e curiosità riguardanti le stanze online della fiera.
“Siamo felici di poter introdurre nuovi modelli che sostengono i nostri espositori, dai satellite booth all’espansione della nostra offerta digital per amplificare il raggio d’azione delle gallerie con Art Basel Live: Hong Kong”, ha dichiarato Adeline Ooi, Director Asia di Art Basel. Sul sito della fiera è possibile consultare approfondimenti riguardanti artisti, gallerie e eventi che si terranno nell’arco della programmazione. “Siamo profondamente grati alle gallerie che hanno scelto di partecipare quest’anno ad Hong Kong. E ancora una volta, le istituzioni e gli spazi no profit hanno offerto il loro pieno supporto attraverso un palinsesto di eventi che affiancano la fiera”, continua la Ooi, aprendo ai progetti che saranno visibili pressol ’Asia Art Archive, l’Asia Society Hong Kong Centre, l’Hong Kong Museum of Art e il Tai Kwun Contemporary. Una edizione, quella di Art Basel Hong Kong, che punta a rappresentare l’inizio di un nuovo percorso, nel quale le persone ritorneranno fisicamente al centro del dialogo con l’arte, dopo un periodo in cui la modalità virtuale è stata l’unica alternativa disponibile. L’anteprima vip partirà già dal 19 maggio, con i partner dell’evento che potranno assistere alle preview delle esposizioni. Otto le gallerie italiane in mostra, tutte localizzate in un unico booth condiviso: Alfonso Artiaco, Cardi Gallery, Galleria Continua, Galleria Franco Noero, Galleria d’Arte Maggiore G.A.M., Mazzoleni, Massimo De Carlo e Rossi & Rossi.