Parlando di Remo Saraceni si può facilmente dire “nemo propheta in patria” visto che dal lontano 1966 vive e lavora a Philadelphia negli Stati Uniti e in Italia non esistono sue installazioni famose come il Big Piano.
Remo non ama definirsi artista ma piuttosto un inventore e designer. Nella città della Pennsylvania ha realizzato diverse installazioni e vissuto avventure rocambolesche come quella della famosa scultura di Robert Indiana LOVE. “Installata nel 1976, LOVE è stata brevemente rimossa nel 1978, ma la domanda popolare l’ha riportata dove appartiene” si legge nel sito del comune di Philadelphia. Remo Saraceni nel 1978 divideva casa proprio con Robert Indiana e, quando il comune decise di appropriarsi gratuitamente di quella scultura che Indiana aveva provvisoriamente installato per celebrare il bicentenario della nascita degli Stati Uniti nel 1976, nottetempo i due coinquilini andarono con un furgone a smontarla e nasconderla finché il comune non avesse pagato il giusto riconoscimento all’artista.

Big Piano è invece un’opera del 1982 divenuta popolare nel 1988 col film “Big” con protagonista Tom Hanks. La tastiera musicale gigante è stata installata in diversi musei negli Stati Uniti, Messico, Colombia e Germania. Dal 1982 è uno dei “giocattoli” più venduti nel negozio F.A.O. Schwarz di New York e, da pochi mesi, anche a Milano. Molti artisti di strada la utilizzano per i loro spettacoli ambulanti. Il più famoso è il tedesco Denis Volk che gira l’Europa ormai da 5 anni aiutando a perfezionare lo “strumento” incontrando Remo ogni estate proprio a Pescara dove vengono prodotti i Big Piano.

Da buon inventore Remo Saraceni ha anche diversi brevetti di cose che sono diventate ormai di uso comune come il primo interruttore della luce interattivo del 1975. Il sensore si accende e si spegne con il movimento e venne utilizzato per la prima volta in una installazione sul ponte ferroviario a Philadelphia da un team di progettisti nel 1976.
Nel 1978 è stato insignito del premio “Energy Conservation Award” per aver sviluppato un concetto rivoluzionario di efficienza luminosa per l’uso in case e centri commerciali.
Il suo lavoro spazia dalla musica al colore passando per la luce, ma sempre con l’interattività come fulcro dell’installazione. I suoi progetti prevedono sempre l’interazione, sopratutto dei bambini, degli utenti e per questo sono installate in molti musei della scienza o per bambini sparsi in tutto il pianeta, ma anche negli ospedali pediatrici. Nel 2019, a Kansas City, è stato restaurato l’iconico “pianoforte a piedi” all’Hospital Hill Park vicino all’ingresso del Children’s Mercy Hospital. Più di vent’anni fa, Nutter Home Loans portò Saraceni qui per creare e installare il primo pianoforte a piedi all’aperto del Missouri.
Pescara avrà ora l’occasione di far conoscere meglio l’opera di un abruzzese, Remo Saraceni è nato a Fossacesia nel 1934, famoso in tutto il mondo con una installazione che andrà a posizionarsi nella piazza principale della città e nello stesso esatto luogo dove nel 2008 venne installato il “calice” di Toyo Ito purtroppo sgretolatosi alla prima gelata a piazza Salotto. Nelle parole del sindaco “L’opera, del diametro di 8,80 metri, avrà molti getti d’acqua ed emetterà melodie musicali attraverso l’utilizzo di grandi tasti di pianoforte interattivi posti alla sua base. La fontana si ispira al Big piano”.