Andrea Bianconi – Spazio Alda Merini

Avrebbe compiuto 90 anni Alda Merini “nata il ventuno a primavera”. L’artista Andrea Bianconi, in collaborazione con Casa Testori e con la nuova gestione di “Casa delle Arti – Spazio Alda Merini”, organizza per il 21 marzo a Milano una performance che celebri e renda omaggio, nel giorno dell’equinozio che è anche la Giornata Mondiale della Poesia, alla voce cristallina e assoluta della poetessa. Che dettava i suoi versi al telefono.

Alda Merini se ne stava sdraiata a letto a fumare sigarette, per lo più. Il telefono sempre a portata di mano. Sul muro aveva scritti col rossetto i numeri di telefono dei suoi amici più cari. Quando la poesia arrivava a danzarle in testa, prendeva il telefono e li chiamava. Alda dettava al telefono quei suoi versi assoluti. Nata il 21 marzo – equinozio di primavera e Giornata Mondiale della Poesia – la poetessa quest’anno avrebbe compiuto novant’anni. 

Li festeggeremo grazie a una poetica performance dell’artista Andrea Bianconi. L’occasione è anche quella dell’entrata a nuovo governo di “Casa delle Arti – Spazio Alda Merini” di una pluralità associativa che vede protagonista anche il Cetec, Centro Europeo Teatro e Carcere, diretto da Donatella Massimilla. Associazione con la quale Bianconi, l’anno scorso, ha realizzato una performance con le donne detenute nel carcere femminile di San Vittore. 

La performance di Bianconi del 21 marzo prossimo, in collaborazione con Casa Testori, trae titolo dalla poesia “Il sogno corre su una corda sola”. Si terrà a Milano domenica 21 marzo alle 11.30, lungo quei trecento metri che separano la casa di Alda Merini dalla tabaccheria (dai Navigli, dal Ponte Alda Merini a via Magolfa) che lei, fumatrice incallita, letteralmente svaligiava. Tabaccheria e bar annesso, sono da tempo spazi poetici e culturali a lei dedicati. 

Bianconi è un artista in perenne vigilanza, pronto a cogliere i segni sottili che si muovono nell’invisibile. Così anche i numeri in lui risuonano, come magica melodia, diventando architettura delle sue composizioni performative.  

La performance coinvolgerà quindi ventun donne. Stazioneranno da sole, una ogni quattordici metri, tutte vestite di bianco, a coprire la distanza tra i due luoghi. 

Si tratta di detenute col permesso di uscita, donne con problematicità, cittadine, attrici professioniste e donne impegnate contro la violenza di genere. 

“Pensando a Merini che detta le sue poesie al telefono – racconta Bianconi – ho subito intuito che l’elemento fondamentale per questa performance fosse la voce e l’ascolto. Così ho ricostruito il telefono senza fili: un bicchiere di carta nero con un lungo filo, sempre nero. Ogni donna avrà due telefoni. Uno per ricevere il messaggio e uno per rispedirlo. La corda trasporterà il messaggio che ho ideato rimontando scegliendo novanta titoli delle sue poesie”. 

Bianconi attenderà che il messaggio poetico corra lungo il filo fino a quando lo riceverà e lo trascriverà su una lunga tela bianca disposta sul muro della Casa delle Arti, accompagnato dalle note musicali di una fisarmonica. 

Perché, come diceva Alda, la musica fa respirare. 

L’inaugurazione, realizzata nel rispetto delle disposizioni anti COVID-19, potrà essere seguita in diretta streaming sulla pagina facebook e instagram SpazioAldaMerini.