Arco Madrid 2025
Aleza Zheng
Aleza Zheng, The nightmare, 2024. Oil and film emulsion on canvas 117x135 cm

Aleza Zheng. Across the Idyll

Dal 21 al 26 gennaio La Stanza_project room, il pop-up space milanese di Shazar Gallery (Napoli), inaugura il secondo appuntamento con la personale dell’artista cinese Aleza Zheng.

In occasione della sua prima personale in Europa, Aleza Zheng (Cina, 1999), veste lo spazio del mini loft de La Stanza_project room di delicate atmosfere oniriche ispirate al genere del Bildungsroman, il romanzo di formazione di stampo romantico in cui l’eroe o l’eroina transitano da uno stato di innocenza iniziale ad uno di maturità, influenzati via via da eventi che ne mutano profondamente la personalità. Ed è proprio attorno a questo genere letterario che la giovane artista residente a Los Angeles sviluppa il ciclo di sei opere in mostra: un’ideale autofiction costruita a partire da esperienze personali, archetipi di bellezza e riferimenti letterari, il cui intento è quello di superare la convenzionalità dell’elemento naturale della concezione arcadica classica.

“Amo dipingere spazi surreali e vibranti, allestiti come set cinematografici. Cerco di raccontare le storie delle persone che abitano queste stanze attraverso gli oggetti e i dettagli di cui si circondano. Sono affascinata da ciò che le persone non mi raccontano, dai loro segreti e da quello che rivelano i piccoli gesti” racconta l’artista. In questa serie di opere, accanto a tele emulsionate che raffigurano figure femminili mollemente distese in atmosfere dal sapore surrealista, materiali traslucenti come l’organza lasciano trasparire le ombre dello strato pittorico che, attraversando la superficie, ricostituiscono parti dell’immagine sul muro, suggerendo allo spettatore ulteriori livelli di lettura, come in Girl with two flowers (2024).

In altri due lavori, Mimicry (2024) e Half Empty Half Full (2024), ispirati alle poesie dei due massimi autori di epoca Tang Li Bai e Du Fu, le scene idilliache nelle quali l’artista immerge un daino o piccoli insetti vengono letteralmente strappate: la tela, bruscamente tagliata e smembrata, dalla quale si intravede il telaio sottostante, allude a mancanze e traumi sperimentate da Zheng. Il riferimento è, ancora una volta, agli eventi inaspettati e ardui che i protagonisti dei romanzi affrontano e che spezzano quella condizione di purezza e ingenuità che sarà infine sostituita nel processo di trasformazione. 

Ancora una volta, Zheng vuole arrivare a sovvertire la continuità della narrazione pittorica con la fragilità e la delicatezza del materiale serico, con tracce di astrazione e ambientazioni arcadiche che alludono a spazi fluttuanti; così l’idillio si traduce uno stato di grazia soltanto apparente che nasconde in realtà fragilità intrinseche, qualcosa che, inevitabilmente, dovrà essere lasciato andare. 

Aleza Zheng
Across the Idyll
La Stanza_project room Milano
via Farini 2, Milano
dal 21 al 26 gennaio 2025 (su appuntamento)

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