Arco Madrid 2025
338XDIECI
illustrazione di Antonio Pronostico. Credit FIUTO Art Space

“338XDIECI”, l’alchimia tra arte, vino e filantropia di Fiuto Art Space.

Il vino rappresenta una forma poetica fluida, una manifestazione artistica degustabile. Un bicchiere di vino può incarnare la celebrazione della vita, della bellezza e dell’ingegno umano?
Presso FIUTO Art Space, a Ripatransone (Ap), è allestita una mostra collettiva che ci offre una risposta illuminante.

Questo evento non solo esalta la creatività, ma riesce a intrecciare magistralmente l’arte con l’imprenditoria locale e la solidarietà, realizzando un’esperienza unica che va oltre il semplice atto di osservare. Qui, l’arte diventa un ponte che unisce mondi diversi, un catalizzatore di cambiamento e un simbolo di speranza e coesione comunitaria. 

Eliana Albertini, Fernando Cobelo, Giacomo Giovannetti, Marco Leoni, Elisa Menini, Virginia Mori, Giulia Neri, Antonio Pronostico, Marco Goran Romano, Andrea Ucini sono gli illustratori protagonisti di 338xDIECI. Gli artisti raccontano i Colli Ripani, a cura di Alex Urso, visitabile dal 13 al 28 luglio.

Nato a giungo 2023, lo spazio Fiuto Art Space ha poi esteso le sue radici presso il vicino Club Dei Colli Ripani, collaborando con il presidente Giovanni Traini e Andrea Castelletti, graphic designer, per plasmare un angolo espositivo permanente dove si intrecciano tradizione e cultura in una continuità che invita a godersi un bicchiere di vino immergendosi nell’arte contemporanea. Da questa sinergia è nata l’idea di promuovere il territorio attraverso illustrazioni uniche e originali che catturano lo spirito dei Colli Ripani.

338XDieci interpreta la magica fusione di 338 produttori autoctoni e 10 artisti illustratori, talenti, riconosciuti a livello nazionale, chiamati a realizzare opere inedite che incarnano l’essenza della 27ª edizione della Festa dei Colli Ripani, rivelando Ripatransone come il luogo dove il senso di appartenenza si rinnova, avvolto da una luce speciale e animato da un fervore vibrante.

Questa festa non è solo un momento di allegria e di celebrazione, essa rappresenta anche una testimonianza storica e culturale di valore, tramandando alle nuove generazioni il rispetto e l’amore per la terra marchigiana, brulicante di vitigni pregiati che hanno una tradizione risalente alla coltivazione sapiente e appassionata degli antichi Etruschi e Romani.

Il messaggio che sottende questa collaborazione virtuosa ci fa comprendere come l’arte contribuisca al nostro sviluppo personale. Attraverso la sua osservazione generiamo un pensiero laterale che ci incoraggia a esplorare molteplici possibilità, a generare idee originali e a considerare prospettive alternative. Ciò ci consente di scoprire nuove soluzioni e di affrontare sfide in modi non convenzionali. 

Le gallerie, i musei, i teatri ci offrono delle opportunità di evasione, influenzano il nostro umore, ci ispirano e hanno un impatto determinante nella nostra vita. 

L’arte, non solo quella ammirata ma soprattutto quella vissuta, come in quest’occasione, genera senso di appartenenza, partecipazione, qualità degli spazi culturali, attrazione di attività commerciali. Non è un’emozione temporanea, ma produce una fertile impronta duratura, come il sentimento.

L’intelligenza, l’attenzione, la passione per i luoghi, la conoscenza, la capacità di osservare possono anche prolificarsi dal risultato visivo di un’opera.

Gli illustratori, con la loro abilità, sono riusciti a tradurre in immagini il fascino e la complessità delle uve mature, il lento invecchiamento nelle botti e la gioia sprigionata da ogni calice. Le loro sono vere e proprie narrazioni visive che evocano i profumi, i sapori e le emozioni legate alla tradizione vinicola, come visibile sulle antiche anfore greche decorate con scene di simposi, feste e riti dionisiaci volti a celebrare la cultura del bere e della convivialità. 

L’evento è giunto al suo apice con la vendita delle tavole esposte, andate subito sold out all’inaugurazione del 13 luglio, i cui proventi sono stati interamente destinati alla Croce Azzurra di Ripatransone e Cossignano. Così, questo progetto espositivo acquisisce un livello superiore di significato e di valore. L’arte, con la sua innata capacità di toccare le corde più profonde dell’anima, si trasforma in un veicolo di solidarietà, mentre la filantropia si riveste di bellezza e creatività. Con questa sinergia, ogni tocco di colore e ogni gesto di generosità diventano parte di un arazzo maestoso, dove si intrecciano con perfetta armonia brindando alla vita.