Image courtesy of The Exhibitions Company S.A.U.

Tomás Saraceno | Inaugurata l’installazione permanente presso Mirador Torre Glòries a Barcellona

La nuova installazione di Tomàs Saraceno realizzata per la città di Barcellona.

Cloud Cities Barcelona” è la prima installazione permanente dell’artista Tomás Saraceno nell’Europa meridionale. E’ una scultura interattiva che invita il pubblico a interagire in uno spazio di incontro e di dialogo ovvero il Mirador Torre Glòries che ha aperto i propri battenti per la prima volta il 20 maggio. L’obiettivo è quello di rendere l’edificio il nuovo spazio di riferimento per quanto riguarda cultura e intrattenimento della città di Barcellona. La nuova attrazione reinterpreta il concetto di piattaforma panoramica, con un progetto innovativo e multidisciplinare che mette insieme arte, scienza e tecnologia per offrire una vista esclusiva sulla città. L’opera si trova al trentesimo piano dell’edificio, ad un’altezza di oltre 120 metri. Mirador Torre Glòries è collocata nel cuore del distretto tecnologico di Barcellona e offre la possibilità di guardare la città come mai prima d’ora. In “Hyperview Barcelona”, uno degli spazi del complesso, una combinazione di arte, tecnologia, big data e informazione scientifica accompagna i visitatori alla scoperta di una città che è in realtà un organismo vivente, costantemente in movimento e in trasformazione.

L’opera multisensoriale di Tomás Saraceno è immersa tra le nuvole e fa sì che l’osservatorio di Torre Glòries diventi una sorta di regno sospeso, da cui i partecipanti sono invitati a guardare sia verso l’interno che verso l’esterno. “Cloud Cities Barcelona” è un’opera unica dell’artista argentino: nasce dalla ricerca artistica denominata “Cloud Cities”, una proposta per quella che viene definita “giustizia ambientale”. Sospesa dalla cupola, l’opera è composta da 113 noduli-nuvola traslucidi e riflettenti inseriti in una ragnatela tridimensionale realizzata con circa cinquemila nodi collegati da sei chilometri di cavi. L’opera ha una doppia funzionalità: da un lato i partecipanti sono invitati a dialogare e a confrontarsi, dall’altro sono chiamati a riflettere insieme su quella che è oggi la sfera pubblica urbana, l’architettura speculativa, la crisi ambientale. La vista su Barcellona è spettacolare e può essere ammirata grazie ad un belvedere che consente una visuale a 360 gradi.

Mirador torre Glòries ha iniziato a prendere forma nel 2017, quando MERLIN Properties, proprietaria di Torre Glòries, chiese a Mediapro Exhibitions (MEDIAPRO Group) di realizzare una proposta di mostre da allestire nell’edificio, progettato da Jean Nouvel e Fermín Vázquez e aperto al pubblico per la prima volta nel 2005. L’intento dichiarato era (ed è tutt’ora) quello di offrire ad un pubblico internazionale un’esperienza unica, reinventando il ruolo del tradizionale belvedere/punto di osservazione panoramico. Mediapro Exhibitions è infatti la divisione di MEDIAPRO Group specializzata nella creazione e nello sviluppo di mostre e progetti museali. Tra i vari campi di cui si occupa vi è infatti la realizzazione di installazioni interattive (spesso con il supporto di tecnologie di ultima generazione).

Tomás Saraceno è nato in Argentina ma vive e lavora a Berlino. I suoi progetti sono pensati e realizzati per la costante interazione con il pubblico e sono considerati quasi “visionari”. Come si evince dall’installazione realizzata per la città di Barcellona, Saraceno è interessato alle tematiche ambientali e sociali, al dialogo tra essere umano e altre forme di vita, ai temi legati al capitalismo e ai problemi della società contemporanea. L’artista originario di San Miguel de Tucumán ha lavorato con comunità locali, ricercatori scientifici e organizzazioni di tutto il mondo, come la Somié community (Camerun) e la comunità Salinas Grande (Argentina), il Massachusetts Institute of Technology, il Max-Planck-Institut e la Nanyang Technological University, tra le altre. Tra mostre e installazioni permanenti ha esposto in tutto il mondo, a Parigi, Buenos Aires, Dusseldorf, New York, Berlino e Venezia. Nella città lagunare ha partecipato alla diciassettesima edizione della Biennale di Architettura (nel 2020) e alle edizioni 53 e 54 della Biennale d’Arte. I progetti di Saraceno sono mirati alla creazione di un dialogo con il regno naturale, con l’atmosfera e il territorio, e questo vale soprattutto per i progetti di ricerca più a lungo termine, quali Cloud Cities e i progetti comunitari “Aerocene” e “Arachnophilia”.

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