Terra!
Installation view "Terra!" di Stefano Cescon presso Gaggenau DesignElementi Hub, credits Francesca Piovesan

“Terra!” – Stefano Cescon

La capacità di reinventarsi e di scoprire nuove frontiere di se stessi e della propria arte è una prerogativa del lavoro di un artista. Stefano Cescon ha trovato la sua nuova “terra” nella cera, ottenendo risultati unici.

O è bianco o è nero, o è giusto o è sbagliato, o è su o è giù… Solo che non è sempre corretto pensare e ragionare per categorie che escludono a priori le vie di mezzo. A volte c’è il grigio, a volte la risposta è opinabile, a volte esiste un piano rialzato. In altre occasioni invece sono ammesse soluzioni ibride, come le automobili, e talvolta ancora è difficile accorgersi anche solo delle minime differenze. E allo stesso modo l’arte, incasellata tra pittura, scultura, disegno, architettura, incisione, e quante più tecniche artistiche possono venire alla mente, ha trovato la propria strada per abbattere i muri e fondersi con altro. Il secolo scorso ha offerto la possibilità all’oggi di potersi sbizzarrire come meglio si crede con le tecniche che si hanno a disposizione, dove il limite tra queste è ormai quasi impercettibile. 

Stefano Cescon – classe 1989 – può godere dei frutti di ciò che ieri è stato seminato e proporre un modo di fare arte in bilico tra pittura e scultura, tra pigmenti e cera, con risultati a dir poco unici. 

Negli spazi di Gaggenau DesignElementi Hub di Milano, le sue opere sono protagoniste del terzo appuntamento di Materiabilia, ciclo di mostre organizzato assieme a CRAMUM volto ad indagare il rapporto uomo-natura e, nella fattispecie, nel modo in cui l’uomo plasma la materia. 

Con il titolo “Terra!”, la mostra raccoglie lavori che rimandano inevitabilmente alla natura e al come quest’ultima appare agli occhi dell’artista da un punto di vista chimico ed estetico. La serie esposta è curiosa in primo luogo proprio per la tecnica impiegata da Cescon che, sin dal 2018, ha sperimentato l’associazione di pigmenti e cera d’api mista a paraffina. Il percorso è ben illustrato visivamente attraverso una selezione di lavori che apparentemente non sembrano diversi, eppure dimostrano il passaggio dell’artista friulano da un prima legato a una maggiore presenza di paraffina (nel dosaggio tra questa e la cera) e una volontà di cercare nella materia rimandi figurativi, fino ad arrivare ad un equilibrio più maturo e studiato tra i materiali (ora più omogenei) e una tendenza all’astratto. La particolarità di queste opere sta infatti nell’impossibilità di prevedere il lavoro finito, perché Cescon manovra il mix di cera e paraffina ad alte temperature in modo da scioglierlo e poterlo versare in una forma, strato dopo strato, panetto dopo panetto, colore dopo colore. Così, senza aspettare che la versata precedente si raffreddi, è inevitabile la fusione tra le parti, che dà vita a situazioni talvolta inaspettate. L’estro creativo dell’artista sottostà quindi al caso e alle regole della natura, lasciandosi per primo trasportare da essi. Allo stesso modo, l’interpretazione è libera e guidata dalle immagini che il prodotto finito può o meno evocare agli occhi di chi guarda, in una contemplazione simile a quando ci si trova di fronte a minerali o rocce o paesaggi imperfetti e belli proprio per la loro varietà sempre diversa.

Gaggenau DesignElementi Hub x CRAMUM
Corso Magenta, 2, 20123 Milano
“Terra!” – Stefano Cescon
fino al 22 dicembre 2022
info: lunedì-venerdì ore 10:00 – 18:30