Da diversi anni il territorio salentino è vittima della crisi epidemica causata dal proliferare del batterio della Xylella fastidiosa che agisce provocando il disseccamento dell’ulivo, una delle coltivazioni più estese in Puglia. Se da un lato negli ultimi dieci anni la reazione all’epidemia si è concretizzata in abbandono dei terreni e abbattimento degli alberi attraverso l’estirpazione o l’incendio, dall’altro, e in forma assai minore, si è cominciata a strutturare una nuova coscienza, a partire dal ribaltamento prospettico attraverso il quale interpretare il fenomeno epidemico.
Gran parte dell’attività artistica di Luigi Coppola si sviluppa a partire da questo ribaltamento, non solo nell’immaginare possibili alternative nella cura dei territori colpiti dal batterio, ma considerando quest’ultimo come un’opportunità di ripensare alla storia della monocoltura di alberi di ulivo nel Salento, problematizzando i suoi aspetti più critici. Lo sfruttamento intensivo di terreni per la coltivazione di un’unica varietà vegetale, la gestione chimica dei suoli e il disboscamento sono infatti fenomeni presenti già da molto prima nelle pratiche agricole in Puglia e se l’epidemia da Xylella ha avuto effetti tanto devastanti la causa è da ricercare all’interno di una normalità basata sullo sfruttamento della terra e su produzioni intensive non sostenibili. Non si tratta di una questione puramente agraria, bensì di una crisi culturale, economica e politica che, in maniera trasversale, colpisce da diversi anni il territorio e la sua comunità. Scardinare gli appigli rassicuranti alla quale ci si è aggrappati per secoli diventa un passaggio fondamentale per decolonizzare la terra dalla logica produttivista che ne ha causato il decadimento.
L’attività di Luigi Coppola in area salentina è incentrata nella ricerca di possibili approcci al futuro, di un ritorno alla terra senza retoriche mitizzanti un’età dell’oro che non è mai esistita ma esercitando sempre uno sguardo radicale e rigenerante. Vinculum, esposto fino al 19 novembre presso KORA (Castrignano dei Greci, LE) per la mostra ‘Riarborescenze: prove per un pianeta che attende di germinare’, racchiude in un progetto artistico una ricerca che si sviluppa a partire dalla pratica della coltivazione. Si tratta di nove dipinti su tela di dimensioni variabili concepiti per lo spazio pubblico del paese di Castrignano dei Greci come nuove icone all’interno di cappelle votive, ponendo sotto una luce sacrale le piante, le loro radici e i gesti riparatori e rigeneranti della terra, a partire dalla consapevolezza che una pianta improduttiva non è e non può essere considerata una pianta morta. Con una pratica artistica interdisciplinare, Vinculum risulta quasi una barriera osmotica in grado di mettere in contatto il privato e il pubblico, il personale e il politico, il locale con il globale.
La dimensione collettiva nell’attività dell’artista appare quasi una conseguenza naturale e fondamentale; sarebbe molto difficile, infatti, descrivere in modo efficace la pratica artistica di Luigi Coppola senza intersecare la storia di Casa delle Agriculture. L’associazione, a partire dal 2012, interviene sul territorio di Castiglione d’Otranto attivando iniziative collettive dal basso e volontarie e ha contribuito a rendere il paese e i territori limitrofi un esempio in piccola scala di realtà fondata su economie circolari che coesiste con la malattia. Tra gli eventi organizzati da Casa delle Agriculture uno dei più risonanti è certamente la “Notte verde”, il più grande evento in Puglia dedicato alle tematiche ambientali. In questa occasione si attivano incontri, confronti, interventi per dare spazio a realtà e personalità che occupano posizioni alternative rispetto alle dinamiche capitalistiche dominanti; in occasione della sua XII edizione, tenutasi il 31 agosto e preceduta da due preludi tra 29 e 30 agosto, le opere della serie Vinculum sono state riprodotte fotograficamente ed esposte sulla facciata di Palazzo Bacile.
Anche in questo caso, la collettività rappresenta una matrice fondamentale nel lavoro di Coppola: Vinculum nasce anche a partire da un confronto avviato dai Parlamenti Rurali, svolti nelle due edizioni precedenti della “Notte Verde”, che coinvolgono realtà associative locali, contadini, attivisti, tecnici e pensatori, con l’obiettivo di costituire un orizzonte comune e degli strumenti critici per interpretare il presente e affrontare la crisi ambientale in un’ottica di rigenerazione degli ecosistemi.
Una pratica artistica, quella di Luigi Coppola, che prende forma attraverso l’attivazione spontanea di relazioni, in un processo di coinvolgimento sociale che a partire dagli anni Novanta, senza dimenticare però esperienze significative già dagli anni Settanta, diventa in alcuni casi parte integrante del lavoro di artisti che spostano l’attenzione dalla produzione dell’oggetto alla creazione di un progetto. Nel caso di Luigi Coppola, tali caratteristiche implicano, inoltre, una fluidità tra le cornici istituzionali del mondo dell’arte e luoghi non canonici, spazi pubblici, contesti ibridi che intersecano questioni politiche e sociali, con il comune denominatore, per utilizzare un’espressione cara all’artista Bert Theis, della specificità della lotta.
Luigi Coppola nato a Lecce, vive e lavora tra Lecce e Bruxelles. Con una pratica artistica che innesca dinamiche relazionali inedite a partire dal ripensamento di specifici contesti sociali, politici e culturali, ha sviluppato progetti di arte pubblica, performance e mostre in contesti internazionali come Gardentopia, Matera Capitale della Cultura 2019; Fondazione Merz Torino, 2018; BAK Utrecht, 2018; Kunsthaus Graz, 2017; Quadriennale Roma, 2017; Kumu Art Museum, Tallinn, 2017; Parckdesign, Brussels, 2016; Athens Biennale, Athene, 2015; Kadist Art Foundation, Parigi, 2012; Steirischer Herbst, Graz (AU) 2012; e Biennale Democrazia, Torino, 2009. È stato condirettore artistico della Biennale di arte urbana di Bordeaux -Evento 2011, arte per una ri-evoluzione urbana insieme a Michelangelo Pistoletto.
Per Casa delle Agriculture, oltre a far parte della direzione artistica della Notte Verde, cura progetti a lungo termine come Parco Comune dei Frutti Minori (dal 2014) e Scuola di Agriculture (2018).