PERFORMATIVE.01 MASBEDO, feat. Tomat-Alcaro. Credit Francesco Scipioni

Performative.01 al MAXXI L’Aquila

L’Abruzzo mostra ancora una volta la sua vocazione nei confronti delle arti performative che già in tempi non sospetti venivano proposte in questa regione: si pensi, ad esempio, alla Serata futurista organizzata nel 1913 da Filippo Tommaso Marinetti presso il Teatro comunale di L’Aquila.

A mantenere viva la tradizione performativa il MAXXI L’Aquila che, a pochi mesi della sua apertura ufficiale, propone un progetto incentrato sulla performance in tutte le sue accezioni, con diversi focus di approfondimento sul teatro-danza e la musica. Con CONTACT(less) – PERFORMATIVE.01, il MAXXI, in collaborazione con l’Accademia di belle arti, si è fatto promotore di oltre 30 appuntamenti in diversi luoghi della città. La prima edizione del Festival è stata dedicata a due grandi protagonisti della performance internazionale che proprio in Abruzzo hanno realizzato le azioni più significative della propria carriera artistica: Joseph  Beuys e Fabio Mauri. Ai due padrini d’eccezione si sono aggiunti nomi dal respiro internazionale quali Cesare Pietroiusti, Hassan Khan, Kinkaleri, Cristina Donà, mk/Michele Di Stefano, Ninos Du Brasil, Tomás Saraceno e Masbedo. Molti anche gli artisti, i performer e i musicisti coinvolti: Jacopo Ceccarelli/2501 con Ilaria Ceccarelli IOSONOARIA, Edizioni Brigantino, Elena Bellantoni, Elisabetta Cibelli, Collettivo Fuori Genere, Hynverno Lab, Piotr Hanzelewicz, Valentina Magaletti,Isabella Mongelli, Margherita Morgantin, Roberta Mosca, Daniele Poccia, Martina Raponi, SSIEGE, Virgilio Sieni, Filippo Tappi, Giulia Vismara e Italo Zuffi. 

Nel progetto Festival anche gli studenti e i docenti dell’Accademia con azioni artistiche dal vivo ricalcando un po’ l’esperienza di Fabio Mauri che nel 1980, al Teatro comunale di L’Aquila, organizzò una Gran Serata Futurista.

Ad aprire il Festival il direttore del MAXXI Bartolomeo Pietromarchi il quale ha dichiarato: «La vivacità di questa città è un grande stimolo ed è un piacere lavorare con la ricchissima comunità artistica, culturale e scientifica aquilana. Con l’Accademia di Belle Arti abbiamo iniziato a collaborare già prima dell’apertura del museo per i corsi di formazione, le committenze, la mediazione culturale. Con CONTACT(less) la collaborazione continua, coinvolge anche il MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo diretto da Maria Grazia Filetici e si espande a tutta la città. Il titolo di questa edizione evoca un paradosso: se da un lato la mancanza di contatto legata alla digitalizzazione è indice di progresso, dall’altro innesca un nuovo desiderio di interazione. Le azioni degli artisti intendono allora riattivare una tessitura di relazioni, e affermare la centralità delle arti performative nel capoluogo abruzzese, nel solco di una tradizione di grandi artisti che nel territorio hanno agito, in particolare Joseph Beuys e Fabio Mauri, a cui questa prima edizione è dedicata». 

Lo stesso Pietromarchi è stato coinvolto da Cesare Pietroiusti in una con-formance, ovvero una conferenza che in corso d’opera si è trasformata in azione vera e propria, secondo le logiche stilistiche che da sempre contraddistinguono il lavoro dell’artista romano. 

Particolarmente suggestive la doppia performance di Bermudas al  Teatro dell’Accademia, lavoro coreografico ispirato dalle teorie del caos del performer e coreografo mk /Michele Di Stefano e Perpendicolare, affascinante innesto tra il mondo della musica di Cristina Donà, la danza di Daniele Ninarello e le composizioni musicali di Saverio Lanza.

Tomás Saraceno, poliedrico e visionario artista argentino, presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, ha realizzato l’installazione performativa Augmented Reality Aeroglyph. Con il suo linguaggio ha unito arte, scienza e natura parlandoci di un mondo più sostenibile. La sua opera Aerocene, scultura volante a emissioni zero, sostenuta dal vento, dalle correnti ascensionali e dal calore del sole, ha disegnato nel cielo una coreografia della sua traiettoria evocando i ritmi vitali del pianeta.

Sulla scia delle con-formance si è collocata la SABRE (Sodium Iodide with Active Background Rejection) conl’artista e docente dell’Accademia aquilana Margherita Morgantin, la danzatrice e performer Roberta Mosca e la ricercatrice e soundmaker Martina Raponi, impegnate in uno scambio fra linguaggi e tradizioni differenti fatto di parole, musica e danza. Questo lavoro è nato nell’ambito del progetto VIP =Violation of the Pauli exclusion principle  SOTTO LA MONTAGNA, SOPRA LA MONTAGNA realizzato grazie al sostegno di Italian Council (VIII edizione 2020) e a cura di Xing.

Di grande impatto visivo è stato l’appuntamento con i Masbedo, realizzato presso il Forte Spagnolo di L’Aquila, in collaborazione con i musicisti  Davide Tomat e Gup Alcaro. Un grande progetto scientifico e artistico sui percorsi di guardia rinascimentali e i tesori conservati nel Castello. Un lavoro potente e composito, una suggestiva installazione e una straordinaria  performance audiovisiva, con una proiezione – in preview – sulle mura esterne della Fortezza che ne ha evocato i percorsi, gli spazi sotterranei, le storie e la Storia che vi è passata.

La rassegna ha raggiunto il suo apice con lo spettacolo icona del teatro contemporaneo: OTTO del collettivoKinkaleri, vincitore nel 2002 del prestigioso Premio UBU come miglior opera di teatro danza. Sul palco si sono alternate persone che entrando in scena hanno descritto l’idea del crollo cadendo a terra: emblema di un’epoca.

Per gli appuntamenti di approfondimento, denominati Podcast live, tenutesi nella Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli e a cura di Silvano Manganaro, docente all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, si sono susseguiti nomi importanti che si sono occupati di performance: Maria Alicata, Teresa Macrì, Maurizio Coccia, Marcello Gallucci e Antonio Sforna. Infine, per l’occasione, nel percorso museale del MAXXI L’Aquila, è stata aggiunta una proiezione video realizzata dal Centro di Archiviazione e Promozione della Performing Art di Pescara, istituto di ricerca che da più di 11 anni è promotore di CORPO, il primo festival abruzzese dedicato alla performance. Il video ha raccolto i frammenti delle azioni più significative proposte negli anni da questa storica rassegna.

CONTACT(less) avrà anche una coda nella prima settimana di ottobre e di novembre con Alessandro Sciarroni,Leone d’Oro alla Biennale Danza 2019, artista, regista e coreografo tra i più significativi del panorama contemporaneo italiano che proporrà alcune sue creazioni tessendo un fil rouge nell’immaginario di chi guarda nelle sale. Il 2 ottobre verrà realizzata Dialogo terzo: In a Landscape (2020), insieme al Collettivo Cinetico. Sabato 6 novembre domenica 7 sarà poi la volta di Save the last dance for me (2019) alternato a CHROMADon’t be frightened of turning the page (2017).