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Nuovi restauri alla Basilica sotterranea di Porta Maggiore

Un nuovo restauro, appena concluso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, nella Basilica Sotterranea di Porta Maggiore ha portato alla luce nuove sezioni della stessa chiesa grazie al finanziamento della Fondation Evergète, Fondazione svizzera che ha scelto Roma e la Basilica Sotterranea.

«La Basilica sotterranea di Porta Maggiore è uno dei luoghi più magici e intrisi di mistero di Roma. Negli anni passati la Soprintendenza è intervenuta con una serie di restauri per mantenere, e in alcuni casi svelare, la bellezza di questo straordinario manufatto architettonico – spiega il Soprintendente Speciale Daniela Porroe sono già in programma nuovi lavori per il 2020. Con la Fondazione Evergète, che opera per la prima volta in Italia, abbiamo instaurato un virtuoso rapporto di collaborazione che speriamo non si concluderà con questo restauro, ma proseguirà negli anni a venire. Una dimostrazione del fatto che i privati possono essere partner preziosi nel processo di tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico della nostra città» .

L’intervento ha restituito l’intera parete nord della navata sinistra della Basilica Sotterranea di Porta Maggiore con la sua raffinata decorazione e il biancore di uno stucco nel cui impasto è stata miscelata anche la madreperla per renderlo luminescente. Scoperta nel 1917 durante i lavori per la linea ferroviaria Roma Cassino, la Basilica Sotterranea è un monumento unico nel suo genere, per la ricchezza delle decorazioni a stucco e a mosaico,
per essere ipogea, cioè volutamente costruita sottoterra, e per la sua natura enigmatica. Costruita nel I secolo d.C., è stata interpretata come sede di culti misterici, o come luogo di sepoltura della gens cui apparteneva, cioè la famiglia degli Statili, legata a Ottaviano Augusto e agli imperatori della dinastia Giulio Claudia.
A proposito del progetto adottato nel 2017, Bertrand du Vignaud, Consigliere esecutivo di Evergète, ha dichiarato: «Sono molto lieto di vedere oggi la qualità dei lavori. Complimenti ai restauratori. Spero che questo bellissimo risultato permetterà alla Fondation di trovare nuovi finanziamenti per continuare a sostenere il progetto fin al suo completamento, nell’ambito della nostra partnership con la Soprintendenza Speciale di Roma».
L’intervento, realizzato tra aprile e novembre del 2019, è stato compiuto con le più moderne procedure, avvalendosi di tecnologie elettroniche, chimiche, meccaniche e manuali di ultima generazione, e con questo restauro il 50% dell’edificio è stato restaurato. Il restauro appena concluso ha consentito il risanamento delle principali cause di deterioramento della decorazione della Basilica Sotterranea: la rimozione totale delle spesse e tenaci incrostazioni di calcare che, a causa della pregressa ed ormai risolta infiltrazione di acqua, si erano depositati sulle superfici impedendo la leggibilità delle raffinatissime decorazioni in stucco, e oggi risolto grazie all’installazione di un sistema di filtraggio con depuratori di altissima qualità che rimuove la più ampia gamma di inquinamento atmosferico e microbiologico. L’intervento, inoltre, ha messo in sicurezza gli intonaci distaccati dal supporto murario e i rilievi in stucco poco coesi. Nonostante i tanti interrogativi che circondano il monumento, è stato possibile identificare uno degli stuccatori al servizio della famiglia degli Statili, probabilmente tra gli autori della preziosa decorazione della Basilica Sotterranea di Porta Maggiore. Infatti, nel Colombario degli Statilii, adiacente alla Basilica Sotterranea di Porta Maggiore, tra i 720 loculi si distingue un gruppo di artigiani specializzati in lavorazioni di cantiere: faber tignarius, faber structor parietarius, colorator, marmorarius, e lo stuccatore, il tector. Di nome Secundus Tarianus potrebbe essere lui ad aver decorato le proprietà degli Statilii, tra cui figura anche la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore con i suoi preziosissimi stucchi.

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