La galleria Mazzoleni ha appena annunciato l’inizio della collaborazione con l’artista italiana Marinella Senatore a cui riserverà spazio presso la sede di Torino per una sua personale in programma per l’autunno 2021 .
Marinella Senatore è una delle artiste italiane più note a livello internazionale. Cardine della propria ricerca artistica è la dinamica che dà luogo allo scambio, alla condivisione e alla partecipazione dell’opera d’arte. Pratica, quest’ultima, che pone l’individuo e le comunità al centro del processo creativo e a cui Senatore è particolarmente legata fin dai suoi esordi. Ella da ben due decenni è divenuta l’artefice di un processo creativo inedito la cui caratteristica principale risiede nel rapporto umano tra l’artista e le comunità da lei coinvolte. Le sue molteplici iniziative hanno avuto risonanza globale grazie alla loro collocazione in centri nevralgici di tutto il mondo: da Venezia a Parigi, da New York a Johannesburg, da San Paolo a Shenzhen, arrivando a coinvolgere oltre sei milioni di persone in ventitré paesi attraverso modalità multidisciplinari.
Tra le moltissime esposizioni collettive a cui ha partecipato menzioniamo le recenti I Say I alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e Protext! Quando il tessuto si fa manifesto (Centro Pecci, Prato); mentre per le personali ricordiamo Un corpo unico / Un cuerpo unico all’Istituto Italiano di Cultura, Madrid ed Europe’s Kitchen Artist’s Perspectives on Europe, Lubiana.
Tra i suoi progetti in programma nel 2021 ci saranno la 34th São Paulo Biennale (Brasile), Sonsbeek 20-24 (Paesi Bassi), la MOMENTUM 11 Biennale (Norvegia), e Bodies in Alliance (Belgio).
La galleria Mazzoleni, fondata nel 1986 a Torino da Giovanni e Anna Pia Mazzoleni come naturale evoluzione della loro collezione privata iniziata a metà degli anni ’50 per proseguire la loro avventura all’estero con l’apertura nel 2014 di una seconda sede a Londra, ha dichiarato che: ” la presenza di Marinella Senatore è particolarmente significativa all’interno del programma curatoriale della galleria, che sta dedicando ampio spazio all’arte contemporanea in questi ultimi anni. La definizione della sua arte è totalmente innovativa e ha in comune con il corpus degli artisti storicizzati della galleria questa impronta rivoluzionaria nel contesto del suo tempo, avviando una rottura definitiva degli status quo e stravolgendo gli establishment artistici.”