Muovendo dalla fotografia come occasione per osservare l’immagine contemporanea, comprenderne le premesse e le sue declinazioni, opera a Lecce un nuovo presidio artistico e culturale con il nome di Linea. Fondatrice del progetto è Alice Caracciolo, artista che fa della fotografia il suo personale linguaggio e campo di indagine prediletto, e che, con il suo nuovo progetto, definisce un luogo di formazione, ricerca, fruizione, dunque luogo del fare arte nei suoi molteplici stadi e risorse. L’attività di formazione offerta riguarda prevalentemente la ricerca fotografica, supportata da professionisti come Mario Cresci, Niccolò Fano e Filippo Romano tra gli altri; eppure la consapevolezza di un’arte sempre più spesso definibile multimediale, intermediale, dunque svincolata da qualunque principio gerarchico di specificità del medium, fa dei linguaggi e delle pratiche del contemporaneo, nella loro fluidità e simbiosi, i veri protagonisti del progetto. Gli spazi di Linea garantiscono differenziazione e dialogo tra le attività necessarie alla formazione, percorso che passa anche attraverso la condivisione, il confronto e l’esperienza espositiva, in un contatto diretto tra i diversi ruoli e momenti della ricerca. Se l’area dedicata alle lezioni è la più remota, quella preposta agli eventi espositivi apre un varco tra i suoi stessi confini affacciandosi sullo spazio esterno grazie ad una vetrina che concede allo sguardo uno scambio di immagini tra ciò che risiede dentro e ciò che è fuori.
L’attività espositiva di Linea apre con la mostra Deep Site, personaledi Luca Coclite (1981, Gagliano del Capo, LE), visitabile fino al 15 luglio 2021. Attraverso la sua ricerca artistica, Luca Coclite evidenzia e restituisce gli equilibri che definiscono il rapporto tra una terra e i suoi abitanti in quella relazione di reciproca influenza che inevitabilmente si realizza, e lo fa a partire dall’osservazione dei lasciti pervasivi che plasmano il paesaggio delineando un codice architettonico e culturalmente specifico. Laddove avviene l’interazione e la variazione, dove uomo e paesaggio trovano il loro compromesso di esistenza si mostrano le peculiarità di un certo modo di vivere e scandire la storia. L’artista in quest’occasione utilizza il linguaggio fotografico e video supportato dall’intervento digitale a consentire una narrazione dai toni fiabeschi in cui la forza del meraviglioso, della rappresentazione simbolica e della reinterpretazione prevalgono sull’esperienza tangibile. Si definiscono così immagini da enciclopedia fantastica in cui rurali elementi di demarcazione diventano menhir, pietre-piedistallo per rapaci si ergono simili ad obelischi e remoti ripari contadini in pietra svettano come piramidi. L’apparente impassibilità di sguardo, un simulato distacco emotivo e la manipolazione digitale dell’immagine comportano un cortocircuito nell’osservatore che fronteggia ciò che, per la stessa natura dei media utilizzati, è percepito come documentazione di un dato reale, e che pure mostra archeologie impossibili, oniriche. Le opere di Luca Coclite si presentano come frame di una narrazione più ampia di cui le coordinate essenziali rimandano al mondo d’origine, svincolandosi però dai limiti temporali e storici. La manipolazione digitale riscatta la dignità perduta dei testimoni di un tempo e un luogo saldi alla terra e fedeli al cielo, ricostruisce quanto scalfito, ne celebra il rigore, eterna la memoria.
La mostra è inoltre corredata di un’edizione di 30 esemplari numerati, di cui 10 firma ti dall’autore, con le preziose stampe delle opere in mostra e con progetto grafico di Alice Caracciolo.
Luca Coclite – Deep Site
A cura di Alice Caracciolo
Fino al 15 luglio 2021
Linea
Via D’Annunzio 77 – Lecce
La mostra è visitabile previo appuntamento
direzione@lineaproject.com
+39 3292740837