Nella sua pratica artistica, Lawrence Abu Hamdan ha investigato sia l’arte in senso stretto che le potenzialità del medium audio. L’artista giordano, nato ad Amman nel 1985, nella propria pratica artistica è stato alle prese con suono, linguaggio, ricordi e con una ricerca della verità che, in un contesto come quello attuale, assume la forma di una lotta per una civiltà più equa. L’interesse primario dell’artista, visibile in molte delle sue installazioni audio e video, è relativo all’importanza attribuita agli indizi acustici e alle testimonianze auricolari nell’ambito della raccolta di prove e di evidenze nei procedimenti giudiziari. Per fare ciò, utilizza anche oggetti e realizza documentari basati sulla propria ricerca, trattando la materia con diversi media per analizzare le diverse sfaccettature del tema.
In questa mostra presso il Palazzo della Secessione, l’artista porta la ricerca ad un livello successivo: sono infatti esposti insieme quattro lavori di due serie artistiche che esplorano l’ambito relativo alla deposizione dei testimoni a processo. L’installazione prende posizione, mostrando forme diverse di opere che si discostano dal tradizionale schema giuridico basato su testimonianze oculari e auricolari. Abu Hamdan riesce così a mettere in discussione e a sfidare le nostre nozioni di legge e di giustizia, di verità assoluta e il processo di determinazione di quest’ultima. Vincitore del Turner Prize nel 2019, l’artista oggi lavora a Dubai.

Il secondo artista in mostra è Till Megerle. Nato a Bairut nel 1979, oggi vive e lavora a Vienna. Nella mostra To be kind, Till Megerle espone tredici nuovi disegni realizzati negli ultimi tre anni. Le opere mostrano scene di corpi attorcigliati e deformati e ritratti di giovani che posano in paesaggi periferici, immersi in un’atmosfera alienante, in una taciturna zona urbana. Le immagini sottolineano insistentemente le mutevoli, estranianti e psichedeliche sfaccettature del quotidiano. Ciò che è familiare diviene distorto, quasi irreale, rivelando gli aspetti repressi della propria vita o ciò che si pensava fosse stato superato, vinto, e quindi una interiore violenza latente.
Sul sito del Palazzo della Secessione è possibile consultare il materiale relativo alle esposizioni, tra cui una panoramica sulle opere esposte nei suggestivi spazi del museo viennese e una brochure virtuale sulle mostre in corso. Sono inoltre disponibili le pubblicazioni sugli artisti in mostra. Dal 18 settembre il Palazzo ospita anche la mostra Edi Hila. The Sound of the Tuba che, come le due appena inaugurate, resterà aperta fino al 7 febbraio 2021.