illy

L’iconica tazzina illy compie trent’anni

Se il fare il caffè può essere considerato un’arte, perché non rendere il momento sacro del bere un caffè un atto artistico?

Una caratteristica fino ad oggi indissolubile dell’arte è il fatto che essa appartenga ad una realtà pressoché élitaria, dal momento che non tutti hanno possibilità di permettersi l’acquisto di un’opera di un grande artista. L’altra faccia della medaglia, invece, offre al grande pubblico varie modalità di contemplazione, attraverso esposizioni di varia natura all’interno di gallerie d’arte, musei ed eventi. La fruizione non corre parallela al collezionismo, eppure esistono delle alternative che si situano nel mezzo.

Fortunatamente, esistono persone con un’apertura mentale che ha permesso loro di non limitare lo sguardo in modo unidirezionale esclusivamente rivolto verso il proprio lavoro, ma sono riuscite a far conciliare i propri interessi con stimoli esterni e talvolta non pertinenti al proprio operato.
È il caso dell’azienda illy che, nell’ormai lontano 1992, ha deciso di rivolgersi all’architetto Matteo Thun per la realizzazione di una nuova tazzina da caffè: l’iconica tazzina illy

Trent’anni sono trascorsi da allora e la forma è rimasta invariata, diventando un simbolo di design destinato a durare nel tempo. Col senno di poi, forse non fu un caso che il colore scelto fu proprio il bianco, perché la neutralità della superficie si è rivelata una tabula rasa sulla quale numerosi artisti sono stati invitati ad intervenire allo stesso modo che su una tela da dipingere ex novo. Il risultato: non è necessario comprare un’opera d’arte, ma se ne può sorseggiare l’essenza quando e quanto si vuole.

Attorno a queste premesse si sviluppa la mostra allestita negli spazi di Around Gallery in contemporanea con la settimana del design milanese: una perfetta circostanza per festeggiare a porte aperte l’anniversario di questo oggetto così piccolo e così famoso. 

Per l’occasione, si è voluto ricostruire una linea del tempo tramite immagini, disegni e bozzetti dei più grandi artisti di fama internazionale che hanno prestato il proprio estro artistico per decorare, anno dopo anno, la tazzina bianca. Camminando nella storia di questo oggetto, vediamo la sua fase embrionale nei bozzetti di Matteo Thun, che ci introducono alla protagonista esposta sotto teca (proprio come un’opera d’arte); per poi ammirare l’inventiva di artisti come Marina Abramovič, Jeff Koons, Michelangelo Pistoletto, Ai Weiwei, Joseph Kosuth, Nam June Paik, Louise Bourgeois, Gillo Dorfles, Francesco Clemente, Emanuele Luccati (per citarne alcuni) su fogli incorniciati e appesi alle pareti come quadri; per arrivare ad una installazione a parete – Take me Home – composta da numerose riproduzioni del prodotto finale, ovvero la tazzina decorata da ogni artista, sotto forma di cartoline da poter portare a casa con sé. Quest’ultima fa da cornice conclusiva e riassuntiva per lasciare spazio alla fioritura del nuovo: le tazzine realizzate per questo 2022 da Aki Sasamoto, Felipe Baeza, Alexandra Pirici, Cecilia Vicuña, Precious Okoyomon e Giulia Cenci, tutti artisti invitati dalla curatrice della Biennale d’Arte attualmente in corso, Cecilia Alemani, a confrontarsi con la piccola illy. Momento conclusivo di questi trent’anni, anche questi pezzi della collezione sono inclusi all’interno del libro illy Art Collection – 30 Years of Beauty, edito da Silvana Editoriale, per avere sempre a portata di mano il percorso dal 1992 ad oggi.

Bozzetto di Matteo Thun

Around Gallery
Corso Venezia, 6 (terzo piano) – Milano
illy – Thirty Years of Beauty
mercoledì 8 giugno (14.00 – 18.00), giovedì 9 e venerdì 10 (10.00 – 18.00)

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