“Kaleidoscopica – schegge di una Messina distante” alla Foro G Gallery

Fino al 22 agosto a Messina, varcando la soglia della Foro G Gallery, sarà possibile visitare la
mostra collettiva “Kaleidoscopica – schegge di una Messina distante” a cura di Mariateresa
Zagone e Roberta Guarnera.

I protagonisti di questa esposizione sono quattro giovani artisti messinesi, che oggi vivono e lavorano altrove, ma che offrono con le loro opere, un personale e inedito punto di vista della loro terra, della loro Messina “distante” e al contempo vissuta come unico e solo “luogo del ritorno”.

Il progetto espositivo è stato concepito dalla curatrice Mariateresa Zagone, che in collaborazione con la giovane gallerista Roberta Guarnera, ha riunito gli artisti di Kaleidoscopica per rivelare il viscerale e contraddittorio rapporto che lega questi artisti alla loro città.
Le opere di Valeria Cariglia – in arte SinMetro –, di Enzo Isgrò, di Lorenzo Martino ed Emiliano Martino, sono state realizzate con tecniche e supporti differenti ma, nello spazio della Foro G Gallery, sembrano dialogare tra loro per formare – come scrive Mariateresa Zagone – “il caleidoscopio dentro il quale Messina, attraverso schegge di colori e di materia, si frammenta e si ricompone lungo i fili della memoria e del paesaggio, della storia e del mito”.
Questa collettiva racconta da un lato il legame intimo di questi artisti con la loro città, ma dall’altro tesse un filo ininterrotto che accomuna molti messinesi che hanno deciso di trasferirsi in altri luoghi, con la speranza di poter esplorare nuovi orizzonti.
Il tempo sospeso in cui si collocano le opere in mostra, fa i conti con quello reale che scandisce le ore dei numerosi passanti che attraversano giornalmente la strada su cui affaccia la piccola galleria. Nata nel 2020 sul Lago grande di Ganzirri, la Foro G Gallery è infatti una nuova realtà che si situa nel cuore della zona nord di Messina, vissuta specialmente nella stagione estiva per la sua vicinanza alle zone balneari della città. Il mare e la luce sono elementi comuni di tutte le opere, ma a fare da trait d’union ai nove lavori esposti è la storia, di cui è intrisa e segnata la cultura messinese.

L’installazione Finestre di Valeria Cariglia (SinMetro) è costituita da tre finestre che si aprono sulla città e che, attraverso una luce, proiettano la loro ombra sulla parete, creando un’atmosfera suggestiva e misteriosa. Gli infissi di recupero appaiono al visitatore come vele di una barca, ma somigliano anche ad ali spiegate pronte a condurci in un viaggio nella memoria collettiva.
Negli acquerelli di Enzo Isgrò, come ha puntualmente indicato Mariateresa Zagone, la luce zenitale e l’acqua del mare sono i protagonisti assoluti. I paesaggi dall’architetto messinese raffigurano edifici e zone della città immediatamente riconoscibili, privi della figura umana, silenziosi e sereni.
I colori tenui infondono pace e invitano a osservare con uno sguardo diverso quei luoghi che giornalmente gli abitanti di Messina attraversano e frequentano distrattamente.
Con tre tempere su carta, invece, Lorenzo Martino rappresenta la solitudine e la desolazione che si prova di fronte a una città che con il tempo sembra sgretolarsi e inaridirsi, perdendo ogni punto di riferimento e i propri connotati. Il senso di straniamento che avverte l’artista, induce a riflettere sul destino di una città che ha lasciato andare un’intera generazione che oggi, ad ogni ritorno a “casa”, trova i propri luoghi sempre più depauperati a causa dell’incuria e del tempo. Unico essere umano nei dipinti di Lorenzo Martino, è una figura indistinta, sovrastata da un imponente spazio vuoto e
accompagnata soltanto dalla propria ombra.
Le mappe immaginarie di Emiliano Martino aprono e chiudono il percorso della mostra. La grafica digitale è il medium utilizzato dall’architetto e graphic designer messinese, che combina elementi reali e fantastici, che rimandano alle antiche leggende sullo Stretto di Messina, ai mostri che abitano il Mar Mediterraneo e ai simboli che rimandano a zone e villaggi della città.

Questa mostra, ideata da Mariateresa Zagone e il cui progetto è stato accolto con entusiasmo da Roberta Guarnera, è la prima collettiva della Foro G Gallery, uno spazio espositivo nuovo, nato dal coraggio di una giovane messinese che ha voluto scommettere sull’arte e sulla bellezza in una città non semplice sotto questo punto di vista e che talvolta si è rivelata culturalmente sorda e rassegnata.

Un’occasione per interrogarsi sullo spazio urbano, sulle assenze, sull’importanza dell’abitare i luoghi e sul prendersi cura della propria terra, anche da lontano.

Kaleidoscopica – schegge di una Messina distante
A cura di Mariateresa Zagone e Roberta Guarnera
dal 23 luglio al 22 agosto 2021
Foro G Gallery
Via Lago Grande 43B | 98165 Messina
orario: martedì e giovedì dalle 10:30 alle 12:30, dalle 18:30 alle 21:00;
mercoledì, venerdì e sabato dalle 18:30 alle 21:00
info@foroggallery.com
www.foroggallery.com