Andreas Gursky, Amazon, 2016 © ANDREAS GURSKY, by SIAE 2023 Courtesy: Sprüth Magers

Il ritratto scomodo del mondo: la mostra fotografica di Andreas Gursky

Lo scorso 25 maggio si è inaugurata, presso la Fondazione MAST di Bologna, la mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, prima antologica in Italia del fotografo tedesco Andreas Gursky.

Per la selezione delle opere fotografiche in mostra, il curatore Urs Stahel insieme all’artista Andreas Gursky si sono ispirati all’acronimo di MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia con l’intento di far addentrare il visitatore in nuove visioni, rivelatrici di tutto ciò che si nasconde dietro il mondo del lavoro, dell’economia e della globalizzazione.

Visual Spaces of Today si articola in quaranta immagini fotografiche che, ripercorrendo la vita dell’artista di Düsseldorf, ci rendono consapevoli di ampi scenari che si estendono dai templi del consumo alle sedi dell’industria finanziaria. Le opere di Gursky vogliono aprire occhi e mente, sollecitare alla riflessione sull’esperienza dell’uomo nel paesaggio contemporaneo.         
Andreas Gursky, per le sue immagini, sceglie il grande formato che si manifesta come un’assertiva dichiarazione artistica, architettonica e visiva, oltre che una sfida per chi contempla i suoi lavori, in quanto l’osservatore viene catapultato nell’immagine, in uno spazio nuovo, trasformato. 
Andreas Gursky viaggia per il mondo e, dopo un’accurata analisi, sceglie i suoi soggetti: centri di distribuzione – come porti commerciali, capannoni e magazzini –, hub di transito – aeroporti e alberghi –, ma anche siti dell’industria energetica, agroalimentare e agricola, oltre che centri della politica e dell’arte, per cui ogni fotografia reca un titolo generalmente descrittivo o localizzante.
Il risultato, come afferma il curatore Urs Stahel è quello di una “carta geografica fotografica dal carattere simbolico”, in quanto Gursky, mettendoci di fronte alla rappresentazione di uomini appartenenti alla società globale, improntata sul capitalismo finanziario, non vuol raccontarci dell’individuo, ma della specie umana e del suo ambiente. 
Attraverso gli scatti presenti a Andreas Gursky. Visual Spaces of Today, l’artista cattura e ci mostra condizioni globali di particolare rilevanza, rivelando le regole e le strutture che governano il modo di produrre e di agire; tuttavia, ogni scatto va oltre la mera documentazione visiva, in quanto Gursky mira a stimolare la riflessione e l’analisi critica offrendoci uno sguardo profondo sulla complessità del mondo che ci ospita.  
Andreas Gursky. Visual Spaces of Today è un viaggio: dalle spiagge di Salerno (“Salerno”, 1990) alla borsa di Tokio (“Tokyo Stock Exchange”, 1990), dalla piccola realtà di un supermercato (“99 Cent II”, Diptychon, 2001) all’ampio impero di Amazon (“Amazon”, 2016), in cui coabitano mondi apparentemente distanti, come processi di produzione millenari (“Salinas”, 2021) e la moderna industria del turismo (“Rimini”, 2003).

La mostra si propone, inoltre, come evento celebrativo di due ricorrenze, ovvero i cent’anni dell’impresa G.D e i dieci di Fondazione MAST, due entità sicuramente differenti, ma legate dall’idea che lavoro e cultura, i due pilastri fondamentali della società e dell’esistenza di ogni individuo, si influenzano reciprocamente in uno scambio costante e fecondo.    
L’impresa G.D, specializzata in soluzioni industriali, basa la propria identità, che è in evoluzione continua, non solo su tematiche legate al lavoro, ma anche su concetti come la responsabilità sociale, il welfare aziendale e la solidarietà. 
La Fondazione MAST, invece, è un’istituzione culturale internazionale e filantropica, basata sulla Tecnologia, l’Arte e l’Innovazione che si pone come punto d’incontro tra impresa e comunità, un luogo le cui soglie sono aperte e non aspettano altro che essere varcate da chiunque voglia apprendere l’arte e la fotografia. Fondazione MAST, dunque, si presenta come un ambiente di condivisione, in cui le attività culturali e artistiche si strutturano attorno a tematiche legate all’industria e al lavoro; Fondazione MAST ci invita ad esplorare queste tematiche, ad approfondirle e a discuterle.

Fondazione MAST pubblica il catalogo di accompagnamento alla mostra, con all’interno i testi della Presidente Isabella Seràgnoli e del curatore Urs Stahel.      
Inoltre, Fondazione MAST e Andreas Gursky si uniscono alla raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, promossa dall’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, presentando settantacinque copie in edizione limitata del poster “Bahrain I”: gli incassi provenienti dalla vendita saranno devoluti alle famiglie colpite dall’alluvione.