Il Carro Trionfale di Santa Rosalia è tornato a sfilare per le vie di Palermo. Nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre 2024 il carro ha attraversato le strade del quartiere Sperone, area tra le più difficili di Palermo, scortato da oltre 400 bambini e bambine della scuola “Sperone-Pertini”. Il corteo, intitolato Le Rosalie Ribelli, è stato reso possibile dall’associazione L’arte di crescere, che ha organizzato e coordinato tutte le fasi dell’evento. Coinvolgente, nata con l’obiettivo di riportare in auge un’opera dal grande valore culturale e sociale, la manifestazione intitolata “Carro Risorto” ha fatto sì che i giovanissimi cittadini invadessero le vie di Palermo sotto il segno dell’arte, legati dalla tradizione della propria città e guidati dalla volontà di unire arte, cultura e rigenerazione sociale. I presenti sono diventati quindi testimonianza di come l’arte possa trasformarsi in motore di partecipazione etica e civile.
L’operazione è stata promossa dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, in collaborazione con il Comune di Palermo e Antonella Di Bartolo, preside della scuola “Sperone-Pertini”. Il restauro è quindi assurto tema centrale nelle attività collaterali del 400° Festino di Santa Rosalia, santa patrona di Palermo, alla quale è attribuito il miracolo della liberazione della città dalla peste. Jannis Kounellis aveva realizzato il carro dedicandolo alla “memoria di chi ha sacrificato la propria vita in difesa di questa città. Una monumentale imbarcazione, senza tanti fronzoli fatta eccezione per la vela scintillante, ricoperta di cristalli Swarovski.
Un lavoro dall’immenso valore simbolico, morale, civile, semplice come le barche da pesca dei “tonnaroti”, simbolo di luminosità e speranza per il futuro della città. Un richiamo alla luce, in grado di sconfiggere i mali del presente. Testimonianza di rinascita che grazie al restauro potrà ricominciare a vivere e ricongiungersi con i proprietari morali dell’opera, i cittadini di Palermo. Concluso il Festino del 2007, Il Carro Trionfale venne lasciato privo delle proprie componenti, senza albero, vele, statua e timone, all’interno del parco pubblico di Villa Giulia. Dopo 17 anni passati in stato di abbandono e soggetto alle intemperie e al vandalismo, finalmente è tornato a splendere nella cornice del quartiere sud-orientale capoluogo siciliano, per troppi anni segnato da povertà, abbandono scolastico e degrado.
Il restauro sarà ospitato presso l’EcoMuseo Mare Memoria Viva, che fungerà da vero e proprio cantiere. Il ritrovamento delle parti mancanti del carro è stato definito come una caccia al tesoro, ma tutti coloro che ne hanno preso parte sono convinti che ne sia valsa la pena. Bernardo Tortorici, presidente degli Amici dei Musei Siciliani, ha sottolineato l’impatto sociale che un’operazione di questo genere può avere sulla comunità: “Riportare in vita il carro di Kounellis e affidarlo al quartiere dello Sperone è un’azione di profondo valore etico, culturale e sociale. Etico, perché restituisce al carro il suo valore devozionale; culturale, perché si tratta di un’opera unica di un grande maestro dell’arte contemporanea; sociale, perché sarà affidato alla cura dei bambini della scuola Pertini dello Sperone, con la speranza che possa alimentare una ribellione positiva.”
“Cosa hanno in comune lo Sperone e il Carro di Kounellis? Entrambi condividono una storia di incuria, ma soprattutto una qualità meravigliosa: la luce. Da un lato, la luce del sole che riflette sul mare e sulle pareti cieche delle palazzine popolari; dall’altro, il bagliore dei cristalli sulla vela del carro. Luce che rappresenta risveglio, orizzonte e possibilità, per entrambi.” aveva detto invece Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica della scuola “Sperone-Pertini”. Santa Rosalia diviene anche nella modernità un riferimento per Palermo e i palermitani, faro di speranza per una comunità che si riprende i propri spazi attraverso l’arte, la cultura e il recupero della tradizione.
Il corteo del 25 ottobre era stato preceduto l’11 Ottobre dall’inaugurazione di “Le Rosalie Ribelli”, il nuovo murale realizzato dall’artista Giulio Rosk, che nel quartiere aveva già realizzato “La ragazza del futuro” con Cesare Cremonini e “Hope”, ispirata al messaggio di Sant’Agostino. “Rosalie ribelli” è organizzata dall’associazione di volontariato a sostegno dell’allattamento e della genitorialità consapevole L’Arte di Crescere, che dal 2019 si impegna nel recupero del quartiere Sperone attraverso la realizzazione di opere d’arte, laboratori e performance.