MAMMA PERDONAMI _ MËMA MË FAL, Genny Petrotta, Luna Brancaccio. Video still, 2024. Courtesy l'artista e Fondazione Studio Rizoma

Genny Petrotta. MAMMA PERDONAMI / MËMA MË FAL

Restano ancora pochi giorni per visitare la prima restituzione al pubblico del lavoro MAMMA PERDONAMI / MËMA MË FAL dell’artista Genny Petrotta, in mostra fino al 1° settembre 2024 presso il Museo Civico di Castelbuono (Pa).

Il progetto ricostruisce, attraverso la produzione video, la storia della Repubblica Popolare della Piana degli Albanesi, proclamata nel 1944 da un gruppo di rivoluzionari. In particolare, MËMA MË FAL rievoca la lotta che vede contrapporsi la forza contadina e l’alleanza di grandi proprietari terrieri ed élite politiche, responsabile della scorretta gestione dei raccolti agricoli. La ribellione, durata cinquanta giorni fino all’intervento della polizia, costituisce un frammento prezioso della storia della più grande comunità Arbreshe presente in Sicilia e in Italia. Genny Petrotta sviluppa un lavoro in grado di far riemergere la lotta dal limbo in cui è stata violentemente repressa, costruendo una rievocazione che si distanzia dal carattere documentaristico e che, piuttosto, costituisce un archivio emotivo, personale e, allo stesso tempo, collettivo. Petrotta mette in relazione la memoria familiare – Giacomo Petrotta, leader dei movimenti rivoluzionari, è anche zio dell’artista – con la coscienza collettiva, attraverso un continuo intreccio di scritti, racconti, fonti storiografiche e attività con la comunità. All’interno di MËMA MË FAL si distinguono, infatti, due momenti diversi: da un lato vi è la ricerca e ricostruzione individuale degli eventi, costituita principalmente attraverso la testimonianza di Angela Lanza e del volume curato assieme a Giacomo Petrotta Testimonianze da una repubblica contadina. G. Petrotta e i giovani di Piana degli Albanesi; dall’altro vi è il lavoro svolto con le comunità locali e, in particolare, con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale Skanderbeg di Piana degli Albanesi. Il progetto sviluppato all’interno della scuola si è concretizzato in incontri settimanali con dibattiti e condivisione di testimonianze, ma anche in format laboratoriali attraverso la realizzazione dei costumi teatrali, ispirati alle tradizioni albanesi, e delle scenografie. 

Una dicotomia compositiva che si riconferma nella natura dualistica del lavoro di Petrotta, in cui la restituzione visiva del video è consequenziale alla dimensione performativa che l’ha anticipata, attraverso una compenetrazione tra arti visive e performative estremamente interessante e centrale nel dibattito critico contemporaneo. 

L’installazione video inizia con il canto O Ebukura Morea, una canzone tradizionale della comunità Arbreshe. Sullo sfondo, la fabbrica in Kosovo in cui sono stati realizzati i cappellini tradizionali, fatti indossare anti convenzionalmente dalle femmine, dove Petrotta ha vissuto in occasione di una fellowship biennale: «una parte significativa di questo progetto è stata il ritorno al mio paese d’origine e la condivisione di questa storia con la mia comunità. In qualche modo mi sono sentita meno sola, rendendo omaggio a questa storia dimenticata».

MAMMA PERDONAMI _ MËMA MË FAL, Genny Petrotta, Gli studenti di Piana degli Albanesi, 2024. Courtesy l’artista e Fondazione Studio Rizoma

MAMMA PERDONAMI / MËMA MË FAL è sostenuto dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nell’ambito del programma Italian Council (XII edizione, 2023) ed è prodotto dalla Fondazione Studio Rizoma in coproduzione con Autostrada Biennale Prizren. Il progetto ha inaugurato la quinta edizione del Festival Between Land and Sea, incontro politico e programma di produzioni artistiche, teatrali, musicali e di ricerca sviluppate tra l’Europa, l’Africa e il Mediterraneo presentate a Palermo e a Castelbuono, organizzata da Fondazione Studio Rizoma dal 24 maggio al 9 giugno 2024.

MAMMA PERDONAMI _ MËMA MË FAL, Genny Petrotta, 2024. Courtesy l’artista e Fondazione Studio Rizoma

Genny Petrotta (1990) è un’artista italiana che vive e lavora a Palermo. Dal 2016 fa parte de Il Pavone, collettivo artistico con cui ha esposto in festival e spazi espositivi tra cui Manifesta12 Collateral, Spazio Y Roma, Adiacenze Bologna, Festival Effetto48, Cassata Drone Palermo, Festival Main off Palermo. Nel 2022 ha diretto la produzione della video installazione “U scantu” di Elisa Giardina Papa presentata alla 59° Biennale di Venezia e ha coordinato la produzione di “Alkestys” di Beatrice Gibson e Nick Gordon presentata al British Art Show. Nel 2023 vince la dodicesima edizione di Italian Council con il progetto MAMMA PERDONAMI / MËMA MË FAL ed è una delle artist* supportat* dalla terza edizione di FONDO.

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